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venerdì 12 ottobre 2018

Live Action time! - The land of Rain Trees | recensione |

Variazione sul tema, mie piccole volpi!
Non un dorama, ma un altro live action!



Altro live action, anche questa volta risalente a maggio! (a maggio ci ho dato dentro, lo so)
Come ho già detto, so che non si tratta di un live action vero e proprio, ma che sarebbe più corretto parlare di film. Mantengo questa dicitura per creare una distinzione tra streaming e cinema e anche tra orientale e occidentale.

The Land of Rain Trees

Nobuyuki Sakisaka è un giovane impiegato.
Durante le scuole medie legge una light novel intitolata "Fairy Game".
Un giorno, mentre è a casa dei genitori, ne cerca i volumi nella sua vecchia camera e si accorge di non avere più l'ultimo e di non ricordare bene il finale, dal quale era rimasto particolarmente shockato.
Cercandolo online si imbatte nel blog "The Land of Rain Trees" e scopre che Rika, la ragazza che lo gestisce, ha provato le sue stesse emozioni al termine della light novel.
I due cominciano a scambiarsi diverse email e Nobuyuki vorrebbe poterle parlare anche di persona, ma Rika rifiuta a causa del suo segreto.


The Land of Rain Trees ( レインツリーの国; Rein Tsuri no Kuni) è un film romantico giapponese del 2015, della durata di 108 minuti, distribuito da Snowgate. Diretto da Yoshishige Miyake e prodotto da Yoshio Yokozawa, Yoshikuni Murata, Misato Iijima, Keiichi Shigematsu, Takako Oki, vede tra gli attori del cast Tamamori Yuta e Nishiuchi Mariya.
Il film è ispirato al romanzo omonimo scritto da Hiro Arikawa e pubblicato per Shinchosha Publishing nel 2006.

Come sempre è l'ora della premessa!
Guardo dorama e live action in lingua originale, con i sottotitoli in inglese, quindi potrebbe sfuggirmi qualche dettaglio. Portate pazienza e non esitate a farmi notare errori e mancanze gravi..


Dopo aver visto Seishun tantei Haruya, ho trovato il caro Tamomori Yuta piuttosto simpatico e mi è venuta l'ispirazione di guardare qualcos'altro di suo. Non avevo voglia di un altro dorama, così mi sono buttata sull'unico film che ha fatto: questo.
Ammetto di non essermi informata molto a riguardo e, molto probabilmente, non devo aver letto con attenzione la trama, perché mi aspettavo qualcosa di diverso rispetto a quello che ho visto.

La trama, come avrete letto, non è niente di eccessivamente straordinario e innovativo, ma non per questo è da considerarsi banale o scontata. Personalmente l'ho trovata abbastanza carina, niente di eccezionale, ma carina e, a tratti, anche emozionante.
Mi è piaciuto il modo in cui viene trattato il tema della disabilità, sia nelle relazioni interpersonali che nel mondo del lavoro. Ho trovato che l'argomento sia reso in maniera chiara e semplice, senza mai banalizzare il problema, riuscendo sempre a rendere ben percepibili le emozioni della protagonista.
A tratti mi ha ricordato A Silent Voice, ma più perché c'è una somiglianza nella disabilità trattata che per la trama in sé. Anche in questo caso si parla di bullismo e molestie, ma in maniera più soft e in ambito diverso.

Mi è piaciuta la caratterizzazione generale dei personaggi, sia per quanto riguarda le figure principali che per quelle secondarie.
C'è da dire che la vicenda ruota principalmente attorno a Nobuyuki e Rika, quindi tutti gli altri personaggi passano velocemente in secondo piano, poco dopo la loro apparizione.
E a proposito dei nostri cari protagonisti: ho apprezzato entrambi fin da subito e li ho trovati davvero ben resi.
Mi è piaciuto soprattutto il fatto che le rispettive reazioni non siano mai stereotipate ma, anzi, molto umane e plausibili in base al contesto e alla situazione.
Non sono i classici protagonisti perfetti: hanno dei difetti, che lo spettatore nota quasi subito, ma cercano di migliorare sé stessi. Si può dire che siano molto umani e realistici, anche rispetto ai rispettivi limiti.
Un'altra cosa che mi è piaciuta, sempre in ambito di personaggi, è il legame che si crea tra Rika e Nobuyuki che iniziano a provare dei sentimenti l'uno per l'altra pur non essendosi ancora incontrati di persona. Interessante è anche la reazione di lui quando scopre la disabilità della ragazza.
Non vi posso dire molto di più, perché è una parte molto carina del film e sarebbe un peccato rovinarvela.

Da un punto di vista recitativo, come vi dicevo in una recensione precedente, Tamamori Yuta non mi dispiace affatto. Anche in questo caso l'ho trovato molto espressivo e ben calato nel personaggio. Oltretutto ho letto che questa era la sua prima esperienza come protagonista di un film, quindi direi che si è comportato più che bene.
Degna di nota è anche l'interpretazione di Nishiuchi Mariya che ha reso benissimo la disabilità della protagonista, senza mai esagerare o calcare la mano sulle reazioni.

Unica pecca: il finale troppo affrettato che, personalmente, ha un po' rovinato il resto della pellicola.
Mi sento comunque di consigliarvelo se cercate un film romantico ma non troppo impegnativo, che dia anche dei messaggi importanti. E se vi è piaciuto A Silent voice, ovviamente!

Il mio voto è:
🌟🌟🌟 e mezzo
3,5/5


Alla prossima!

Silvia

P.S. Non ho mai specificato il tipo di disabilità della protagonista (nonostante dalle gif si intuisca), perché nel film viene rivelato solo dopo un po' e volevo mantenermi in linea con la pellicola.

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