Buona sera mie piccole volpi!
Ultimo articolo di recupero.
Anche oggi vi parlo di libri!
Benvenuti nella recensione della mia quinta ed ultima lettura di gennaio!
Ebbene sì, questo é l’ultimo articolo di recupero del mese scorso - se non mi si complica la vita nel frattempo, da domani si comincia con quelli del mese corrente.
Il libro di cui vi parlo oggi é la seconda collaborazione del 2023.
Come potete leggere sul banner (quello che trovate sempre fisso in home) anche quest’anno accetterò una cosa proposta di lettura al mese, fatta eccezione per i romanzi sotto le 200 pagine - in quel caso potrei decidere di accettarne due, come in questo caso.
Per questo romanzo, devo ringraziare Daniele Naselli, l’autore, che mi ha fornito una copia digitale di questo suo nuovo lavoro.
Ed ora, vi lascio alla recensione!
C’ERA UNA VOLTA LORENZO
C’era una volta Lorenzo
- gli ultimi istanti di un uomo sbagliato -
di Daniele Naselli
Editore: Bré Edizioni
Pagine: 146
Prezzo:12,00€ (ebook 2,99€ - kindle unlimited)
Pubblicazione: 11 novembre 2022
Trama:
A settantanove anni, Lorenzo De Marchi è un uomo solo, che passa le giornate seduto su una panchina del parco sotto casa, spiando le solite mamme con i soliti bambini e i soliti cani con i soliti padroni. È un vecchio triste, che si biasima per essere stato un marito assente e un pessimo padre. A vederlo così nessuno immaginerebbe che una trentina d’anni prima Lorenzo fosse arrivato a un passo dall’essere eletto Presidente della Repubblica, né tanto meno sospetterebbe che la sua coscienza sia tormentata da ventisette cadaveri, ventisette anime che gli impediscono di dimenticare le sue colpe. Dopo una caduta dalle scale del suo palazzo, con una serie di flashback, Lorenzo ripercorre la propria storia e quella del suo alter ego onirico C’era una volta, un latitante che, insieme ad altri otto sventurati, occupa una miniera di manganese della val Graveglia. Da chi o da cosa si nasconda C’era una volta, è quanto cerca di scoprire Lorenzo, sicuro che nel mistero sia racchiusa la chiave del loro legame. Cosa celano gli ultimi istanti di un uomo sbagliato? C’era una volta Lorenzo è un libro insolito, indifferente alle mode e alla tendenza del momento. Una corsa surreale in un mondo distopico. Una favola spietata che accompagna i lettori tra i meandri nascosti della mente di un uomo oppresso dal senso di colpa. Un viaggio emozionante attraverso lo spazio e il tempo, ricco di colpi di scena e dall’epilogo tutt’altro che scontato.
Solita piccola premessa: il romanzo che vi sto per recensire é relativamente breve, e prevede anche diversi colpi di scena.
Questo vuol dire che, su determinati aspetti, non potró soffermarmi troppo, per non rovinarvi la lettura, e per non spoilerarvi dettagli importanti.
Prima di cominciare con la recensione vera e propria, volevo anche scusarmi con l’autore, in parte per il ritardo con cui carico l’articolo, in parte per la recensione in quanto tale, perché temo potrebbe risultare diversa dal solito.
Il giudizio é positivo, ma temo di essermi cimentata in questa lettura nel momento sbagliato, quando forse, non ero sufficientemente concentrata per poterla capire al meglio.
(Ho letto questo romanzo tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio, quando ero in procinto di riprendere a lavorare, quindi avevo un po’ la testa altrove…)
Mi riservo di rileggerlo ed, eventualmente, sistemare e/o correggere la recensione il prima possibile - nel caso si rivelasse necessario.
Bene, ed ora passiamo alla recensione!
La trama di C’ERA UNA VOLTA LORENZO mi ha subito colpito per la sua semplicità, ma allo stesso tempo per il suo essere davvero particolare.
