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lunedì 26 marzo 2018

Fairy Oak - Il segreto delle gemelle di Elisabetta Gnone | recensione |

Bentornate mie piccole volpi!
Con la recensione di oggi torniamo tutti un po' bambini...


Mi prendo una pausa dagli alieni con un bel libro per ragazzi!
Un pausa ogni tanto ci vuole e trovo che i libri dedicati ad un pubblico più piccolo, siano perfetti per una lettura non troppo impegnativa, ma che comunque si riveli bella ed interessante.
E poi con Elisabetta Gnone si va sul sicuro...


Fairy Oak - Il segreto delle gemelle
di Elisabetta Gnone

Editore: Salani Editore
Pagine: 280
Prezzo: 14,90€ (copertina rigida) 9,90€ (copertina flessibile)

Trama:

Fairy Oak è un villaggio magico e antico nascosto fra le pieghe di un tempo immortale. A volerlo cercare, bisognerebbe viaggiare fra gli altopiani scozzesi e le brughiere normanne, nelle valli fiorite della Bretagna, tra i verdi prati irlandesi e le baie dell'oceano. Il villaggio è abitato da creature magiche e uomini senza poteri, ma è difficile distinguere gli uni dagli altri, poiché maghi, streghe e cittadini comuni abitano le case di pietra da tanto di quel tempo che ormai nessuno fa più caso alle reciproche stranezze e tutti si somigliano un po'. A parte le fate, che sono molto piccole, luminose e... volano. Questa storia è raccontata da una di loro e narra l'avventura straordinaria di due sorelle gemelle, Vaniglia e Pervinca...


Come già vi avevo accennato in una recensione precedente, conosco Elisabetta Gnone fin dai tempi di W.i.t.c.h., di cui ero una grandissima fan.
Ma non sono qui per parlarvi di questo e non mi voglio dilungare, perché già ve ne ho parlato nella recensione di Jum fatto di buio. Oggi, infatti, sono qui per parlarvi del primo volume di un'altra serie di Elisabetta, sempre indirizzata a bambini e ragazzi.

Nel mondo di Fairy Oak, maghi e non maghi convivono pacificamente, aiutandosi tra loro e a stretto contatto con il popolo fatato.
Il lettore viene trasportato, pagina dopo pagina, in questo mondo fantastico e viene coinvolto nelle avventure di Vaniglia e Pervinca e della fatina Felì.


La trama, nonostante sia un libro per ragazzi, è davvero ben strutturata e cattura il lettore fin dall'inizio. Nelle prime pagine ci sono alcuni punti un po' più lenti, ma questo è dovuto al fatto che, essendo il primo volume, sono necessarie diverse spiegazioni (come succede in tutti i primi volumi di una trilogia).

La storia ci viene raccontata da Felì, la fata tata che si occupa di Vaniglia e Pervinca, le gemelle Periwinkle.
Il modo di raccontare di Felì è molto particolare perché usa un linguaggio che si potrebbe definire tutto suo, sia quando racconta che quando parla (inteso come discorso diretto). Ad esempio una parole come vastosaccominiminuscoloistante. Niente di così strano, lo so, però, vi assicuro che trovarsi questi termini nel corso della lettura rende tutto davvero molto buffo e simpatico.
Ma, a parte questo, la piccola Felì offre, attraverso i suoi occhi di fata, un ottimo quadro generale della situazione, delle descrizioni davvero ben fatte e anche una buona resa dei personaggi.

La caratterizzazione, infatti, è davvero ben fatta.
Al lettore è subito chiaro quali siano i tratti principali del carattere dei protagonisti, e per capirli gli bastano poche righe, anche solo un dialogo o la descrizione di un fatto in particolare.
Oltre a Felì, che è quasi impossibile non adorare, ho molto apprezzato sia Vaniglia che Pervinca. In entrambe, lo devo proprio ammettere, ho trovato un pochettino di quello che ero io alla loro età.
* e un po' anche di come sono ora, anche se non so quanto questo faccia di me una persona adulta credibile*
In ogni caso, mi è piaciuto il rapporto tra le due gemelle, che sono sì molto simili ma anche molto diverse e anche il modo in cui vengono resi i legami tra i personaggi. Ho trovato tutto tanto delicato e tenero.

Così come ho trovato delicate le descrizioni.
Le illustrazioni che si trovano in mezzo al libro aiutano, è vero, però anche solo attraverso le parole di Felì, non trovarsi a camminare tra le vie del villaggio è impossibile. Il lettore viene inevitabilmente catapultato accanto ai personaggi e vive con loro le rispettive avventure, al punto che a volte sembra quasi di sentire gli odori e i profumi.
Questo credo posso farvi capire anche quanto apprezzo lo stile di scrittura di Elisabetta Gnone, che è semplice ma curato, perfetto per un pubblico giovane ma anche per gli adulti, in grado di catturare il lettore e di trasportarlo in un mondo fantastico e fatato; ma soprattutto in grado di far tornare un po' bambino che non lo è più.

Vorrei dirvi qualcosina di più di Fairy Oak - il segreto delle gemelle, ma non voglio rovinarvi la lettura e nemmeno dilungarmi troppo, dato che mi sentirete ancora parlare di questa serie (spoiler: ad aprile leggerò il secondo a maggio il terzo).
Insomma, in definitiva, anche se non siete più dei ragazzini (come non lo sono io, d'altronde), ci tengo comunque a consigliarvi questo libro perché non ve ne pentirete.

Per il solito discorso che non voglio sbilanciarmi troppo, trattandosi del primo volume di una trilogia, la mia valutazione non sarà piena.

Il mio voto è:
🌟🌟🌟🌟
4/5



Alla prossima!

Silvia

2 commenti:

  1. Ciao :)
    Adoro questa saga, letta e riletta all'epoca della prima edizione, e ogni tanto anche di recente... trovo Elisabetta Gnone incredibilmente brava!

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    Risposte
    1. Ciao!
      Elisabetta Gnone piace molto anche a me! Io l'ho conosciuta con Olga di carta (escludendo le w.i.t.c.h., ovviamente), ma anche Fairy Oak sembra essere davvero una serie molto carina!

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