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venerdì 31 agosto 2018

#28 Diario di bordo: recap mensile AGOSTO

Eccomi qui, mie piccole volpi!
L'ora del recap è arrivata!


Agosto è stato un mese un po' così...
Avevo pianificato di fare un sacco di cose e invece se ne ho concluse metà è tanto.
Non so se sia colpa della vecchiaia o del caldo o di tutti e due!

Ma cominciamo il riassunto di questo ottavo mese del 2018, che è meglio!


Come sempre direi di iniziare da un veloce recap delle letture!
Questo mese poteva andare meglio, non è andata male, ma poteva andare meglio...
In totale ho letto 4 libri e 3 manga.
Lo so, sembra tanto, ma non lo è...credetemi.
Avevo pianificato di recuperare un po' di letture arretrate, ma il caldo non mi ha dato tregua e quindi ho fallito miseramente.
Cercherò di mettermi in pari a settembre, approfittando delle temperature che si stanno già nettamente abbassando!

Nella prima metà del mese, però, sono riuscita a fare un passetto avanti con le serie tv e gli anime!
Spinta dalla lettura dei manga, ho iniziato a vedere Chiamatemi Anna e, in una settimana, ho recuperato tutte e due le stagioni.
Volevo iniziare un'altra serie tv, ma il wifi mi ha dato (di nuovo) un po' di problemi quindi ho dovuto rimandare a settembre.
Dal lato dorama, invece, sono stata brava e contenuta, perché ne ho visto solo uno: ovvero Code Blue 3. Perché io inizio le serie dalla terza stagione *geniale, lo so*
Ve ne parlerò più avanti perché voglio vedere anche le due stagioni precedenti e il film, dato che su Kissasian è tutto disponibile.
Con gli anime sono a quella che definirei "via di mezzo", perché ho finalmente finito Sailor Monn Crystal, o meglio ho visto gli episodi disponibili arrivando a mettermi in pari con il manga, ma non sono riuscita ad andare avanti con altro, come avevo pensato.
Volevo, infatti, finire Akagami no Shirayuki Hime e guardare Card Captor Sakura: Clear Card, ma come vi dicevo, il wifi è morto sul più bello.

Anche questo mese niente cinema!
Ho visto però un live action online che non mi ha molto convinto: trattasi di My brither loves me too much
Ho deciso che con i dorama/live action che non mi sono piaciuti farò un articolo unico con delle piccole recensioni perché non voglio essere troppo crudele (anche perché magari a qualcuno sono piaciuti e non voglio urtare la vostra sensibilità).

Per quanto riguarda gli eventi, non ci sono cosa particolari da riportare.
Ovviamente ho festeggiato ferragosto con gli amici, tra panini, grigliate e passeggiate post dolce sotto il sole. Mi sono divertita molto e ho riso un sacco!
Sono stata a Levico Terme per una gitarella in giornata, con gli zii e i miei genitori, e ho avuto modo di vedere il lago che, quest'inverno, non avevo visto.
Abbiamo fatto una bella passeggiata e mi piacciono molto le foto che ho scattato!
Ho corrotto mio papà che, finalmente, mi ha portato (di nuovo) all'Adigeo, il centro commerciale a Verona, dove ho svaligiato Primark. No, scherzo, in realtà non ho preso molte cose perché ormai i saldi stanno finendo e con la scusa della dieta non voglio ancora fare acquisti troppo impegnativi.
Il 25, poi, è stato il compleanno del mio papi e siamo andati a mangiare la pizza tutti insieme per festeggiare!
Con l'inizio di agosto sono anche cominciati i lavori per il cappotto esterno e la tinteggiatura di casa, così ho impalcature e operai ovunque da un mese (perché sì, anche adesso che sto scrivendo sono circondata). Ora che sono dal lato del mio giardino, mi sembra di essere Jon Snow sulla Barriera. Spero solo non spunti qualche Estraneo se no infarto! Non ho vetro di drago a portata di mano...so sorry!
Per concludere, faccio il solito aggiornamento dieta.
Questo mese ho un po' sgarrato, lo ammetto, ma lo sappiamo tutti che stare in dieta ad agosto è impossibile! Eh, insomma!
Ve l'ho già detto che adoro il gelato, no?! Ecco!


Insomma, caldo caldo caldo!
Ma anche cose belle e divertimento!
Poteva andare peggio.
Ed ora vediamo i preferiti!


Come sempre cominciamo con il libro!
Questo mese devo assolutamente citarvi Il ragazzo bendato e La Furia e le Stelle di Abel Montero.
Questo credo sia una dei pochi casi in cui ho dato 5 stelle ai primi volumi di una saga.
Consigliatissimi entrambi! Non smetterò mai di dirlo.
Niente menzioni speciali per i manga, anche perché ne ho letti solo tre.

Per gli anime, vi cito Card Captor Sakura: Clear Card, anche se ho visto solo due episodi.
Se, come me, siete cresciuti con Card Captor Sakura, ve lo consiglio! Conto di finirlo a settembre e già non vedo l'ora di parlarvene in una recensione.
Spendo due parole anche per Sailor Moon Crystal perché, sigla a parte, è molto carino e decisamente corrispondente al manga.

Per la serie tv, mi sono piaciute entrambe quelle che ho visto, quindi vi dico sia Chiamatemi Anna (di cui ho preferito la seconda stagione), sia Code Blue 3
Per la categoria film, questo mese, non ho nulla da citarvi.
Ho visto diversi film in tv, ma nulla che mi abbia colpito al punto di rientrare tra i preferiti.
Piccola mozione per il millesimo rewatch de Il Signore degli Anelli (grazie Mediaset che me lo riproponi a intervalli regolari).