C’ERA UNA VOLTA LORENZO, infatti, appare come una sorta di slice of life dove, in punto di morte, il protagonista ripercorre la sua vita, analizzandola nei pro e nei contro, ma si rivela essere un vero e proprio romanzo distopico, ambientato in un futuro alternativo, dove l’intera vicenda si alterna non solo tra passato e presente, ma anche tra sogno e realtà, tra ricordo vero e fittizio; tra colpi di scena inaspettati e misteri, fino ad arrivare all’epilogo che, proprio come dice la trama in copertina, é tutt’altro che scontato.
Sulla trama non voglio entrare nello specifico per non svelare troppo, ma vi posso dire che ne sono rimasta piacevolmente sorpresa e l’ho trovata strutturata in maniera molto interessante, diversa da altri libri che ho letto.
Questo romanzo potremmo considerarlo quasi esclusivamente un intero flashback, e sapete quanto io apprezzi questo espediente narrativo, soprattutto se, come in questo caso, é così ben gestito.
I salti temporali e l’alternarsi tra sogno e realtà é davvero ben reso e, una volta entrato nel giusto ordine delle idee e capito come si snoda la vicenda, il lettore non ha alcuna difficoltà a destreggiarsi tra questi continui cambi temporali.
Protagonista principale é Lorenzo De Marchi, un uomo di settantanove anni, solo e triste che si incolpa di essere stato assente nella vita dei suoi famigliari. La coscienza di Lorenzo, però, é tormentata anche dai fantasmi di un passato che sembra vederlo coinvolto in un misterioso delitto.
Dopo una caduta dalle scale, mentre é in punto di morte (come vi accennavo poco fa), Lorenzo ripercorre alcuni avvenimenti della sua vita privata e, alternandosi al suo alter ego C’era una volta, ci porta anche a cercare di capire cosa é successo a lui e ai suoi compagni in una miniera di manganese in Val Graveglia.
Lorenzo, e con lui C’era una volta, é un personaggio particolare: ben reso nella sua complessità e molto sfaccettato. Ho trovato interessante come, pur trattandosi della stessa persona, ci siano alcuni tratti caratteriali e dei comportamenti che permettono al lettore di distinguere le due personalità (se così vogliamo chiamarle).
Oltre a Lorenzo, ci sono anche altre figure che gli ruotano attorno, anch’esse ben caratterizzate, nonostante si tratti di personaggi secondari che sì, svolgono un ruolo importante, ma restano comunque sullo sfondo.
Come vi dicevo, conoscevo già lo stile di Daniele Naselli, perché gli scorsi anni ho avuto modo di leggere le sue due precedenti pubblicazioni (QUI e QUI le recensioni), quindi sapevo l’avrei apprezzato anche in questo caso.
La sua é una scrittura semplice ma particolare e accattivante allo stesso tempo, sempre in grado di catturare il lettore, trasportandolo al centro della vicenda.
Il romanzo é scritto principalmente in prima persona e, vista la particolarità della trama, temevo, proprio in conseguenza all’uso di questo espediente, che non sarei stata in grado di comprenderne alcuni risvolti, ma così non é stato.
In primo luogo grazie all’alternarsi con la terza persona, che aiuta a distinguere il contesto dei fatti narrati e, in secondo luogo, grazie al gioco di flashback e racconto onirico, al continuo susseguirsi di fatti reali e di “fantasia”, tra sogno e ricordo.
Il lettore, proprio attraverso questo questo scambio tra prima e terza persona, riesce a comprendere ancora di più il punto di vista, ma anche le emozioni di Lorenzo.
É infatti Lorenzo il cardine dell’intera vicenda, ecco perché é corretto che sia proprio lui a raccontare, secondo la sua personale ottica.
Descrizioni e dialoghi si amalgamano bene al resto della narrazione, dando vita ad un ritmo particolare e coinvolgente, fatto di alti e bassi, di momenti più lenti e altri concitati.
C’ERA UNA VOLTA LORENZO si é rivelato una lettura interessante e diversa dal solito, che mi sento di consigliarvi se cercate un romanzo ben scritto e che si scosta da quella che é la consuetudine narrativa di quest’ultimo periodo.
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