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giovedì 30 agosto 2018

Ritrovarsi di Raffaele Messina | recensione |

Buonsalve mie piccole volpi! 
Finalmente pubblico un'altra recensione!


Prima di cominciare la recensione, devo ringraziare l'Ufficio stampa "Il Taccuino", per avermi inviato questo libro e avermi quindi permesso di leggere qualcosa di diverso dal solito. 


Ritrovarsi 
di Raffaele Messina

Editore: Guida Editori
Pagine: 173
Prezzo: 15,00€

Trama:
Ritrovarsi è la storia di Francesco e del suo amore.
Il primo amore, quello che non si scorda. E, sullo sfondo, Napoli nella Seconda Guerra Mondiale; l'epopea di una città prima illusa, poi piegata e umiliata. Una città straordinaria, che nel dolore trova la forza del riscatto.












Come vi dicevo qui sopra, questa per me è stata una lettura diversa dal solito, perché questo libro non rientra esattamente tra i generi che leggo solitamente. 
Vi ho già accennato al fatto che sto cercando di ampliare i mie orizzonti letterari, quindi sto cercando di leggere anche libri che non siano fantasy.

Ritrovarsi è stata una lettura veloce ma appassionante. 
La storia di un primo amore con sullo sfondo il secondo conflitto mondiale, il tutto ambientato tra le vie di Napoli. 


Comincio subito col dirvi che, trattandosi di un libro molto breve, anche la recensione non sarà il solito papiro (credo, perché poi lo sapete come va a finire). Cercherò di darvi più informazioni possibili senza, ovviamente, fare spoiler di nessun tipo.
Per prima cosa, devo farvi una piccola premessa.
Non sono mai stata un'amante di quei romanzi che, in generale, trattano un unico genere letterario.
Per stare in tema, se questo libro fosse stato solo romanzo d'amore o solo romanzo storico, non sarei stata in grado di farmelo piace allo stesso modo.
Questo perché, quello che apprezzo di più in una trama, la commistione di genere.

Nel caso di Ritrovarsi, sono rimasta piacevolmente colpita dal fatto che, nonostante la brevità, componente romantica e storica si mescolano alla perfezione, dando luogo ad una trama appassionante ed emozionante.
Analizzando le due parti singolarmente, posso dire che la vicenda storica mi è sembrata davvero ben resa, molto accurata e, a tratti, cruda come, d'altronde è la guerra.
La storia romantica, invece, mi è sembrata molto delicata, semplice ma realistica e che, soprattutto, non si impone sul resto degli argomenti trattati.
Perché, in Ritrovarsi, si parla anche di crescita personale, maturazione, conflitti familiari, quotidianità, amicizia e ci sono anche accenni alla deportazione.

Ho trovato ben fatta la caratterizzazione dei personaggi, sia per le figure secondarie che per le primarie.
Protagonista dell'intera vicenda è Francesco, un ragazzino di origine siciliana che vive a Capri con in genitori e che, all'inizio della storia ha undici anni (alla fine ne avrà diciannove). Francesco è innamorato di Patrizia, una ragazzina del suo quartieri e questo sentimento crescerà nel suo cuore fino alla fine del romanzo.
Mi è piaciuto molto il modo in cui viene descritta la crescita di Francesco, non solo da un punto di vista fisico ma, piuttosto da quello psicologico. Si percepisce, infatti, pagina per pagina, la maturazione di questo ragazzo che si trova coinvolto direttamente nella Seconda Guerra Mondiale.

Lo stile di Raffaele Messina mi ha colpito fin da subito per il lessico semplice, ma molto curato e per le descrizioni brevi, mai troppo invadenti ma piene di particolari e dettagliate. Pur non essendo mai stata a Capri o a Napoli, non ho avuto difficoltà ad immaginare le case, le strade, il porto e tutti gli altri luoghi che vengono menzionati.

La mia è stata una lettura molto veloce, coinvolgente ed emozionante: non c'è dubbio che Ritrovarsi sia un libro ben scritto.
Devo però confessare che, a livello totalmente personale, alcune scene non mi hanno convinto del tutto. Non voglio parlarne nel dettaglio perché, pur non essendo scene fondamentali, non vorrei potessero inavvertitamente diventare uno spoiler.
Vi dico solo che in un paio di circostanze, ho trovato lo stile narrativo usato troppo forte. Non dico che certe scene mi diano fastidio o mi disturbino, perché mi rendo conto che siano parte integrante della trama e che, per l'epoca, non fossero avvenimenti poi così strani, però ho trovato che non si amalgamassero bene al resto della narrazione.
Alcuni dettagli erano troppo enfatizzati, anche quando, a mio parere, non era necessario.

Benché questo mi abbia portato ad abbassare un po' il mio giudizio, mi sento comunque di consigliarvi questo romanzo perché si è trattato di una lettura interessante e trovo che offra un ottimo spaccato sulla vita dell'epoca.


Il mio voto è: 
🌟🌟🌟 e mezzo
3,5/5


Alla prossima!

Silvia

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