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mercoledì 26 maggio 2021

HARRY POTTER E L'ORDINE DELLA FENICE di J.K. Rowling |recensione| #progettoneHarryPotter2020

Buona sera mie piccole volpi!
Torna il momento " recensione non recensione".
Siamo arrivati alla quinta tappa del #progettoneHarryPotter2020!
Ebbene, eccoci qui con la solita recensione che non è esattamente una recensione, perché, come vi dicevo le volte precedenti, mettersi qui, dopo vent'anni a recensire Harry Potter, mi sembra anche un pelino inutile.
Io e Jessica (che ormai è parte integrante di questo blog - ❤ ) ci siamo imbarcate in una super rilettura dell'intera saga (rilettura che, per motivi logistici, si protrarrà un po' più del previsto - facciamo fino a luglio, circa...) e quindi ci farebbe piacere condividere con voi i nostri pareri e le nostre emozioni a riguardo.
Va da sé che, non essendo una recensione, non ci saranno la scheda del libro e nemmeno il voto finale e va altrettanto da sé, che questo potrebbe essere un articolo lungo.

* DISCLAIMER (lo metto subito all'inizio così non si creano malintesi): in questo periodo si è fatto, e si fa tutt'ora, un gran parlare di JKR e delle sue idee, ma vorrei precisare che, né io né Jessica (ne abbiamo discusso e quindi mi sento di parlare anche a suo nome) siamo d'accordo con quello che la Rowling dice/scrive/pensa!
Entrambe, però, siamo fortemente legate alla saga letteraria e si tratta di un legame che va ben oltre le ideologie dell'autrice in questione, ecco perché abbiamo deciso di non sospendere la nostra rilettura, ma anzi di parlarne in maniera più approfondita su questo blog (perché l'idea iniziale era di limitare il tutto a Instagram).
Entrambe non ci sentiamo pronte, in questo momento - e forse mai lo saremo - proprio per una questione affettiva, ad abbandonare la saga e ad accantonarla.
Vi chiedo di non dar voce a polemiche inutili e sterili, perché non è questo il luogo adatto e perché - in tutta onestà - sentirei offesa la mia intelligenza (e ovviamente anche quella di Jessica). GRAZIE!
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💙Silvia💙


Come forse ho già detto nelle mini recensioni su instagram, questo quinto volume della saga è, molto probabilmente (e con grande stupore - più mio che vostro, credetemi) quello che ricordavo meglio.
Non per questo, però, la lettura è risultata noiosa o pesante, anzi!

Devo dire che, nonostante i libri della saga siano sempre scorrevoli  da leggere e, molto spesso, chiuderli e staccare dalle pagine, non sia per nulla semplice, spalmare la lettura di questo quinto volume in tre mesi (anziché due come i precedenti) non è stata poi una cattiva idea.
In parte per via della mole del volume che, giusto per la cronaca, conta poco più di 800 pagine, in parte anche per la grande quantità di informazioni che L'Ordine della Fenice ci fornisce.

Per farla breve, in questo romanzo succede di tutto!
Non solo al nostro Harry e, di conseguenza a Ron ed Hermione (vogliamo, ancora una volta, privare i nostri migliori amici di qualche trauma? Cosa dici Harry? Sì anche io dico no...), ma anche a tutti gli altri personaggi che, da questo momento in poi, si trovano coinvolti in una vera e propria Guerra Magica.
E sì, lo so cosa state per dire, la vera guerra si svolge più avanti ma, in tutta onestà, io ho sempre pensato che le basi si gettassero in questo volume.

E a proposito, credo che proprio tra le pagine de L'Ordine della Fenice, si "gettino le basi" di quello che sarà il percorso di crescita dei nostri maghetti preferiti. 
Se ne Il Calice di Fuoco, Harry (e ovviamente tutti gli altri allegri compagnucci) si è trovato costretto ad entrare in contatto con una parte più oscura del Mondo Magico, qui ci entra a piè pari e con tutte le scarpe!