La musica, eheheh, la musica!
Ve lo dico: credo di essere passata al lato oscuro. In parole povere, mi sto appassionando al Jpop.
Lo so, sono grandicella per fare la fangirl con gli idol giapponesi, ma è tutta colpa dello streaming e il wifi illimitato.
Questo mese ho scoperto Arashi e Kis-My-Ft2, di cui vi cito un paio di canzoni, perché sto ancora spulciando le rispettive discografie: Niji per gli Arashi (anche se è il singolo di Ninomiya) e Home per i Kis-My-Ft2.
Non capisco una parola di quello che dicono (o quasi) ma sono orecchiabili e prima o poi recupererò delle traduzioni.

Nella categoria minestrone, questo mese, vi cito assolutamente la mia nuova gomma di FlyingTiger, con la scopettina per pulire il foglio dalle cancellature (Tiger, è geniale!).
Poi direi anche la penna cactus e il tris di penne cancellabili di Legami, non avete idea di cosa siano quelle penne! *occhi a cuoricino*
E, ovviamente, i nuovi washi tape che ho acquistato grazie a Daniela di MissCreamyCreamy e i suoi link tentatori nelle storie di instagram.


E anche questa volta siamo arrivati alla fine!
Credo di aver messo tutto, ma ammetto che ho la sensazione di aver dimenticato qualcosa.
Nel caso lo aggiungo al mese prossimo o faccio un edit.
Spero di non avervi annoiati!
Fatemi sapere quali sono i vostri preferiti e se abbiamo qualcosa in comune!

Per suggerimenti, consigli e chiacchiere di ogni genere, sapete dove trovarmi!

Noi ci vediamo a settembre!
Alla prossima!

Silvia

giovedì 30 agosto 2018

Ritrovarsi di Raffaele Messina | recensione |

Buonsalve mie piccole volpi! 
Finalmente pubblico un'altra recensione!


Prima di cominciare la recensione, devo ringraziare l'Ufficio stampa "Il Taccuino", per avermi inviato questo libro e avermi quindi permesso di leggere qualcosa di diverso dal solito. 


Ritrovarsi 
di Raffaele Messina

Editore: Guida Editori
Pagine: 173
Prezzo: 15,00€

Trama:
Ritrovarsi è la storia di Francesco e del suo amore.
Il primo amore, quello che non si scorda. E, sullo sfondo, Napoli nella Seconda Guerra Mondiale; l'epopea di una città prima illusa, poi piegata e umiliata. Una città straordinaria, che nel dolore trova la forza del riscatto.












Come vi dicevo qui sopra, questa per me è stata una lettura diversa dal solito, perché questo libro non rientra esattamente tra i generi che leggo solitamente. 
Vi ho già accennato al fatto che sto cercando di ampliare i mie orizzonti letterari, quindi sto cercando di leggere anche libri che non siano fantasy.

Ritrovarsi è stata una lettura veloce ma appassionante. 
La storia di un primo amore con sullo sfondo il secondo conflitto mondiale, il tutto ambientato tra le vie di Napoli. 


Comincio subito col dirvi che, trattandosi di un libro molto breve, anche la recensione non sarà il solito papiro (credo, perché poi lo sapete come va a finire). Cercherò di darvi più informazioni possibili senza, ovviamente, fare spoiler di nessun tipo.
Per prima cosa, devo farvi una piccola premessa.
Non sono mai stata un'amante di quei romanzi che, in generale, trattano un unico genere letterario.
Per stare in tema, se questo libro fosse stato solo romanzo d'amore o solo romanzo storico, non sarei stata in grado di farmelo piace allo stesso modo.
Questo perché, quello che apprezzo di più in una trama, la commistione di genere.

Nel caso di Ritrovarsi, sono rimasta piacevolmente colpita dal fatto che, nonostante la brevità, componente romantica e storica si mescolano alla perfezione, dando luogo ad una trama appassionante ed emozionante.
Analizzando le due parti singolarmente, posso dire che la vicenda storica mi è sembrata davvero ben resa, molto accurata e, a tratti, cruda come, d'altronde è la guerra.
La storia romantica, invece, mi è sembrata molto delicata, semplice ma realistica e che, soprattutto, non si impone sul resto degli argomenti trattati.
Perché, in Ritrovarsi, si parla anche di crescita personale, maturazione, conflitti familiari, quotidianità, amicizia e ci sono anche accenni alla deportazione.

Ho trovato ben fatta la caratterizzazione dei personaggi, sia per le figure secondarie che per le primarie.
Protagonista dell'intera vicenda è Francesco, un ragazzino di origine siciliana che vive a Capri con in genitori e che, all'inizio della storia ha undici anni (alla fine ne avrà diciannove). Francesco è innamorato di Patrizia, una ragazzina del suo quartieri e questo sentimento crescerà nel suo cuore fino alla fine del romanzo.
Mi è piaciuto molto il modo in cui viene descritta la crescita di Francesco, non solo da un punto di vista fisico ma, piuttosto da quello psicologico. Si percepisce, infatti, pagina per pagina, la maturazione di questo ragazzo che si trova coinvolto direttamente nella Seconda Guerra Mondiale.

Lo stile di Raffaele Messina mi ha colpito fin da subito per il lessico semplice, ma molto curato e per le descrizioni brevi, mai troppo invadenti ma piene di particolari e dettagliate. Pur non essendo mai stata a Capri o a Napoli, non ho avuto difficoltà ad immaginare le case, le strade, il porto e tutti gli altri luoghi che vengono menzionati.

La mia è stata una lettura molto veloce, coinvolgente ed emozionante: non c'è dubbio che Ritrovarsi sia un libro ben scritto.
Devo però confessare che, a livello totalmente personale, alcune scene non mi hanno convinto del tutto. Non voglio parlarne nel dettaglio perché, pur non essendo scene fondamentali, non vorrei potessero inavvertitamente diventare uno spoiler.
Vi dico solo che in un paio di circostanze, ho trovato lo stile narrativo usato troppo forte. Non dico che certe scene mi diano fastidio o mi disturbino, perché mi rendo conto che siano parte integrante della trama e che, per l'epoca, non fossero avvenimenti poi così strani, però ho trovato che non si amalgamassero bene al resto della narrazione.
Alcuni dettagli erano troppo enfatizzati, anche quando, a mio parere, non era necessario.

