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giovedì 4 maggio 2017

#22 Cosa penso di: Il dominio del fuoco | recensione |

Lettura numero cinque!
Completerò la tbr questo mese? Lo scopriremo nelle prossime puntate...

IMPORTANTE: anche questa volta Blogger ha deciso di non collaborare nel posizionamento delle immagini. La recensione, purtroppo non è impostata bene come vorrei, ma per il momento devo lasciarla così...
Prometto che la sistemerò appena Blogger me lo lascerà fare.



Il dominio del fuoco
di Sabaa Tahir.

Editore: Nord
Pagine: 422
Prezzo: 16,90€ (ebook 8,99€)

Trama:
C'è stato un tempo in cui la sua terra era ricca di arte e di cultura. 
Laia non può ricordarsene, eppure ha sentito spesso i racconti su come fosse la vita prima che l'Impero trasformasse il mondo in un luogo grigio e dominato dalla tirannia, dove la scrittura è proibita e in cui una parola di troppo può significare la morte. Laia lo sa fin troppo bene, perché i suoi genitori sono caduti vittima di quel regime oppressivo. Da allora, lei ha imparato a tenere segreto l'amore per i libri, a non protestare, a non lamentarsi. Ma la sua esistenza cambia quando suo fratello Darin viene arrestato con l'accusa di tradimento. Per lui, Laia è disposta a tutto, anche a chiedere aiuto ai ribelli, che le propongono un accordo molto pericoloso: libereranno Darin, se lei diventerà una spia infiltrata nell'Accademia, la scuola in cui vengono formati i guerrieri dell'Impero... 
Da quattordici anni, Elias non conosce una realtà diversa da quella dell'Accademia. Quattordici anni di addestramento durissimo, durante i quali si è distinto per forza, coraggio e abilità. Elias è la promessa su cui l'Impero ripone le proprie speranze. Tuttavia, più aumenta la fiducia degli ufficiali nei suoi confronti, più lui vacilla, divorato dai dubbi. Vuole davvero diventare l'ingranaggio di un meccanismo spietato e senza scrupoli? Il giorno in cui conoscerà Laia, Elias troverà la risposta. E il suo destino sarà segnato.


Finalmente, dopo secoli, anche io ho letto Il dominio del fuoco!
Un applauso per me!

Il dominio del fuoco, romanzo d'esordio di Sabaa Tahir e primo di una saga distopico/fantasy, racconta la storia di Laia ed Elias.
Laia fa parte dei dotti, sottomessi alla legge marziale e costretti a vivere in condizioni precarie. Quando il fratello Darin viene catturato dalle guardie dell'Impero, Laia è costretta a scappare con l'intento di trovare aiuto per poterlo salvare. Durante la fuga, la giovane si imbatte nei ribelli della Resistenza, un gruppo di dotti che ha deciso di ribellarsi all'impero. La resistenza promette a Laia che salverà Darin, ma lei in cambio dovrà infiltrarsi nell'impero a servizio della Comandante.
Elias, invece è una Maschera, una delle guardie dell'Impero, da quattordici anni costretto a vivere in Accademia tra duri allenamenti e il fiato sul collo della Comandante
Elias sta progettando di disertare, fuggire per sempre dall'Accademia e trovare la libertà.
Il piano della giovane Maschera viene però stravolto dalla morte dell'Imperatore. Elias, infatti, è uno delle quattro maschere che, durante la Selezione (quattro prove durissime e mortali) si potrà aggiudicare la guida dell'impero.
Tra profezie, sotterfugi e macchinazioni, in un mondo che si rifà all'Antico Impero Romano, Laia ed Elias dovranno decidere se seguire il destino che altri sembrano aver scritto per loro o cercare la libertà.

