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giovedì 14 novembre 2024

MASAKI: DARKBLOOD PROJECT VOL. 2 di Diana D.P. |recensione| #collaborazione

Buona sera mie piccole volpi!
Eccomi qui con un nuovo articolo.
Anche oggi vi parlo di libri!

Come vi dicevo, questo mese alternerò recensioni di recupero e recensioni “nuove”. Questa è una recensione “nuova” ed è anche una collaborazione che aspettavo con ansia!
Questa, infatti, è la recensione della mia prima lettura di novembre (perché non potevo iniziare il mese se non con questo libro) ed è anche la prima collaborazione del mese (perché a novembre, signori e signore, ce ne sono due).
Non preoccupatevi, comunque, qui sul blog vi aspetta solo un’altra recensione di recupero! - le altre due le troverete solo su instagram e facebook.
Manca poco, resistete!
Ma ora, senza ulteriori indugi, direi di passare all'articolo ♥
Quindi, vi lascio alla recensione!

MASAKI: DARKBLOOD PROJECT vol. 2


Masaki
- Darkblood Project vol. 2 -
di Diana D. P.

Editore: self
Pagine: 282
Prezzo: 13,94€ (ebook 3,49€ - kindle unlimited)
Pubblicazione: 11 novembre 2024
Link acquisto: cartaceo/ebook

Trama:
Dopo i mesi di relativa serenità a Kalispell, la copertura di Jackson, Gabriel e Masaki è saltata e i tre fuggitivi devono trovare un modo per salvarsi la vita.
Masaki è dilaniato dai sensi di colpa. Consapevole di essere uno dei responsabili del pasticcio in cui si trovano, dopo la fuga dalla struttura del Nevada in cui erano prigionieri, non ha fatto che studiare un sistema per ricreare il sangue sintetico necessario per evitare che le inevitabili crisi di astinenza diventino incontrollabili. Costretto a fuggire in piena notte con i suoi compagni e potendosi portare dietro solo lo stretto necessario, Masaki teme di non riuscire a riprodurre il composto da poco testato su se stesso. La tensione è alle stelle, ma la freddezza e la lucidità - le sue armi più potenti - gli permettono di rimanere lucido in una situazione così difficile. Finché l’agente speciale Lennart Clausen non sbarra loro la strada e Masaki è obbligato a fare i conti con la propria vulnerabilità emotiva.
Lennart Clausen vanta una carriera ineccepibile nello Special Operations Group (SOG) ed è considerato uno degli agenti più capaci della sua unità. Abituato ad azioni segrete e ad alto rischio, non si pone molte domande quando viene convocato per un’altra missione. Tuttavia, si rende conto ben presto che non si tratta dei soliti ordini. Gli viene chiesto, infatti, di scovare ed eliminare tre civili che rappresentano un pericolo per la sicurezza nazionale. Quando fra i documenti che gli vengono forniti legge il nome del rigido ma brillante ragazzo che aveva conosciuto al College, il suo intuito lo mette in guardia. Cosa si cela davvero dietro quella missione?
Né Lennart né Masaki avevano pensato di incontrarsi di nuovo, meno che mai in circostanze così complicate. La forte attrazione fra loro, poi, complica ulteriormente la situazione e fidarsi l’uno dell’altro non è affatto semplice.
Per prima cosa, devo assolutamente ringraziare Diana D. P., l'autrice, per avermi inviato in anteprima una copia digitale del libro e per aver pensato ancora a me e al mio blog per questa collaborazione.

Devo poi, fare una piccola premessa: MASAKI è, come potere vedere dalla scheda qui sopra, il secondo volume della trilogia DARKBLOOD PROJECT quindi, ovviamente, non potrò entrare troppo nel dettaglio per non rovinarvi la lettura.
Prima di MASAKI, comunque, vi invito a recuperare GABRIEL, il primo volume della serie, scritto da Agnes Moon (di cui vi ho parlato QUI).
Ed ora, veniamo a noi e alla nostra recensione!