La crescita magica, ma anche morale dei personaggi è molto più evidente qui che nel volume precedente. Così come è molto più evidente l'oscurità che, da qui in avanti, entrerà a far parte in maniera sempre più potente dell'intera vicenda.

Cercare di parlare de L'Ordine della Fenice, senza raccontarvi per filo e per segno l'intero romanzo, dopo che questo mi ha accompagnato per tre lunghi mesi, non è così semplice come credevo, lo ammetto...

Come sapete, il mio preferito resterà sempre Il Calice di Fuoco, ma devo dire che, stilare una classifica, da qui in poi, non è affatto facile, soprattutto ora che mi ritrova a rileggere la saga con gli occhi dell'adulta e non con quelli della ragazzina quasi coetanea dei personaggi.

Siccome vi voglio risparmiare il pippone filosofico (che potrebbe iniziare ora e concludersi a Pasqua 2022) mi fermo qui e, ancora una volta, vi consiglio di riprendere in mano la saga di Harry Potter, perchè l'aver passato i 20 o i 30 anni, non vi impedirà di emozionarvi, ma anzi vi permetterà di farne una lettura più consapevole e di trarne, perchè no, qualche insegnamento.

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💗Jessica💗


E' un libro ricco di cambiamenti, di momenti avvincenti, di crescita personale, di dubbi e di domande.

Verità che finalmente appaiono tali e non invenzioni di un ragazzo che ha perso i genitori. Non bugie raccontante per mettersi in mostra, ma una realtà da cui bisogna di nuovo proteggersi. Finalmente Harry ha, per un momento, per poco, la vittoria e il riscatto che aspettava da tempo. Forse però non aveva mai pensato che per ogni successo, c'è un sacrificio in cui dobbiamo essere pronti ad imbatterci, una perdita.

Un libro così intenso che è sembrato molto più lungo e tortuoso riuscire a finire i capitoli ogni volta che si iniziava a sfogliarne le pagine. Non perché non bello, assolutamente, il quinto libro della saga probabilmente resta tra i più amati (e ci sono i suoi validi motivi), ma è proprio questo continuo cambiamento dei protagonisti, il susseguirsi dell'evolvere dei loro caratteri, dei loro ragionamenti sempre più adulti, che obbliga a prendersi più tempo per vivere a pieno la situazione.

Seguire con pienezza le giornate che la Rowling descrive, talmente è dettagliato il libro che pare vivere l'intero anno ad Hogwarts! (magari!!)

Finché si legge il libro da ragazzi, in contemporanea alla crescita dei nostri eroi, anche noi in balia dei caos completo della vita e del passaggio che sembrava un ostacolo insormontabile con questi “grandi” che non potevano comprendere davvero, ci sembra normale tutto questo. Si segue facilmente il filo del discorso, la linea narrativa che ogni volta prende una piega differente da quella precedente. Un'esplosione di maturità e di paure, proprie dell'età dell'adolescenza che solo viste qualche anno dopo ci si rende conto di quanto dev'essere stato complesso uscirne e arrivare dove siamo oggi.

Nelle migliori famiglie, nei migliori gruppi esistono momenti in cui è necessario prendere strade diverse, in cui si comprende il proprio percorso da seguire che sia accettato o meno dalla comunità a cui appartieni. Cosi il mondo dei nostri personaggi, che fino a ieri conoscevamo per una determinata motivazione, pare essere diventato stretto a tutti. Litigi di famiglia, studenti che diventano prefetti, momenti di gloria anche per chi era considerato lo “sfigato” di turno, attacchi di rabbia per chi fino a ieri era l'eroe indiscusso e oggi si presenta arrogante e testone.

Uno stravolgimento delle regole che eravamo abituati a seguire, ecco come può essere definito questo libro. Un vero passaggio dalla magia pura a quella più oscura, quella in cui bisogna confrontarsi con i misteri che la vita ci pone davanti, quelli a cui non ti sei mai interessato e solo quando ti trovi di fronte ci sbatti contro attonito.