Benché questo mi abbia portato ad abbassare un po' il mio giudizio, mi sento comunque di consigliarvi questo romanzo perché si è trattato di una lettura interessante e trovo che offra un ottimo spaccato sulla vita dell'epoca.


Il mio voto è: 
🌟🌟🌟 e mezzo
3,5/5


Alla prossima!

Silvia

mercoledì 22 agosto 2018

La Furia e le Stelle di Abel Montero |recensione|

Ecco qui, mie piccole volpi, un'altra recensione librosa.
Finalmente posso parlarvi anche di questo libro!


Anche questa volta devo assolutamente ringraziare Abel Montero, autore di questo libro, per avermi contattata proponendomene la lettura, in occasione della riedizione.



La Furia e le Stelle + La fuga degli Alfieri
saga del protettorato - origini
di Abel Montero

Editore: Hugmented / autopubblicato per Amazon
Pagine: 441
Prezzo: ebook 3,99€

Trama:

Un nastro invisibile lega quattro generazioni.
Una minaccia nascosta è pronta ad attaccare quattro persone solo apparentemente non collegate tra loro.
Dal mondo di oggi a quello del Primo Dopoguerra per correre indietro alla fine del diciannovesimo secolo, LA FURIA E LE STELLE racconta la storia di un libro misterioso, di un tesoro incredibile, e della guerra per controllare il suo potere immenso.
Quattro epoche diverse, un solo nemico.
Quattro generazioni lontane, un solo destino.

NB:
Questa nuova edizione include anche "La Fuga degli Alfieri"



Come vi dicevo ieri, nella recensione de Il ragazzo bendato, sono una grande fan del genere fantasy
Oltre che di distopia, però non sono una grande lettrice anche di fantascienza, ma devo dire che, nell'ultimo periodo sto cercando di colmare questa lacuna.

La Furia e le Stelle, ci porta diversi anni indietro nel tempo, quando il Protettorato ancora non esisteva e la Nuova Notte dei Fuochi non aveva ancora sconvolto l'Europa.
Un viaggio che tocca epoche diverse e che lega indissolubilmente quattro generazioni, tenendo il lettore incollato alle pagine.


Come è stato per Il ragazzo bendato, anche in questo caso ciò che più mi ha colpito è stata la trama!
Nel caso de La Furia e le Stelle, che potremmo considerare a tutti gli effetti un prequel de Il ragazzo bendato, ci troviamo nel presente, quando il Protettorato non esiste e la Nuova Notte dei Fuochi è un evento ancora lontano e sconosciuto. 
Anche tra le pagine di questo romanzo troviamo un'ottima commistione di generi: fantasy e fantascienza la fanno da padroni, ma non mancano thriller, mistery, scene d'azione, intrighi e un pizzico di romance, che non guasta mai.
Proprio come ne Il ragazzo bendato, anche in questo caso non è chiaro fin da subito chi sia il buono e chi il cattivo. Tutti sembrano avere una doppia faccia e un passato oscuro e misterioso.
Ma soprattutto, tutti fanno parte di un disegno più grande!

Devo dire che sono rimasta nuovamente colpita dall'ottima caratterizzazione dei personaggi.
La cura messa nel delineare i rispettivi caratteri, cercando di fornire al lettore anche un background che non sveli più del necessario è innegabile. E, ovviamente, non mi riferisco solo ai protagonisti, ma anche alle figure secondarie.
Ho apprezzato moltissimo Anna, Olivia, Alejandro, Mitiliano e Winston Churchill (sì, proprio lui!), ma anche Roberto, Leonor, Massimiliano e le amiche di Anna (Fabiana e Gaia).
Non saprei dirvi chi di loro sia il mio preferito, forse con Anna ho sentito una certa affinità data anche dalla sua passione per la fotografia e ho trovato fantastico Winston.
È interessante come i protagonisti siano tutti legati tra loro e accomunati dallo stesso destino, ma che sia loro che il lettore non ne vengano a conoscenza per tutta la prima parte del romanzo.

Fin dall'inizio il lettore, all'interno di ogni capitolo, segue quattro filoni narrativi diversi e, con essi, quattro personaggi che si muovono in quattro epoche differenti: Anna vive ai giorni nostri, Olivia nei primi anni settanta, Alejandro poco dopo la Grande Guerra e Mitiliano agli inizi del '900.
Le vicende di questi quattro personaggi, sembrano non avere nulla in comune ma, con il progredire della lettura finiranno per intrecciarsi e divenire un'unica storia che si snoda tra passato e presente.
Inutile dire che ho letteralmente adorato questo espediente narrativo!

A costi di ripetermi, devo assolutamente ribadire quanto mi è piaciuto lo stile di Abel Montero. La sua è una scrittura semplice ma ricercata, che cattura fin dalle prime pagine, trasportando il lettore al fianco dei personaggi nelle loro avventure. Le descrizioni sono sempre curate e ben fatte e i dialoghi sono scorrevoli e, a tratti, anche molto divertenti.
Il ritmo della narrazione non si spezza mai e, il perfetto alternarsi delle varie sequenze, non può che tenere incollati fino all'ultima pagina.

Se cercate una lettura che vi emozioni, vi catturi e vi coinvolga dall'inizio alla fine, questo libro è quello che fa per voi!

Il mio voto è:
🌟🌟🌟🌟🌟
5/5

P.S. So che questa recensione è un po' più stringata dell'altra, ma trattandosi di un prequel che, oltretutto, fornisce spiegazione ad alcuni dubbi incontrati ne Il ragazzo bendato, non mi sento di entrare troppo nel dettaglio per non svelarvi particolari importanti e fondamentali.


Alla prossima!

Silvia


martedì 21 agosto 2018

Il ragazzo bendato di Abel Montero | recensione |

Finalmente, mie piccole volpi!
Finalmente posso parlarvi di questo libro!


Prima di tutto devo assolutamente ringraziare Abel Montero, l'autore di questo libro, per avermi contattata proponendomene la lettura in occasione della riedizione!