MASAKI riprende, prologo escluso, esattamente dove ci eravamo lasciati con GABRIEL (e io devo nuovamente ringraziare Diana per avermi fornito anche un "dove eravamo rimasti", perchè ricordavo la trama, ma non così bene come credevo), con Masaki, Gabriel e Jackson pronti a lasciare Kalispell seguiti da Lucas. La fuga, però, è meno in sordina di quanto pensassero e si trovano assediati da una squadra del SOG (Special Operation Group) e Masaki riconosce Lennart Clausen, un suo vecchio compagno di università, nel soldato che li blocca in solitaria.
Masaki, Gabriel e Jackson catturano Lennart e decidono di portarlo con loro per interrogarlo.
Da qui si svilupperà la trama vera e propria, ma io mi fermo qui, perchè qui cominciano anche gli intrighi, i sotterfugi, le macchinazioni e i colpi di scena, e io non voglio svelarvi troppo.
Sapete poi, che quando un libro mi piace particolarmente, sono sempre a rischio sproloquio e, in più, mi piace mantenere un certo alone di mistero, nella speranza di invogliarvi a leggerlo per saperne di più (è pure disponibile su Kindle Unlimited, cosa volete di più?!).

Ma torniamo a noi e lasciate che vi aggiunga solo due parole dal punto di vista più generico.
Della trama di MASAKI ho apprezzato non solo il buon mix tra urban fantasy, romance e mistery, ma anche l'accuratezza nelle spiegazioni in ambito sia politico che scientifico, rese in maniera precisa ma semplice, in modo che perfino io che non ne capisco nulla, non ho avuto nessuna difficoltà di comprensione.
Altra cosa che ho apprezzato molto sono i trope presenti nel romanzo.
Proprio come l'autrice, anche io non sono molto pratica: ce ne sono, però, alcuni che riconosco facilmente, proprio perchè fanno parte dei miei preferiti.
Si tratta, in questo caso, del second chance (come ha detto Diana, spesso presente - per la mia gioia - nei suoi libri) e del forced proximity che, lo ammetto, non sempre mi piace, ma che se ben gestito può dare non poche soddisfazioni.

Infine, manco a dirlo, sono importanti anche i temi trattati, tra tutti abbiamo la ricerca della libertà, la presa di consapevolezza e l'accettazione di sè, oltre all'imparare a relazionarsi con gli altri e a concedere loro la propria fiducia.
Ma, in MASAKI, si parla anche di amicizia, di amore in tutte le sue forme, di famiglia e di tanto altro.
Il tutto, sempre reso in maniera semplice, ma mai banalizzata, in modo che sia tutto di facile comprensione e consentendo al lettore di sentirsi più coinvolto nei fatti, anche se si sta parlando di elementi più riconducibili al fantastico.

Protagonista principale della vicenda, come si può intuire dal titolo, è Masaki Williamson (nuova identità di Simon Kuroda) un medico genetista che si trova, diciamo suo malgrado, coinvolto in un progetto segreto di potenziamento umano, trovandosi anche ad essere a sua volta potenziato - vi sto già dicendo troppo, di più non posso, scusate...
Masaki è davvero un personaggio interessante (e non lo dico perchè l'ha scritto Diana, sia chiaro) perchè è pieno di paturnie, convinzioni sbagliate, preconcetti, forse pregiudizi e sensi di colpa che si crea da solo.
E voi, sicuramente, potreste dirmi che queste sono caratteristiche non esattamente positive e, effettivamente, potreste avere ragione, ma io trovo che siano proprio questi aspetti a renderlo più umano e realistico. Masaki, infatti, non è perfetto e nemmeno prova ad esserlo. Sa di avere un carattere particolare dietro cui, a volte, si trincera per non mettere in mostra le sue debolezze e le sue fragilità.
*vabbè, scusate, mi sto dilungando, ma devo confessare di essere subito entrata in sintonia con questo personaggio e di essermi identificata in diversi tratti del suo carattere*

Altro personaggio molto importante, che è a tutti gli effetti un protagonista al pari di Masaki, è Lennart Clausen.
Lennart è stato compagno di Masaki ai tempi dell'università, durante la quale ha cercato in tutti i modi di conoscerlo meglio e conquistarlo (fallendo un po' miseramente, diciamocelo) perchè attratto non solo dalla sua oggettiva bellezza (di cui lui è poco consapevole) ma anche dal suo carattere così chiuso e distaccato. Lennart, infatti, è l'esatto opposto del nostro Masa: è più spigliato e disinvolto, ma anche decisamente più impulsivo sotto certi aspetti e, soprattutto, più consapevole delle proprie emozioni.
Anche Lennart ha le sue insicurezze ma è più in grado di esprimerle e risolverle.

