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mercoledì 29 marzo 2017

#2 Bullet Journal - Chiavi, color coding, indice.

Continua la rubrica relativa al magico mondo del Bullet Journal!


Oggi vi parlo di tre cose molto imporanti per il Bullet Journal e per il Planning in generale. Ovvero: l'indice, le chiavi e il color coding (o codice colore).










Cominciamo con l'indice.
Prima di cominciare ad usare il Bullet Journal, pensavo che l'indice nelle agende fosse una cosa praticamente inutile.
In realtà è l'esatto contrario: l'indice è una componente importante del Journaling.
Infatti, grazie all'indice, possiamo avere un quadro generale istantaneo del nostro Bullet.
L'indice è anche molto utile per cercare una pagina specifica del nostro Bullet, senza doverlo sfogliare ogni volta dall'inizio alla fine.

Vi confesso che sfogliare il mio Bullet mi piace molto, perché è un piccolo tuffo nei ricordi, ma ci sono alcuni giorni in cui non ho tempo (e voglia) di cercare la pagina che mi serve.
Ed ecco, quindi, che l'indice mi viene in aiuto!

Nel caso del Leuchtturm1917, all'inizio, ci sono già due pagine (tre facciate) adibite ad indice.
Non vi so dire con certezza per quanto riguarda la Moleskine, ma mi sembra che non ci siano pagine prestampate per questo scopo.
In ogni caso, creare un indice non è poi così complesso.
Qui sotto vi mostro alcuni esempi.



Passiamo ora alle chiavi!
La pagina (o lo specchietto, a seconda delle vostre preferenze) dedicata alle chiavi, è una parte molto importante del Bullet Journal.
Le chiavi, infatti vi consentono una migliore organizzazione della vostra to do list giornaliera.
Ad esempio, vi sarà più facile identificare un evento da un elemento qualsiasi; oppure evidenziare i punti più urgenti della vostra lista.
Qui sotto vi mostro le mie chiavi, così mi posso spiegare meglio.

Come potete vedere, per annotare le cose da fare ho scelto il quadratino (⬜) mentre per gli appuntamenti (gli eventi, le visite, ecc...) ho scelto il cerchietto (⭘).
Il modo in cui contrassegno il simbolo è sempre lo stesso.
Ho poi aggiunto un triangolino (◬)per i compleanno, un asterisco (*) per le note (che non uso molto, ma vabbè) e un punto esclamativo (!) da mettere accanto ai punti urgenti della mia lista.

Sul sito ufficiale del bullet journal le chiavi sono leggermente diverse e ce ne sono alcune che io ho preferito non utilizzare.
Personalmente, dopo aver provato le ufficiali, mi sono resa conto che non erano le chiavi giuste per me e ho creato le mie.

Come vi dicevo nel primo articolo, anche questo fa parte del Journaling: sperimentare, cambiare, inventare, adattare alle proprie esigenze.

Qui sotto vi lascio qualche esempio di chiavi.

E per concludere, vediamo il color coding (o codice colore, all'italiana)!
Voi direte, a cosa mi serve un codice colore se ho già le chiavi che mi consentono di organizzare la to do giornaliera?
Il color coding, in effetti, potrebbe non servirvi n questo caso, ma vi sarà utile in molte altre aree del vostro Bullet.
Ma prima di tutto, cos'è un color coding?
Molto semplicemente, il color coding, abbina un'attività ad un colore e questo metodo organizzativo (se così possiamo chiamarlo) vi sarà utile se userete il tracker giornaliero o il calendex (ma di questo vi parlerò meglio in un altro articolo).
Anche in questo caso vi mostro il mio color coding, così posso spiegarvi meglio come funziona.


L'uso principale che io faccio del codice colore è per monitorare le attività giornaliere.
Come vedete ho scelto quelle che sono le mie attività principali, che ripeto più spesso durante la settimana e ad ognuna ho abbinato un colore.

Se, ad esempio, voglio monitorare le ore di sonno so che a questa attività ho abbinato il giallo e mi basterà sfogliare i miei tracker giornalieri per vedere quante ore ho dormito ogni giorno.

Ovviamente ognuno ha le proprie attività più frequeti, quindi ognuno di voi creerà il proprio color coding pesonale.

Un altro modo di usare il codice colore, nel Bullet Journal, è nel calendex o nel future log, due metodi organizzativi utili per appuntare gli avvenimenti futuri o i programmi a lungo termine.



Ecco qui qualche esempio di color coding.


Con questo si conclude il secondo articolo dedicato al Bullet Journal.
Prossimamente vi parlerò dei tracker, del calendex e del future log.

Alla prossima!

Silvia.

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