E' il momento in cui magari cominci anche a dire “ma se avessi ascoltato”, “se avessi preso in considerazione quel consiglio piuttosto che”. Arriva la consapevolezza del fatto che è necessario ascoltare per poter diventare noi stessi, per poter nutrire i nostri sogni e raggiungere i nostri obiettivi. Ci si rende conto che andar dritti come un treno, follemente veloci, non è sufficiente per dare concretezza ai desideri, ma probabilmente un modo per vacillare e rendere instabili i nostri valori.

Ed è cosi che arrivano anche le domande a cui non si avrà mai la risposta, con cui ci si dovrà convivere e per cui dovremo farcene una ragione, ed intorno ad essere vivere la vita come meglio si può.

Forse i capitoli che ho apprezzato maggiormente sono stati quelli finali, quelli in cui nonostante la spiacevole avventura da poco vissuta, ho potuto tirare un sospiro di sollievo. Quelli in cui ho potuto dire “ok, ho capito però adesso ho bisogno di una pausa e rimettere assieme i pezzi”.

Come quelle giornate lunghe, lunghissime, in cui si è stati davvero molto produttivi e che arrivati a sera non ci si ricorda come si sono superate le ore passate. Un misto di emozioni negative e positive, di soddisfazione e di confusione.

Il quinto libro è un passaggio definitivo da quello che il quarto libro ci aveva anticipato, da quello che avevamo intuito. Lasciamo il mondo dell'infanzia, l'adolescenza è presente, il futuro è di fronte a noi ancor prima che possiamo accorgercene.

Se dovessi trarre una “morale” a questo romanzo non potrei far altro che prendere d'esempio la profezia, quella intorno il quale si svolge l'intero mito di “Harry Potter” e forse la condanna per Tom Riddle.

La profezia infatti è una sorta di credenza dentro alla quale il cattivo si perde, ne fa un'ossessione, perdendo il senso di quel che è davvero: solamente parole al vento. Si sarebbe davvero mai potuta avverare, questa profezia, se Tu-Sai-Chi non gli avesse dato più importanza del dovuto?

Ecco questa è la dimostrazione di come la vita sia più semplice di quel che crediamo e di come pare che complicarla, trovare per forza un significato a tutto, vedere un problema dove magari non c'è assolutamente nulla o una minima parte di quel che poi noi lo facciamo diventare, dia un senso alla nostra esistenza.

Forse è questo l'insegnamento da cui dovremmo trarre ispirazione e migliorare il modo in cui guardiamo il mondo?

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E qui si conclude questo quinto articolo a tema Harry Potter!
Non preoccupatevi, non saremo invadenti, si tratterà di un solo articolo ogni due/tre mesi - da qui a giugno/luglio, ma facciamo pure agosto/settembre - e qualche storia su instagram.
Se vi andasse di partecipare a questa rilettura, sul mio profilo instagram trovate tutto quello che vi serve (salvato in evidenza)vi potete aggregare in qualsiasi momento (anche solo per il settimo libro, se vi va) e non siete assolutamente obbligati a pubblicare recensioni, foto o che altro (ecco, magari le mini review su instagram sarebbero gradite, ma non voglio imporre niente a nessuno). 
Diciamo che mi basta che me lo facciate sapere e io sono contenta uguale (un modo per fangirlare insieme, tanto, lo si trova sempre).
Come vedete, le tempistiche sono leggermente cambiate, questo perché, dal quarto libro in poi, la mole dei volumi sa fa consistente e riuscire a completarne la lettura in un solo mese, sarebbe stato parecchio complicato (con tutto l'amore per il nostro caro Harry, sia io che Jessica abbiamo anche altro da fare).

Detto ciò, io vi saluto e vi do appuntamento tra tre mesi con la "recensione non recensione" de HARRY POTTER E IL PRINCIPE MEZZOSANGUE.


A presto!

Silvia e Jessica

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