Buona sera mie piccole volpi!
Anche oggi ecco qui un nuovo articolo.
Sono tornati Gli amici della Volpe!
Tornano GLI AMICI DELLA VOLPE, e anche questa volta la nostra Jessica, si prende una piccola pausa dalla saga di Riccardo Ranieri e ci propone una recensione tutta nuova!
Non preoccupatevi, però, le avventure tra i Colli Euganei torneranno presto!
Approfitto di questa intro (stranamente corta) per informarvi che, salvo imprevisti di qualsiasi tipo, gli orari a lavoro si stanno avviando verso una certa stabilità, quindi anche la pubblicazione sul blog sta per rientrare in carreggiata (o almeno spero).
Ora, però, bando alle ciance e via con il copia/incolla spudorato!
SIPARIO VENEZIANO
Sipario Veneziano
(Le indagini di Marco Pisani avogadore a Venezia Vol. 3)
di Maria Luisa Minarelli
Editore: Amazon Publishing
Pagine: 253
Prezzo: € 9,99 (ebook 4,99€ / Kindle Unlimited)
Pubblicazione: 4 ottobre 2016
Link acquisto: cartaceo / ebook
Trama:
La terza indagine di Marco Pisani, avogadore a Venezia.
La vigilia dell’Ascensione del 1753 il teatro San Giovanni Grisostomo di Venezia ospita la prima dell’opera del celebre compositore Matteo Velluti. A esibirsi saranno, tra gli altri, l’evirato cantore Lorenzo Baffo, detto il Muranello, e la bella Angela Fusetti. Dietro le quinte però c’è grande agitazione: Momo, il factotum gobbo del teatro, è scomparso. E quando Marco Pisani, che assiste allo spettacolo insieme all’amico dottor Valentini e a Daniele Zen, si reca a casa di Momo, lo trova a terra, esanime. Potrebbe essere morte naturale, ma qualcosa non convince l’avogadore e i suoi amici. Prima di tutto, Momo non era malformato come tutti credevano: la sua finta gobba, munita di cinghie, giace infatti su una sedia. Sarà l’autopsia a rivelare che l’ambiguo factotum è morto avvelenato. E non solo. Momo era anche castrato.
In una Venezia in piena festa della Sensa, tra palcoscenici e costumi fastosi, sedicenti maghi e alchimisti, donne di malaffare, soprani, sopranisti e musicisti, Marco Pisani si trova coinvolto in un’indagine complessa, in un rebus apparentemente senza soluzione, che dalla sua città bella e decadente lo porterà a cavalcare fino a Bologna, per una soluzione inaspettata che si trasformerà in un atto di giustizia.
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Piccola introduzione, come sempre, a favore di chi capita da queste parti per la prima volta.
Ciao, sono Silvia e causa lavoro, fino ad un po' di tempo fa, avevo qualche piccola difficoltà di gestione...
Ma ecco che, dopo una chiacchierata su Telegram (manco noi sappiamo come ci siamo arrivate, ve lo dico) la mia amica Jessica mi ha fornito la soluzione a tutti i miei problemi ed è nata GLI AMICI DELLA VOLPE.
In cosa consiste questa rubrica?
Beh, molto semplicemente, sono recensioni scritte da altri che io ospito - più che volentieri - nella mia piccola tana di volpe!
Al momento, tra le file dei collaboratori c'è solo Jessica (membro onorario, manco a dirlo) ma non è detto che la cosa si possa espandere...
Ed ora che ho sproloquiato nell'intro, direi che lasciarvi alla recensione potrebbe essere una buona idea!
GLI AMICI DELLA VOLPE, adesso ha una scheda tutta sua, dove trovate tutti gli articoli pubblicati in precedenza: vi basta cliccare QUI!
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Ammetto che forse un po' distratta, forse il periodo a tratti meno buono, questo libro ci ho messo un po' a finirlo rispetto gli altri.
Non perché fosse meno bello, forse mi ha entusiasmato un po' meno seppur sempre ben scritto, ma la trama proprio non mi prendeva del tutto.
Ho amato il viaggio che il nostro protagonista fa, assieme al medico Valentini, ultimo componente del singolare gruppo che aiuta nelle indagini (come fa notare lo stesso Guido alla moglie, è strano come un avogadore preferisca avvalersi di persone “comuni” piuttosto che di autorità competenti per stanare il colpevole), da Venezia a Bologna.
Due luoghi del cuore per me, come per l'autrice.