Il ragazzo bendato - saga del Protettorato (libro 1)
di Abel Montero

Editore: HugmentedAutopubblicato per Amazon
Pagine: 693
Prezzo: ebook 3,99€

Trama:

"Laura è una giovane Ufficiale delle Forze.
Dopo la Nuova Notte dei Fuochi tutto è cambiato. L'Europa è caduta. Adesso a dettare legge è un immenso conglomerato delle più potenti corporazioni del pianeta. Hanno portato ordine, pace e protezione. Decidono loro cosa è giusto, sbagliato, chi vive e chi muore.
Si fanno chiamare "Il Protettorato".
Laura è sveglia, efficiente, affidabile e crede ciecamente nel valore del servizio che svolge ma, sulle tracce di un serial killer che sta lasciando dietro di sé una scia di morti assurde, fa una scoperta incredibile.
Dal primo momento in cui i loro occhi si incrociano lei capisce.
Lui è unico, e ha le risposte alle sue domande.
Quando lo incontra, si scatena un potere inimmaginabile."



Come ormai avrete capito, sono una grande fan del genere fantasy e di tutte le sue sotto-categorie.
Dopo un incontro/scontro con Hunger Games, però, ho iniziato a trovare un po' ostica la distopia.
Diciamo che è un genere che mi affascina, ma non sono mai riuscita a farmelo piacere del tutto...o forse non ho mai trovato il libro giusto.
Fino ad oggi!

Il ragazzo bendato unisce, tra le sue pagine, fantasy, fantascienza, thriller e mistero, in un mondo futuristico dalle caratteristiche a tratti distopiche, ma senza tralasciare la componente sentimentale.
Le scene d'azione, gli intrighi, i tradimenti, le alleanze e i legami tra i personaggi vi terranno incollati fino all'ultima pagina.



La prima cosa che mi ha colpito di questo libro è, sicuramente, la trama.
L'intera storia si svolge in un ipotetico futuro super tecnologico e avanzato, dove l'ordine pubblico e la giustizia sono affidati alle Forze del Protettorato, un organo militare che controlla l'intera Europa.
Quello che, inizialmente, vi sembrerà il classico urban fantasy dai tratti distopici, si rivelerà con lo scorrere delle pagine, un mix di generi letterari travolgente e ben studiato.
Non mancano, infatti, le scena d'azione, i richiami al thriller, al mistery e al romance, passando per intrighi politici, alleanze strategiche, tradimenti e (sperando non sia spoiler) viaggi nel tempo.
Ne Il ragazzo bendato, nulla è quello che sembra, nessuno è chi dice di essere e, soprattutto, fino all'ultimo, non è chiaro chi stia dalla parte del bene e chi da quella del male. 
Io sono stata letteralmente assorbita da questa storia e, fino alla fine, avevo un'idea di cosa sarebbe potuto succedere ma, ve lo posso assicurare, non ci ho preso neanche un po'. E questa cosa mi è piaciuta moltissimo, perché quando la trama mi stupisce ed è così imprevedibile, la lettura si fa moooolto più interessante.

Una componente importantissima sono anche i personaggi.
Personalmente li ho trovati tutti caratterizzati in maniera ottima. 
All'inizio si può avere l'impressione di trovarsi davanti ai classici protagonisti da fantasy, ovvero delle figure perfette, dove è chiaro chi sia il buono e chi il cattivo. Ma più si va in profondità e si avanza con la lettura, più ci si rende conto che, i personaggi di questo romanzo altro non sono che esseri umani con pregi e difetti, paure, ansie, paranoie. Certo, hanno subito un addestramento speciale (fanno pur sempre parte di una forza armata), alcuni hanno caratteristiche quasi sovrannaturali, ma restano comunque degli esseri umani. E questo, secondo me, è ciò che li rende degli ottimi protagonisti!
Non vi parlo nel dettagli di ognuno di loro, perché credo potrei stare qui per ore!
Vi dico che ho adorato Laura, Alessandro, Nassim, Dianne e Mira, perché mi hanno appassionato sia le rispettive vicende personali sia i legami che si creano tra loro.
Sono rimasta totalmente affascinata dalle Effimere, questa specie di figura mitologica semi divina, che non si capisce bene da che parte stia e che ruolo abbia in tutta la vicenda (in realtà poi qualcosina si capisce, ma non ve lo posso dire se no spoilero tutto). In particolare ho apprezzato moltissimo Goro, di cui spero davvero di sentir parlare ancora perché quello che gli succede resta un po' in sospeso...

Degne di nota sono anche le ambientazioni.
Come vi dicevo, l'intera vicenda è ambientata in Europa, per la precisione tra Italia e Spagna, quindi non è difficile riconoscere i luoghi di maggiore interesse. Io non sono mai stata né in Sicilia né in Spagna, ma non mi è risultato per nulla difficile recuperare un po' di conoscenze geografiche/storiche/artistiche per riuscire a destreggiarmi meglio in questo romanzo.
La componente futuristica e fantascientifica, poi, si amalgama benissimo al mondo già esistente e da qui si capisce l'ottimo lavoro fatto dall'autore nella resa del world building.

Ho apprezzato fin da subito lo stile di Abel Montero. La sua è una scrittura semplice e ricercata allo stesso tempo, in grado di catturare il lettore fin dalle prime righe, trasportandolo al centro della vicenda e facendolo appassionare sempre più alla storia.
Personalmente ho trovato ottime le descrizioni, mai troppo esagerate ma comunque in grado di fornire un ottimo quadro generale (spesso mi sembrava davvero di essere lì), e i dialoghi, frizzanti, coinvolgenti ed emozionanti. In entrambi i casi, la narrazione non ne risente, ma anzi acquisisce quel qualcosa in più, dando luogo ad un ritmo perfetto.
Un paio di righe sulla struttura di questo volume sono d'obbligo, perché sapete quanto io adori i flashback e questo libro si potrebbe definire un grandissimo flashback, quindi non so se riuscite a capire quanto ho gongolato mentre leggevo.
L'idea di far iniziare il tutto, praticamente dalla fine, è stata a dir poco geniale! Come lo è stato anche l'inserimento di flashback nel flashback per dire al lettore qualcosa di più sul passato di certi personaggi e svelarne la vera identità. Dico solo WOW e nulla più!

