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lunedì 15 ottobre 2018

Ivan di Malia Delrai | recensione |

Buonsalve mie piccole volpi!
Come promesso, ecco una nuova recensione librosa!



Per prima cosa, come sempre, ringrazio l'ufficio stampa Il Taccuino per avermi inviato questo libro!


Ivan
di Malia Delrai

Editore: Delrai Edizioni
Pagine: 448
Prezzo: 19,90€ (ebook 4,99€ )

Trama:

Ivan Volkov è uno dei killer più temuti della Russia per ferocia e precisione. Lui è un Lupo di Tambov e il migliore amico di Roman Nevskij. Non ha mai fallito un obiettivo, mai, da quando ha conosciuto ed è diventato il braccio destro del leader della Tambovskaya, la mafia russa di San Pietroburgo. Perciò si trova spiazzato quando a puntargli la pistola contro il torace è la figlia dell'uomo che dovrà uccidere e che lo sfida con i suoi occhi da assassina: lei non è poi così diversa da lui.
A sconvolgere l'uomo è la proposta che la ragazza gli fa: del sesso in cambio della vita. Lo sguardo di Ania Mikhaylova sembra schernirlo e il sorriso malizioso che gli lancia lo provoca e vuole fargli superare ogni limite.
Due assassini a confronto, anime affini, spiriti sconfitti dall'assenza di umanità. Nessuno di loro è disposto a perdere, in una lotta di passione e di violenza reciproca. Perché l'unico modo che hanno per sopravvivere è uccidere, anche quando si tratta di sentimenti.



Come vi dicevo, questo libro mi è stato inviato da Il Taccuino.
Io l'ho potuto leggere in formato cartaceo, ma trovate su Amazon anche la versione digitale.
Ho chiesto che mi fosse inviato pur sapendo che non si trattava di un genere che sono solita apprezzare ma, come sapete, sto cercando di sperimentare e variare le mie letture.

Ivan, vi trasporterà nel duro mondo della mafia russa: tra killer spietati, guerre di mafia e politici corrotti. Un romanzo particolare e coinvolgente, perfetto per gli amanti del genere.



Comincio subito col dire che, mi dispiace, ma questo libro non mi ha convinto al cento per cento.
Non voglio scrivere una recensione negativa, perché trovo che ogni libro abbia qualcosa di positivo e che sia sbagliato stroncare in maniera "cattiva" certe letture solo perché non appartengono ad un genere a cui sia affezionati. Purtroppo, però, i romanzi erotici non mi sono mai piaciuti.
Ne ho letti alcuni, in passato, ma sempre a sfondo fantasy e con una componente erotica molto ridotta, quindi mi aspettavo che anche questo romanzo fosse su questa linea.

Sono rimasta molto colpita dalla trama, perché il mondo degli assassini mi ha sempre affascinato e mi aspettavo un sacco di scene d'azione, combattimenti, suspance a non finire e cose del genere.
La trama, però, è quasi inesistente e una buona parte del romanzo è occupata da scene di sesso (a volte un po' troppo esplicite) e di violenza, molto spesso inutili.
Badate bene che non sono mai stata il tipo che si fa sconvolgere da queste scene e che le accetto senza problemi quando sono necessarie alla trama e utili al dipanarsi della vicenda.
In questo caso, però, sono molto spesso fini a se stesse e rallentano anche di molto la lettura. Lo ammetto, ad un certo punto, ho cominciato a saltarle perché mi davano un po' sui nervi (chiedo scusa). E mi riferisco principalmente alle scene di sesso (che sono la maggioranza), ma anche a quelle di violenza.
Se togliessimo...diciamo la metà di queste scene e tenessimo solo quelle che potremmo considerare "utili" alla storia, la trama si potrebbe anche considerare interessante e coinvolgente.

Anche per quanto riguarda i personaggi, purtroppo, ho qualche perplessità.
Da un punto di vista generale, la caratterizzazione non mi è sembrata male, ma se si entra nel dettaglio cominciano a notarsi i difetti.
Ania e Ivan, protagonisti di questa storia, a mio parere, hanno seri problemi di bipolarismo ed è davvero complicato capire quale sia il loro vero carattere.
Ammetto che, in entrambi i casi, si potrebbe anche accettare, visti i trascorsi di questi due personaggi, ma certi atteggiamenti mi hanno davvero infastidito.
Ivan è il classico "uomo che non deve chiedere mai", che prende con la forza tutto quello che desidera (Ania compresa) e che si reputa non in grado di provare emozioni perché lui è il killer più spietato di tutta la Russia! Tutti lo temono, tutte lo vogliono! *i nervi*
Due secondi dopo, però, ha le paturnie e si deprime. *i nervi, due volte*
Ania, che inizialmente ci viene presentata come una donna forte, indipendente, che va contro il volere del padre, in grado di tenere testa ai mafiosi più spietati, nel giro di tre capitoli si trasforma in una ragazzina psicolabile, fangirl adorante di Ivan e disposta anche a sminuirsi e umiliarsi pur di averlo. *i nervi, tre volte*
Lo devo proprio dire: il modo in cui vengono proposti i rapporti uomo/donna mi hanno profondamente infastidito e innervosito. Mi rendo conto che stiamo parlando di un romanzo erotico che non deve dare lezioni di vita o fare la morale, però questo non vuol dire che dobbiamo arrivare a questi livelli!
Unico personaggio che, parzialmente, mi sento di salvare è Selene, che ho trovato molto meno stupidotta e ingenua rispetto a come la si vuol far passare.

A livello di stile, però, non l'ho trovato un brutto libro e questo, se possibili, mi ha infastidito ancora di più! Perché la scrittura di Malia Delrai è scorrevole, accattivate, coinvolgente e in grado di catturare il lettore con dialoghi frizzanti e divertenti, quindi mi sono chiesta da dove sia nata la scelta di farcire il romanzo con tutto questo fanservice (direi che potremmo proprio chiamarlo così) inutile e a tratti decisamente volgare.
Perché una cosa che proprio non mi è piaciuta di questo libro è la volgarità. 
Sarà che io non parlo male e che per dire parolacce varie devo essere seriamente arrabbiata, sarà che non ho mai trovato interessante il turpiloquio nei romanzi, fatto sta che il mio giudizio è stato fortemente compromesso da questo fattore.

Diciamo che Ivan è un romanzo che mi sento di consigliare solo agli amanti del genere.

Il mio voto è:
🌟🌟
2/5

P.S. nella maggior parte dei casi, quando si parla di "recensioni negative" cerco di essere il più imparziale possibile e, soprattutto, di mettere da parte quello che è il mio parere personale. Purtroppo questa volta non ci sono riuscita. Spero accetterete comunque questa recensione e che non vi farete condizionare troppo da quello che è solo ed esclusivamente un mio pensiero.


Alla prossima!

Silvia

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