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sabato 27 novembre 2021

SULLE TRACCE DI JACK LO SQUARTATORE di Kerri Maniscalco | recensione |

Buona sera mie piccole volpi!
Eccomi qui con una nuova recensione.
Oggi, finalmente, vi parlo di libri!
Eccomi qui con la recensione della mia prima (e forse unica - porca miseria!) lettura di novembre!
Lo so, lo so, sono in ritardo anche questo mese ma ho un bel po’ di arretrati e sono tutte cosine belle di cui mi fa piacere parlarvi, senza contare che il computer ha deciso di farmi dannare e se gli gira male, si blocca e tanti saluti... - tristezza.
Quella di oggi, comunque, é una recensione un po’ particolare!
Primo, perché, stranamente, non é una richiesta di lettura ma un libro mio (acquistato da me, ecc…) e secondo, perché non l'ho letto ma ascoltato su Audible (a cui mi sono abbonata in un momento di follia quest’estate, quando credevo di avere la forza di tornare da lavoro in bici, nonostante la calura, ascoltando un libro - illusa).
Questo romanzo rappresenta, a tutti gli effetti, la mia prima esperienza con gli audiolibri per quanto riguarda un volume che non avevo mai letto e, lasciate che ve lo dica, proprio come è stato anni fa per gli ebook, mi sono trovata davvero bene ed ora, temo, farò fatica a rinunciarci.
Ma voi non siete qui per ascoltare le mirabolanti avventure di questa anzianotta che non aveva mai provato gli audiolibri, siete qui per la recensione, quindi direi di procedere!

SULLE TRACCE DI JACK LO SQUARTATORE


Sulle tracce di Jack lo squartatore
- Le indagini di Audrey Rose Wadsworth Vol. 1 -
di Kerri Maniscalco

Editore: Mondadori - Oscarvault
Pagine: 372 (audiolibro 11 ore e 2 minuti)
Prezzo: 20,00€ (ebook 10,99€ - incluso in Audible)
Pubblicazione: 15 settembre 2020
Link acquisto: cartaceo/ebook

Trama:
È stata cresciuta per essere la perfetta dama dell'alta società vittoriana, ma Audrey Rose Wadsworth vede il proprio futuro in modo molto diverso. Dopo aver perso l'amatissima madre, è decisa a comprendere la natura della morte e i suoi meccanismi. Così abbandona l'ago da ricamo per impugnare un bisturi da autopsia, e in segreto inizia a studiare Medicina legale. Presto viene coinvolta nelle indagini sull'assassino seriale noto come Jack lo Squartatore e, con orrore, si rende conto che la ricerca di indizi la porta molto più vicina al suo mondo ovattato di quanto avrebbe mai creduto possibile. Ispirato agli efferati crimini irrisolti che hanno insanguinato la Londra di fine Ottocento, il romanzo d'esordio di Kerri Maniscalco tesse un racconto ricco di atmosfera che intreccia bellezza e oscurità, in cui una ragazza vittoriana molto moderna scopre che non sempre i segreti che vengono sepolti lo rimangono per sempre.

Voi vi rendete conto che non leggo un libro mio da talmente tanto tempo, che non so neanche cosa posso scrivere in questo spazietto pre recensione?!
Ormai l’anno sta per finire, ma per il 2022 devo decisamente organizzarmi meglio!


Avete presente che, in quasi tutte le recensioni a tema manga, vi dico di essere facilmente suggestionabile e quindi mi basta sentir dire che la tal opera merita un sacco, per convincermi a fare l'acquisto?
Se si parla di libri, però, la questione è nettamente diversa e, vi dirò, non sono neanche mai stata una di quei lettori fissati con le edizioni strafighe, perchè sì, mi attrae la copertina bella, ma poi, onestamente, voglio anche tutto il resto (e intendo trama, personaggi, ambientazioni).
Ecco, questo succede di solito!
Dico di solito, perchè, questa volta, vostro onore e signori della corte, confesso le mie colpe e vi dico che mi sono fatta fregare e ci sono caduta con tutte le scarpe! - brava Silvia, ottimo lavoro, davvero!
Credo sia indubbio che, visivamente parlando, Sulle tracce di Jack lo Squartatore, è un volume che merita di essere guardato, perchè realizzato con grande cura e dovizia di particolari.
Quando è uscito, infatti, nonostante io non sia una grande amante dell'edizione in rigida, mi sono subito fatta catturare dalla copertina (e dalle pagine colorate che, lo confesso, sono un mio guilty pleasure) e, di conseguenza, anche dalla trama che mi sembrava particolarmente interessante: insomma non il classico young adult (perchè è uno young adult...giusto?- faccio sempre un po' fatica con queste classificazioni).