Senza ombra di dubbio è un romanzo che mi sento di consigliare a tutti, indipendentemente da quello che è il vostro genere preferito, perché qui c'è davvero un po' di tutto, ma è un po' di tutto ben organizzato!

Il mio voto è:
🌟🌟🌟🌟🌟
5/5

Ebbene sì! 
Abbiamo un punteggio pieno, pur trattandosi del primo volume di una serie.
Quando ci vuole, ci vuole e questo libro se lo merita tutto!



Alla prossima!

Silvia

sabato 11 agosto 2018

Letture MANGA dell'ultimo periodo | recensione |

Oggi, mie piccole volpi, recensione un po' diversa dal solito.
Vi parlo, infatti, delle mie letture manga dell'ultimo periodo.



Faccio una piccola premessa, dato che è da un bel po' che non vi parlo di manga e graphic novel.
Lo scorso anno, se ricordate, ero solita leggere qualche manga e una graphic novel tutti i mesi. Quest'anno, però, ho deciso di prendermela più comoda e quindi non mi sono mai imposta nulla: purtroppo, questo ha portato ad un calo delle letture non librose.
E infatti non vi parlo di manga da gennaio e ho ripreso a leggerne in maniera più assidua solo a giugno.
Ho pensato, di conseguenza, che non farò un articolo a tema alla fine di ogni mese, ma piuttosto dopo aver racimolato n giusto numero di volumi di cui parlarvi.
*in questo caso, forse, era meglio se mi svegliavo prima...ma vabbè*


Mi scuso fin da subito per la scarsa qualità della foto. 
Non sono riuscita a fare un collage decente e mi sono dovuta arrangiare.

Per comodità, vi parlo di una serie alla volta senza seguire l'ordine di lettura.


Pretty Guardian Sailor Moon
Naoko Takeuchi
vol. 1, 2, 3, 4, 5
Edizioni Starcomics
in corso - 10 volumi usciti

Sailor Moon è una serie che ha più di qualche anno, vi basti pensare che io guardavo il cartone animato quando andavo alle elementari (tantissimi anni fa) e che quindi, il manga in Giappone di certo era già uscito.
Dovete sapere che, all'epoca, non ero una grande fan di questa serie. Guardavo il cartone, certo, ma non ne andavo matta come le mie coetanee (che erano totalmente in fissa). Il mio poco interesse era dato dal fatto che trovavo antipatica Bunny (Usagi), troppo rumorosa e piagnucolosa (e questi erano i pensieri che avevo a 6/7 anni... dall'alto della mia maturità 😂).
Non che nel corso degli anni la mia opinione sia cambiata, lo devo ammettere, ma a forza di sentirmi dire che il manga era meglio, la storia era diversa e i contenuti più adulti...alla fine mi sono convinta e a ho deciso di acquistare la ristampa iniziata nel novembre 2017.
Come vedete sono arrivata alla fine del 5° volume, quando si conclude il secondo arco narrativo, e devo dire che sì, la storia è effettivamente diversa e più matura. Usagi mi fa ancora venir voglia di entrare nel manga e strozzarla, ma è mooolto meno irritante di quello che ricordavo.
La trama scorre più velocemente e in maniera più articolata rispetto all'anime e mi ha coinvolta molto di più!
Ho anche iniziato la nuova versione dell'anime Sailor Moon Crystal, che è un'ottima trasposizione del manga, ha dei bei disegni ma (sorry not sorry) la sigla è orribile...
A proposito di disegni, inutile dire quanto mi piaccia lo stile della Takeuchi! Fin da piccola, per me, lo stile manga è il suo (e forse quello di Candy Candy, ma ci arriviamo dopo) e non ho potuto fare altro che innamorarmi nuovamente della cura per i dettagli, la resa delle ambientazioni e l'espressività dei personaggi.
Insomma, alla fine, anche io ho rivalutato Sailor Moon!
Continuerò la serie? Certo che sì!
Mi starà mai simpatica Usagi? Temo di no...

Per ora il mio voto è:
🌟🌟🌟
3/5


Anna dai capelli rossi
Yumiko Igarashi
vol. 1, 2, 3
Panini Comics
completa - 3 volumi usciti

Questa mini serie di tre volumi ( e le seguenti) è tratta dall'omonimo anime, a sua volta tratto dai libri di L. M. Montgomery. In questo caso si fa riferimento solo al primo libro, dove Anna ha tra gli 11 e i 15 anni.
Vi dico subito che non ho mai letto i libri e che, mi scuserete per questo, al momento, non idea di farlo. A breve, però, inizierò la serie tv targata Netflix "Chiamatemi Anna" perché sono davvero curiosa di vedere com'è!
Dato che il cartone animato risale all'inizio degli anni 80, quando lo guardavo io era già piuttosto vecchiotto, ma ricordo che veniva spesso riproposto (soprattutto al mattino) e che era abbastanza carino. 
La storia mi è piaciuta, l'ho trovata anche piuttosto emozionante, soprattutto in riferimento ai legami tra i personaggi. In tal proposito devo confessarvi che, per quanto io abbia adorato Matthew e Marilla, non sono riuscita a farmi stare del tutto simpatica Anna.
Questa ragazzina è fin troppo entusiasta per i miei gusti ed è una vera regina del dramma! Fortunatamente crescendo un po' migliora e si da una calmata, ma resta comunque un po' pesantuccia (mettiamola così).
Lo stile dei disegni è davvero molto bello, soprattutto per le ambientazioni che sono rese in maniera così dettagliata e curata che non servono nemmeno i colori per immaginarsi la bellezza di quei luoghi.
Per quanto riguarda i personaggi, vi basterà vederne gli occhi per tornare con la mente a Georgie e Candy Candy e fare un tuffo nel passato ai tempi di Bim Bum Bam...
*aaahhh la vecchiaia*
E quindi...
Prenderò anche i prossimi volumi? Direi di sì!
Leggerò i libri? Per ora no.