Un viaggio che percorre non solo attraverso i luoghi, ma che è fatto di musica e di arte, di passioni, di onori e di segreti. Ed è proprio da quest'ultimi che si snoda la storia di cui ci racconta la scrittrice in modo impeccabile.
Un “tuttofare” di teatro, conosciuto come Momo, viene trovato morto a casa sua.
Sulla scena del crimine non sembra esserci nulla di strano, ma a Marco la morte di quest'uomo non convince. Cosi si mette alla ricerca di indizi, di prove, nella speranza di trovare ciò che cerca (stavolta senza il coinvolgimento del “Dono” di Chiara) e il prima possibile.
Non è consapevole, almeno non all'inizio, che aperto (se cosi si può dire) un primo mistero se ne susseguono diversi che nemmeno a dirlo sembrano combaciare l'uno con l'altro. Uno tira l'altro e, come una sorta di matrioska, invece di avvicinarsi alla soluzione sembra che riescano a trovare solamente un altro avvenimento spiacevole sul quale dover far chiarezza prima di proseguire con il principale.
La soluzione, dunque, si fa più prossima quando si comincia a guardare con attenzione nei dettagli, facendo spazio a quella unica (necessaria) prova che permetta di svelare, senza dubbi, la verità.
In questo libro conosciamo meglio il medico che da poco, dallo scorso libro, affianca Pisani nelle sue avventure. Ci permette di farcelo amico anche se è impossibile non simpatizzare per lui da subito.
Un gruppo che guarda al loro tempo con modernità, che non si lasciano sfuggire il progresso che incombe pur apprezzando i piaceri dell'epoca. Proiettati nel futuro in un periodo storico in cui le cose, per Venezia, come in molte parti d'Italia, stanno prendendo una piega diversa.
E' piacevole passeggiare, anche se frettolosamente, tra le vie di questa città magica che ancora oggi si trascina con se la nostalgia di un'era serena e prospera, di cui i balli e gli abiti pomposi fanno eco sfiorando la pavimentazione ciottolata.
Un viaggio che percorre non solo attraverso i luoghi, ma che è fatto di musica e di arte, di passioni, di onori e di segreti. Ed è proprio da quest'ultimi che si snoda la storia di cui ci racconta la scrittrice in modo impeccabile.
Un “tuttofare” di teatro, conosciuto come Momo, viene trovato morto a casa sua.
Sulla scena del crimine non sembra esserci nulla di strano, ma a Marco la morte di quest'uomo non convince. Cosi si mette alla ricerca di indizi, di prove, nella speranza di trovare ciò che cerca (stavolta senza il coinvolgimento del “Dono” di Chiara) e il prima possibile.
Non è consapevole, almeno non all'inizio, che aperto (se cosi si può dire) un primo mistero se ne susseguono diversi che nemmeno a dirlo sembrano combaciare l'uno con l'altro. Uno tira l'altro e, come una sorta di matrioska, invece di avvicinarsi alla soluzione sembra che riescano a trovare solamente un altro avvenimento spiacevole sul quale dover far chiarezza prima di proseguire con il principale.
La soluzione, dunque, si fa più prossima quando si comincia a guardare con attenzione nei dettagli, facendo spazio a quella unica (necessaria) prova che permetta di svelare, senza dubbi, la verità.
In questo libro conosciamo meglio il medico che da poco, dallo scorso libro, affianca Pisani nelle sue avventure. Ci permette di farcelo amico anche se è impossibile non simpatizzare per lui da subito.
Un gruppo che guarda al loro tempo con modernità, che non si lasciano sfuggire il progresso che incombe pur apprezzando i piaceri dell'epoca. Proiettati nel futuro in un periodo storico in cui le cose, per Venezia, come in molte parti d'Italia, stanno prendendo una piega diversa.
E' piacevole passeggiare, anche se frettolosamente, tra le vie di questa città magica che ancora oggi si trascina con se la nostalgia di un'era serena e prospera, di cui i balli e gli abiti pomposi fanno eco sfiorando la pavimentazione ciottolata.
Il voto di Jessica è:
E qui si conclude questo nuovo appuntamento con GLI AMICI DELLA VOLPE!
Avete letto questo libro?
Vorreste leggerlo?
Fate sapere a me e a Jessica cosa ne pensate!
Essendo ambientato non molto lontano da casa (con casa intendo Padova, ovviamente), come vi dicevo la scorsa volta, questo è uno dei tanti libri che, lo ammetto, staziona nella mia "lista delle possibili letture" da tempi non sospetti.
Prima o poi, forse, mi deciderò a recuperarlo!
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