Protagonisti principali di questo romanzo sono Elias e Laia, due ragazzi di estrazione sociale
completamente diversa che si scontrano nel momento più critico della vicenda.
Ho apprezzato moltissimo questi due personaggi, li ho trovati entrambi ben caratterizzati e con un'ottima struttura.
Laia è una ragazza di diciassette anni, inizialmente un po' sempliciotta e paurosa che si affida completamente alla sua famiglia, composta dai nonni e dal fratello Darin. Nel corso della vicenda, proprio perchè si trova a dover affrontare da sola non poche difficoltà, Laia subisce un vero e proprio mutamento.
Al termine della vicenda, Laia è una vera e propria spia, una ragazza forte, decisa e coraggiosa che ha come unico scopo quello di salvare le persone a cui tiene di più.
Elias, invece, è una giovane Maschera di vent'anni. Abbandonato da sua madre poco dopo la nascita, ha vissuto tra i dotti fino ai sei anni, quando il nonno lo porta in accademia.
Elias ha un carattere forte, duro, a volte spietato, è un vero e proprio soldato dell'Impero, ma dentro di lui è costantemente in atto un conflitto. Nonostante sia un ottimo soldato, Elias non si sente più in grado di accettare le regole ferree e crudeli dell'Accademia.

Entrambi i protagonisti, nel corso della vicenda, vengono messi davanti a prove di vario genere ( e non solo perché Elias partecipa alla Selezione) e ne usciranno forgiati nel carattere ed inevitabilmente cambiati.
Ho apprezzato moltissimo questo tratto dei personaggi, perchè il cambiamento si percepisce in maniera chiara e per il lettore è più facile identificarsi in questo genere di personaggi.

Da un punto di vista più generale, anche i personaggi secondari hanno un'ottima caratterizzazione. Ho apprezzato molto il personaggio di Schiava (Izzi) e Cuoca, mentre ho provato antipatia fin da subito per Helene, nonostante io sia consapevole che il suo atteggiamento è dovuto al dover sopravvivere in Accademia, unica donna tra soli uomini. Da un punto di vista delle ambientazioni, Sabaa Tahir è stata in grado di creare un mondo davvero interessante!L'ispirazione all'Antica Roma è evidente e ben riconoscibile, soprattutto per la struttura dell'Accademia e della società. Le descrizioni dei luoghi in cui si svolge la vicenda arrivano al lettore tramite gli occhi di Laia ed Elias, ma non per questo perdono di accuratezza e dettagli. Ogni luogo viene presentato in maniera ottima, permettendo al lettore di visualizzarlo al meglio durante la lettura. Così come i personaggi ci vengono descritti in maniera impeccabile, sia nell'aspetto fisico che negli abiti e negli atteggiamenti. Come vi dicevo, tutto ci viene raccontato attraverso gli occhi di Laia ed Elias, infatti i loro due punti di vista si alternano per l'intero libro, al ritmo di un capitolo a testa. Molto spesso, lo stesso fatto ci viene narrato sia dal punto di vista della giovane schiava, sia da quello della Maschera e questo permette al lettore di avere un quadro decisamente completo della situazione.
Come già vi ho detto in una recensione precedente, la narrazione in prima persona non è tra le mie preferite. In questo caso però, sarà perchè si alternano due punti di vista decisamente opposti, l'ho apprezzata moltissimo!

Lo stile di Sabaa Tahir mi ha colpito moltissimo! 
La sua è una scrittura semplice ma accattivante che, dopo un inizio un po' in sordina, è in grado di catturare il lettore fino all'ultima pagina.
Personalmente ho fatto fatica a staccare gli occhi dal libro, perchè ad ogni capitolo volevo scoprire cosa sarebbe accaduto in quello seguente. La mia è stata una lettura abbastanza scorrevole e veloce, la vicenda mi ha appassionato moltissimo e ho trovato l'intero romanzo davvero ben strutturato.
Sono davvero curiosa di scoprire cosa accadrà a Laia ed Elias, perchè il finale del primo libro lascia decisamente troppe cose in sospeso.
Unico difetto, a mio parere, di questo romanzo, è l'inizio un po' lento. La vicenda impiega qualche capitolo ad entrare nel vivo e questo rallenta un po' la lettura.
Comunque, mi sento di consigliare questo libro a tutti gli amanti del genere!

Trattandosi del primo volume di una saga non mi sento di dare il giudizio pieno, perché sono certa che il secondo volume, viste le premesse del primo, non potrà che essere migliore.

Il mio voto è
✰✰✰✰ e mezzo
4,5/5

Alla prossima!


Silvia

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