Il mio voto è:
🌟🌟🌟
3/5


Oltre le onde - shimanami tasogare
Yuhki Kamatami
vol. 1, 2
J-Pop manga
in corso - 2 volumi usciti

Questo manga!
Cosa non è questo manga!
Non so nemmeno io da cosa partire per parlarvi di questi due volumi...
Comincio col dirvi che ho acquistato il primo volume a scatola chiusa, attratta dalla copertina e sentendo solo qualche parere in giro per il web. Non mi ero informata sulla trama, non ho voluto leggerla nemmeno al momento dell'acquisto, e vi dirò che una volta tanto ho fatto bene!
L'intera vicenda è incentrata su tematiche lgbt, sulla scoperta e sull'accettazione di sé stessi e sui rapporti con gli altri. Insomma temi importanti e molto attuali.
I disegni sono bellissimi!
Credo si possa definire uno dei miei stili preferiti, soprattutto per la cura dei particolari nelle ambientazioni e per l'espressività dei volti. Per non parlare delle pagine colorate...
Li vedete i miei occhi a cuoricino che brillano?!
E niente, avevo detto che non avrei iniziato nuove serie ma ho fallito miseramente...
Continuerò la serie? Ovvio che sì!
Riuscirò ad aspettare l'uscita del 3° volume prevista per novembre senza sclerare? Temo di no.

Il mio voto è:
🌟🌟🌟🌟
4/5


I mille colori dell'amore - ricomincio da te
Ai Minase
vol. 1
Panini Comics
in corso - 8 volumi usciti

Ho acquistato questo manga per puro caso, attratta dalla copertina e dalla trama, ma soprattutto dall'offerta della fumetteria (l'ho pagato 1€).
La storia è molto carina e semplice, tipica del genere shojo, senza tante pretese ma comunque coinvolgente. Non posso dire molto perché è solo il 1° volume e non succede chissà che, però mi è piaciuto!
I disegni sono molto belli e curati, e ci sono anche alcune tavole in versione chibi come piace a me. Carinissimo davvero!
Al momento non ho molto spazio in libreria ma, quando mi sarò organizzata un pochino, credo proprio completerò la serie. Per ora me lo leggo online, ho già trovato le scan e sto progettando di proseguirlo nei prossimi giorni.

Il mio voto è:
🌟🌟🌟 e mezzo
3,5/5


The Ancient Magus Bride
Kore Yamazaki
vol. 1
Edizioni Star Comics
in corso - 8 volumi usciti

Ho acquistato il primo numero di questo manga poco dopo l'uscita e la trama mi ha subito colpito, al punto che ho deciso di continuare la serie.
Ho riletto il primo volume a febbraio, dopo aver visto un paio di episodi dell'anime e, a breve, riprenderò la lettura dei volumi rimanenti perché sono davvero curiosa di vedere cosa succede.
La trama è interessante, coinvolgente e cattura fin dalle prime pagine sia per la grande presenza di magia sia per il tocco di mistero che non guasta mai.
Ho amato tutti i personaggi, anche Chise che molto non apprezzano (almeno all'inizio), ma il mio preferito è stato subito Elias!
Lo stile delle tavole è ottimo, soprattutto nella resa delle creature magiche e dei personaggi, ma anche per le ambientazioni sempre curate e piene di particolari.
Non appena avrò letto gli 8 volumi attualmente usciti in Italia, riprenderò la visione dell'anime, che comunque si era rivelato piuttosto corrispondente già dai primi episodi.

Il mio voto è:
🌟🌟🌟🌟
4/5


Tokyo Alien Bros.
Keigo Shinzo
vol. 1 (scan)
Dynit
completa - 3 volumi usciti

Come ormai saprete (se mi seguite da un po'), ho da poco iniziato ad appassionarmi ai dorama e al jpop, anche se ascolto solo gli Hey! Say! JUMP (perché non trovo altro...damn).
Quando è stata annunciata l'uscita del dorama tratto da questa mini serie manga, che vedeva tra i protagonisti Inoo Kei (uno dei miei preferiti tra gli HSJ), mi sono subito catapultata alla ricerca del manga.
Il prezzo un po' proibitivo dei tre volumi (sui 14,00€ l'uno) mi ha però fatto desistere dal comprarli cartacei, preferendo le scan online. Purtroppo ho trovato solo quelle relative al primo fumetto e quindi credo sarò costretta a fare l'acquisto...vabbè, torniamo a noi.
Lo ammetto, lo stile non è esattamente tra i miei preferiti, però devo dire che questi disegni lineari ma comunque ben particolareggiati, si adattano proprio alla storia e alle ambientazioni.
La trama è interessante e le avventure di questi due fratelli alieni sono davvero divertenti, perché gliene capitano di tutti i colori.
Fuyunosuke e Natsutaro sono ben resi a livello di caratterizzazione ed è interessante il rapporto che c'è tra loro, ma anche quello che instaurano con le persone che li circondano. Così come lo è il diverso modo che hanno di approcciarsi alla vita sulla terra.
Io, tra i due, preferisco Fuyunosuke mentre non sopporto Natsutaro, ma confido che migliori con il progredire della vicenda.
Al momento ho visto due episodi del dorama e l'ho trovato piuttosto corrispondente e ben realizzato, vedremo come proseguirà.

Il mio voto è:
🌟🌟🌟 e mezzo
3,5/5



E qui si conclude l'articolo dedicato ai manga letti nell'ultimo periodo!
Abbiamo letto qualcosa in comune?
Conoscete qualcuno di questi manga?

Prometto che adesso non farò passare altri sei mesi per un articolo simile.

Alla prossima!