Ora, non so se sia perchè l'ho ascoltato e non letto o se sia molto banalmente perchè, vista la mia veneranda età, sono troppo vecchia per il genere, fatto sta che, purtroppo, questo libro non mi ha convinta per niente...
Badate bene, a livello di trama, ci sono degli elementi di novità e, tutto sommato, le vicende sono coinvolgenti e ricche di intrighi. Non ci sono, però, i colpi di scena e i misteri che mi aspettavo perchè - e non voglio fare la saputella - chi era Jack lo Squartatore, l'ho capito molto prima di arrivare alla fine (e no, non avevo letto altre recensioni e non mi sono informata prima, semplicemente sono andata ad intuito).
Per farla breve, escludendo quello che potrebbe anche essere un problema solo mio, ho trovato la storia interessante e in grado di catturare fin dalle prime pagine ma, sempre a mio parere, alcune cose si potevano gestire in maniera diversa.

Protagonista, nonché voce narrante, dell'intera vicenda è Audrey Rose, giovane di buona famiglia che, andando contro al volere del padre, si veste da uomo e partecipa alle lezioni di Medicina legale tenute dallo zio. Qui, incontra Thomas che, dopo qualche piccolo screzio iniziale, diventerà quello che potremmo definire il suo socio durante le indagini.
Parlo di indagini, perchè Thomas e Audrey Rose si troveranno, un po' per caso un po' per scelta, ad indagare niente meno che su Jack lo Squartatore o, come lo chiamano inizialmente, Grembiule di cuoio, l'Assassino di Whitechapel.
Attorno ai due ragazzi, ruotano diverse figure, più o meno secondarie che, proseguendo con la lettura (o nel mio caso, con l'ascolto) si riveleranno per certi versi importanti ai fini della vicenda. Tra questi abbiamo, ovviamente Jonathan lo zio di Audrey Rose, Nathaniel, il fratello e Lord Edmund, il padre.
In generale, la caratterizzazione non mi è dispiaciuta, mi è sembrata per lo più buona, in grado di delineare abbastanza bene i singoli personaggi, nonostante l'uso della narrazione in prima persona.
Se entriamo nello specifico, però, ci sono state un po' di cosine che mi hanno fatto storcere il naso. In primo luogo Audrey Rose stessa, perchè, lasciate che ve lo dica, per tre quarti del volume, il mio desiderio più grande è stato quello di prenderla a testate. L'ho trovata molto poco credibile come personaggio, troppo altalenante e, a tratti, indisponente. Ha i suoi momenti positivi, per carità, soprattutto perchè dimostra una grande sensibilità nei confronti delle vittime e ci sono dei passaggi in cui empatizzare con lei è inevitabile, ma non sono bastati a farmela stare simpatica. Contrariamente a Thomas che mi ha subito colpito positivamente con il suo sarcasmo e la parlantina sciolta. Non voglio allargarmi troppo, ma mi ha leggermente ricordato quello che potrebbe essere un giovane Sherlock Holmes - sarà che io ho una piccola passione per questo genere di figure.
Mi è piaciuto anche come si evolve il rapporto tra Audrey Rose e Thomas, anche se, per quanto lei cerchi di nasconderlo, mi ha un po' puzzato di insta love (non sopporto l'insta love, lo sapete no?!) ma, allo stesso tempo ci ho trovato anche un briciolo di enemies to lovers e questo ha placato le mie rimostranze.

Lo stile di Kerri Maniscalco, tenendo presente che si tratta di una traduzione, non mi è dispiaciuto, nulla di speciale, certo, ma neanche qualcosa di cui lamentarsi.
La scrittura è semplice ma d'impatto, in grado di catturare il lettore e tenerne sempre viva l'attenzione. Le descrizioni sono dettagliate ma mai ingombranti o pesanti, anche quando si parla di autopsie e cadaveri, creando, assieme ai dialoghi frizzanti e scorrevoli, un buon ritmo narrativo.
Non mi ha entusiasmato il finale, e non perchè avevo già capito chi fosse l'assassino, ma perchè l'ho trovato affrettato, troppo rispetto allo svolgersi complessivo della vicenda e, a mio parere, con alcune spiegazioni che, senza offesa, lasciavano un po' a desiderare. Insomma, non ho ricevuto tutte le informazioni che mi aspetto dal finale di un libro giallo, soprattutto se incentrato su una figura famosa come Jack lo Squartatore.

Quindi, per concludere, Sulle tracce di Jack lo Squartatore, si è rivelato una lettura carina, in grado di intrattenere, ma senza troppe pretese e, in certi punti un po' deludente.
Se non siete pratici di gialli/mistery, soprattutto a sfondo storico, ve lo consiglio, così come se vi state avvicinando al genere. Se invece siete dei lettori di gialli incalliti e amanti della storia, potrebbe lasciarvi un tantino perplessi.
Personalmente, un po' mi sono pentita di aver acquistato il cartaceo, ma c'è da dire che, all'epoca non sapevo avrei fatto l'abbonamento ad Audible e quindi il mio è un pentimento dato dal senno di poi e che quindi lasica il tempo che trova.
Ovviamente non acquisterò gli altri volumi della serie ma, ebbene sì, ascolterò gli audiolibri per vedere se ci sarà un miglioramento e, lo confesso, anche per sentire le battutine di Thomas e scoprire come si evolverà la storia d'amore con Audrey Rose.

Il mio voto è: 
2,5/5



A presto!

Silvia

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