Personalmente, credo che sia proprio per questo loro essere così diversi, ma anche così simili che, Lennart e Masaki, insieme mi sono piaciuti fin da subito.
Il modo in cui evolve il loro legame è davvero interessante, perchè principalmente si sviluppa nel presente ma, allo stesso tempo, è nettamente legato al passato e ai fatti in esso  avvenuti.
E' evidente che tra i due ci sia "qualcosa", anche di irrisolto, ed è davvero interessante ad emozionante scoprire assieme a loro cosa sia questo "qualcosa".
E potrei andare avanti per ore, ma mi fermo qui se no la recensione rischia di essere più lunga del libro.

Sulla caratterizzazione, aggiungo che, manco a dirlo, in generale mi è davvero piaciuta, sia che si tratti dei protagonisti, che delle figure secondarie che ruotano loro attorno. 
I personaggi di Diana, così come i legami che intercorrono tra essi, sono sempre naturali e realistici, privi degli stereotipi che spesso si trovano nei romanzi M/M.

Come sapete, conoscevo già Diana D.P. e il suo stile, quindi non avevo dubbi sul fatto che mi sarebbe piaciuto ancora una volta.
La sua è una scrittura molto curata, dietro la quale si vede esserci dello studio approfondito, ma non per questo perde la sua semplicità e anzi, risulta sempre di facile comprensione (come vi accennavo all'inizio).
Le descrizioni sono buone, dettagliate e precise, ma mai ingombranti o noiose.
I dialoghi sono frizzanti e accattivanti, con un buon mix di romanticismo, dolcezza, ironia e tante altre emozioni.
Il ritmo narrativo che ne deriva è serrato e coinvolgente, emozionante e in grado di catturare il lettore fin dall'inizio.
Personalmente ho avuto non poche difficoltà ad abbandonare la lettura (per andare a lavoro purtroppo) perchè volevo costantemente sapere cosa sarebbe successo, come avrebbero reagito i personaggi al dato accadimento e come si sarebbero sviluppati certi dettagli.
Diana sa che questa, per me, è la norma con i sui libri, ma vi posso assicurare che è proprio la storia a catturare il lettore, con i suoi colpi di scena e le montagne russe di emozioni.

Concludiamo con "l'angolino dello spicy"!
Allora, lo spicy c'è, è abbastanza spicy ma, a mio parere, non è il focus della questione, perchè in tutte le scene più spinte presenti (che, comunque, non sono poi così tante come potreste pensare) è sempre percepibile una grande attenzione all'elemento psicologico ed emozionale.
Non si cade mai nella volgarità e, soprattutto, sono sempre ben amalgamate alla narrazione, senza mai risultare di troppo o eccessive.

Insomma, se cercate una serie romance M/M, dai tratti urban fantasy e mistery, ben scritta, con personaggi interessanti e ricca di colpi di scena, la serie DARKBLOOD PROJECT, nello specifico MASAKI, ma ovviamente anche GABRIEL, fa sicuramente al caso vostro.
Io già non vedo l'ora di leggere JACKSON per vedere finalmente tutti i nodi venire al pettine e per scoprire qualcosa di più anche sul terzo potenziato (per l'appunto, Jackson).

Grazie ancora a Diana per avermi contattato nuovamente, spero di leggere ancora tanti suoi libri!
Faccio solo due commenti, puramente personali, prima di salutarci e lasciarvi al giudizio.
Ovviamente, il primo, riguarda i soliti cinque nomi tra i ringraziamenti, gli unici che leggo, perchè ormai sono una garanzia. Purtroppo sono "debole" e, nonostante abbia visto l'immagine creata con l'AI, io, che si sappia, non ho potuto fare a meno di immaginare un altro Masaki per tutta la lettura del romanzo.
Il secondo commento, invece è: MA FINISCE COSI'? E ADESSO IO COME FACCIO?


Il mio voto è:
4,5/5

P.S. sono certa che arriverò ad un 5 pieno a serie conclusa, ci sono davvero degli ottimi presupposti.
A presto!

Silvia

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