Silvia

mercoledì 8 agosto 2018

Dorama time! - Seishun tantei Haruya | recensione |

Altro dorama, altra recensione!
Sì, mie piccole volpi, avete ragione: ne ho guardati a palate!


Anche oggi vi parlo di un dorama che ho visto un po' di tempo fa (questo risale a maggio, per la precisione) e, anche questa volta, ci buttiamo sull'investigativo, perché volevo un po' staccare dalle storie d'amore simil shojo. Ogni tanto un po' di azione ci sta!

Seishun tantei Haruya

Asagi Haruya è uno studente universitario coraggioso, intraprendente e curioso che, per una serie di coincidenze, si troverà a fare le veci di un investigatore privato per poter aiutare una compagna di università.
Da quel momento, verrà coinvolto in una serie di casi che richiederanno tutte le sue capacità deduttive.


Seishun tantei Haruya (青春探偵ハルヤ ; Student detective Haruya) è un dorama giapponese del 2015, composto da 10 episodi e trasmesso su NTV e YTV tra ottobre e dicembre 2015. Basato sul romanzo Endo Kurejitto ni saiteki na natsu di Eiichi Fukuda, pubblicato nel 2007 per Tokyo Sogensha, vede nel cast principale: Tamamori Yuta, Shinkawa Yua, Takada Sho e Yasushi Ami.



Come sempre vi ricordo che guardo i dorama in lingua originale con i sottotitoli in inglese. Perdonatemi, quindi, se mi sfuggirà qualche dettaglio e non esitate a farmi notare errori o mancanze gravi.


Vi confesso subito che ero un po' dubbiosa riguardo questo dorama, perché pensavo fosse fin troppo simile a Kindaichi, che avevo visto non molto tempo prima.
In effetti, ci sono diverse somiglianze, dato che si tratta di due dorama con gli stessi temi e argomenti, ma personalmente, ho trovato Seishun tantei Haruya leggermente migliore.

Come in tutti i gialli/investigativi che si rispettino, ogni puntata ha il suo caso specifico da risolvere e su cui indagare. Raramente due casi sono legati, mentre è capitato che lo fossero due episodi.
Il tipico svolgimento di una puntata è il seguente: Haruya viene contattato da un personaggio, perché indaghi su qualcosa che gli è successo, o si trova involontariamente coinvolto nelle indagini; ne succedono di tutti i colori, Haruya tira qualche pungo, risolve il caso e tutto torna come prima.
Da qui credo possiate capire come mai la trama qui sopra è così scarna.

In generale, comunque, gli episodi mi sono piaciuti tutti, così come i casi che il protagonista si trova a dover risolvere.
Oltre che coinvolgenti, le vicende hanno spesso un risvolto comico/divertente che, però, non disturba mai lo spettatore e non cade mai nell'esagerazione.
Mi è piaciuto anche l'aspetto realistico di questo dorama, soprattutto perché Haruya non risolve i casi per la gloria, ma per un adeguato compenso che poi sfrutta per pagarsi gli studi. Inoltre, tutte le situazioni che vengono a crearsi nel corso delle indagini (o che le precedono), sono abbastanza credibili e mai troppo esagerate.
Diciamo che, per quanto un bell'omicidio efferato ci stia sempre bene, è un po' improbabile che ne avvenga uno al giorno, visto che l'ambiente dove opera Haruya è quello dell'università. Troveremo quindi casi più semplici, è vero, ma sicuramente più riconducibili alla realtà di tutti i giorni e, per questo, molto più attuali e contestualizzatili.

Per quanto riguarda i personaggi, ho apprezzato la caratterizzazione di Haruya e dei suoi amici, un po' meno curata quella di altri personaggi secondari, ma comunque importanti, che ho trovato un po' troppo forzati ed esagerati in determinati atteggiamenti.
In questo caso, comunque, queste forzature mi hanno disturbato fino ad un certo punto, perché c'è da dire che l'attenzione dello spettatore si focalizza su Haruya e sulle sue indagini, quindi il resto tende a passare lentamente in secondo piano.
A proposito di Haruya, vi confesso che mi è stato subito simpatico e che, lo devo ammettere, si conquista un gradino più alto di Kindaichi nella mia personale classifica dei "giovani detective". Questo credo sia riconducibile, essenzialmente, al fatto che Haruya è un ragazzo qualsiasi, che studia all'università, fa un lavoretto part-time per pagarsi l'affitto e gli studi, è un po' svogliato, pigro e forse troppo attaccato al denaro, ogni tanto fa a botte (a volte inutilmente, secondo me), ma è anche un bravo fratello maggiore, un amico fidato ed è sempre pronto ad aiutare chi è in difficoltà. Insomma, un buon mix di pregi e difetti, esattamente come ogni essere umano.

Da un punto di vista recitativo, mi rifaccio al "discorso personaggi" per quanto riguarda le figure secondarie e vi dico che anche gli attori non mi hanno entusiasmato un gran che. Invece ho molto apprezzato Tamamori Yuta, che interpreta Haruya, perché ha un'ottima espressività e se ne esce con delle facce che fanno morire dal ridere. E poi, diciamocelo, non è il classico strafigo della situazione! Anche lui, come il personaggio che interpreta, è un ragazzo normale...carino, per carità, ma niente di eclatante.

Vabbè, basta, mi fermo qui.
Sicuramente se vi piace il genere ve lo consiglio!
Preparatevi, però, perché il decimo episodio fa sperare in una seconda stagione che, purtroppo, non esiste... *shame*

Il mio voto è:
🌟🌟🌟 e mezzo
3,5/5


Alla prossima!

Silvia

venerdì 3 agosto 2018

Dorama time! - Bromance | recensione |

Continuano le recensioni dei dorama, mie piccole volpi!
Tanto per cambiare! Ahahah!


Per questo dorama torno a Taiwan!
L'avevo iniziato ad aprile (ma l'ho finito a maggio) e avevo guardato solo il primo episodio perché non mi sentivo ispirata.
E anche perché, già ve l'ho accennato, non sono mai stata una grande fan dello yaoi. In realtà, questo dorama non è affatto uno yaoi (e si capisce fin dal primo episodio), ma io non credo di aver prestato molta attenzione nella visione iniziale.

