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domenica 3 settembre 2017

#52 Cosa penso di: Robin Hood | recensione |

Quinta lettura, è il momento del classico!
Robin Hood è da sempre uno dei miei personaggi preferiti e ho già avuto modo di leggere anni fa la versione a fumetti di questo classico, è giunto il momento di leggere il libro.


Robin Hood
di Alexandre Dumas

Editore: Newton Compton Editori
Pagine: 288
Prezzo: 4,90€ (ebook 1,90€)

Trama:
Il romanzo "Robin Hood. Principe dei ladri" (opera originaria "Robin des bois. Le prince des voleurs", Dumas 1872) narra le vicende dell'eroe popolare dell'Inghilterra, vissuto in epoca medioevale. Personaggio metà storico e metà leggendario, ispiratore di alcune opere della letteratura inglese, viene immaginato come un generoso fuorilegge sassone o come un semplice bandito dell'epoca. Il Robin Hood della moderna leggenda, ripreso da Dumas anche nel suo romanzo successivo "Robin Hood. Il proscritto" ("Robin Hood le proscrit", 1873) è un nobile sassone che dopo essere stato privato delle sue terre dal nemico sceriffo di Nottingham è costretto a rifugiarsi nella foresta di Sherwood e considerato un fuorilegge. Con i suoi compagni e amici di avventura, fra i quali Frate Tuck e Little John, la storia si dipana con moltissimi colpi di scena, con la guerra fra i sassoni e i normanni, senza tralasciare le relazioni amorose. Oltre all'amore, nel romanzo, nella banda degli allegri compagni della foresta, viene accompagnato e rafforzato l'onore, l'amicizia e la volontà di combattere contro i soprusi. Naturalmente non mancano molteplici riferimenti all'abilità di arciere del famoso protagonista.


Come vi dicevo qui sopra, Robin Hood è sempre stato uno dei miei personaggi preferiti,soprattutto nella versione Disney (e non solo perché è una volpe...lo so che lo state pensando).
Dopo aver visto tutti i film esistenti (o quasi) e aver letto la versione a fumetti del romanzo, mi mancava solo il libro. Ho questo classico da diversi anni e non avevo mai trovato il momento giusto per leggerlo, perché, ormai lo sapete, non è un genere che mi ispira al cento per cento.
In ogni caso, eccomi qui, reduce dalla lettura di uno dei pochi classici che posso dire di aver apprezzato.

Robin Hood è la storia di un proscritto, come lui stesso si definisce, a cui sono stati tolti tutti i possedimenti e gli avere e che, quindi, ha deciso di "occupare" la foresta di Sherwood, con i suoi compagni di avventure.
Robin, con l'aiuto di Little John, Will il Rosso e gli altri suoi uomini fidati, compie delle scorribande ai danni dei Normanni e del Clero, rubando loro tutto quello che è possibile per poi donarlo ai più bisognosi.



Protagonista principale dell'intera vicenda è, ovviamente, Robin Hood, ma attorno alle sue avventure si intrecciano anche le storie dei suoi compagni e di altri personaggi più o meno importanti.
Dal mio punto di vista, questo approccio particolare alla narrazione, che non vede un unico protagonista, è molto interessante. In questo modo, non è solo Robin ad essere ben caratterizzato e presentato in maniera completa, ma anche tutti gli altri.
Spesso sono gli stessi personaggi a presentarsi a Robin e al lettore, introducendo la loro storia passata e la loro problematica attuale.
Per quanto questo stratagemma letterario mi sia piaciuto, ho notato comunque delle carenze nella caratterizzazione di alcuni personaggi e anche dei dettagli troppo stereotipati in certi altri.
C'è anche da dire che si tratta di un libro scritto attorno alla metà del 1800 e che i canoni letterari erano sicuramente diversi da quelli moderni.
In favore di Dumas, però, mi sento di dire che ho trovato molto attuale (sotto certi versi) il suo modo di vedere il ruolo della donna. Ad esempio, Lady Marian, in una scena del libro, impara a tirare con l'arco alla pari degli uomini di Robin.

Per quanto riguarda le ambientazioni, non c'è moltissimo di cui parlare.
I principali luoghi in cui si svolge la vicenda sono la foresta di Sherwood e alcuni castelli dei signorotti locali. Tutto viene descritto in maniera precisa, ma sempre facendo in modo che la descrizione non prevalga sulla narrazione. Ciò che ha più importanza, in questo libro, sono le avventure e i sentimenti, i tranelli e i trucchi di Robin e le storie dei personaggi.
Le ambientazioni, come è giusto che sia, sono necessarie alla narrazione, ma fanno principalmetne da sfondo.

Per quanto riguarda la scrittura, vi dirò che avevo già letto un paio di libri di Dumas e che, quindi, ero già entrata in contatto con il suo stile.
Per essere un classico del 1800, lo stile si rivela a tratti piuttosto moderno, pur mantenendo tutte quelle forme tipiche dell'epoca. La mia è stata una lettura molto scorrevole e veloce, pur conoscendo già la storia di Robin Hood, mi sono appassionata alla trama e posso dire di aver apprezzato ancora di più questo eroe d'altri tempi.

Senza dubbio è un classico che mi sento di consigliare a chi ama l'avventura, i trabocchetti e le astuzie, ma anche a chi non è appassionato di questo genere letterario, perché si presta bene ad un possibile avvicinamento (mettiamola così).




Il mio voto è:
✰✰✰✰
4/5



Alla prossima!

Silvia

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