Bromance

Alla nascita di Pi Ya Nou, i genitori, la famiglia e l'indovino sono molto felici e quest'ultimo prevede un futuro pieno di fortuna per il bambino appena nato. Quando i genitori gli fanno presente che Pi Ya Nou è una bambina, l'indovino ritratta e predice un futuro funesto, a meno che non viva come un maschio fino al compimento dei 26 anni.
Costretto a mantenere questo segreto, fatta eccezione per i famigliari più stretti, Pi Ya Nou cresce nel costante timore che, chi gli si avvicina scopra la sua vera identità. Svilupperà quindi un carattere timido e solitario, nella speranza di tenere la gente a distanza, ma ottenendo, al contrario, un grande successo tra le ragazzine.
Un giorno, si ritroverà ad aiutare Du Zhi Feng, proprietario di un parco divertimenti e figlio di una potente famiglia del luogo. Pi Ya Nou e Du Zhi Feng diventeranno "fratelli giurati" e svilupperanno un legame molto particolare, che metterà in pericolo il segreto di Ya Nou.

Bromance (cinese: 愛上哥們; Ài Shàng Gēmen) è una commedia romantica televisiva taiwanese che vede tra gli attori principali: Baron Chen, Megan Lai, Sean Lee, Katie Chen e Bii. Le riprese sono iniziate nel settembre 2015 e la messa in onda è iniziata nel mese di ottobre dello stesso anno  per TTV. Per la sua interpretazione, Megan Lai ha vinto il premio come migliore attrice ai Sanlih Drama Awards del 2015. La serie è composta da 18 episodi di circa 90 minuti l'uno.

Per chi si fosse collegato in questo momento, premessina: guardo i dorama in lingua originale con i sottotitoli in inglese. Il mio inglese è accettabile, ma non al top, quindi potrebbe sfuggirmi qualche dettaglio. Abbiate pazienza, sto cercando di migliorare la mia conoscenza della lingua.


Come è successo in precedenza, la trama che trovate qui sopra l'ho scritta io perché l'ho trovata solo in inglese e, come sempre, quella di Wikipedia era uno spoiler dietro l'altro (il dono della sintesi no, vero?!). Ho cercato di scriverla il meglio possibile, senza svelare particolari importanti, e quindi potrebbe risultare un po' banalotta.
Vi assicuro, comunque, che non è così!
La trama di Bromance, in realtà è molto articolata e si sviluppa su più filoni: la storia principale segue Pi Ya Nou nei 100 giorni che lo separano dal suo ventiseiesimo compleanno, alle prese con il suo segreto e il timore che la sua identità venga scoperta prima del tempo. Questa vicenda si intreccia a quella di Du Zhi Feng, che cerca il padre scomparso sette anni prima in circostanze misteriose e che, nel frattempo, cerca di amministrare il parco divertimenti di famiglia, aiutato dalla madre e dalla sorella minore.
Abbiamo poi una trama secondaria, ma strettamente legata alla principale, che segue Wei Qing Yang, migliore amico di Du Zhi Feng, e Yang Na Na, una ragazza che incontra per caso in crociera e a cui si legherà indissolubilmente.
Ci sono anche altre storie di minore importanza, ma comunque fondamentali per la trama principale, che però non vi cito, altrimenti non la finiamo più.

Da un punto di vista generale, la caratterizzazione dei personaggi mi è sembrata davvero ben fatta. Anche se, lo devo ammettere, certi atteggiamenti mi sono sembrati troppo enfatizzati e mi hanno un po' disturbato.
Ci sono passata sopra per quanto riguarda Ya Nou, perché è necessario affinché la sua copertura regga e lo spettatore capisca che è una donna, ma non per gli altri.
Ecco perché, per quanto abbia apprezzato la coppia Ya Nou/Zhi Feng, la mia preferita è, e sempre sarà la Qing Yang/ Na Na.
Trovo che il sentimento che li lega sia di una tenerezza e dolcezza uniche.
*sono troppo carini*
Vi dirò che, in sé, nemmeno Pi Ya Nou mi è dispiaciuto come personaggio, in fin dei conti è pur sempre il protagonista, e un po' mi lascia perplessa il fatto che continuo a parlarne al maschile, nonostante sappia perfettamente che è una donna. Credo che questo sia un chiaro segno di quanto è costruita bene questa figura.

Ed è anche chiaro segno di quanto sia stata brava Megan Lai nella sua interpretazione.
Ammetto di non conoscere nessuno degli attori visti in questo dorama, perché di serie taiwanesi ne ho viste solo un paio, ma trovo che la Lai sia stata eccezionale!

Per quanto Bromance mi sia piaciuto, anche e soprattutto per la particolarità della trama, ci sono stata un paio di cosucce che non sono riuscita ad accettare fino infondo.
La più importante è la "componente mafiosa".
Nella trama originale (quella in inglese), la famiglia di Zhi Feng viene descritta come facente parte di una triade. Non ci sarebbe nulla di male, nella definizione, dato che, in effetti fa parte di una delle tre famiglie più importanti della zona. Peccato che siano gli atteggiamenti e i comportamenti a portare lo spettatore a pensare che si tratti, in un certo senso, di mafia.
Personalmente ho trovato tutto questo totalmente inutile ai fini della trama. L'intera vicenda sarebbe stata interessante e coinvolgente anche senza introdurre questa componente.
Per quanto riguardo il resto, mi riferisco a dettagli di poco conto, che però mi hanno fatto un po' storcere il naso e che io, in tutta onestà, avrei evitato.

In sintesi, comunque, è un dorama che mi sento di consigliarvi perché è qualcosa di un po' diverso dal solito e anche perché i temi e gli argomenti trattati sono piuttosto vari e interessanti.

Il mio voto è:
🌟🌟🌟🌟
4/5


Alla prossima!

Silvia