Pagine

venerdì 25 ottobre 2024

STORIE DI DONNE SAMURAI di Sebastien Perez e Benjamin Lacombe (illustrazioni) | recensione |

Buongiorno mie piccole volpi!
Anche oggi arrivo con un nuovo articolo.
E anche oggi vi parlo di libri!

Purtroppo vi tocca ancora una recensione di recupero, questa volta però, è tutto nuovo e non la trovate già su instagram!
Questa, infatti, è nuovamente la recensione di una lettura fatta ad agosto che, tanto per cambiare, non ho avuto il tempo di caricare fino ad oggi (se mi seguite su instagram, di certo saprete che sono state settimane decisamente complesse e intense).
Pur trattandosi di novità, vi avviso che tutte le prossime recensioni saranno di recupero, non manca molto, ma vi chiedo ancora un pochina di pazienza!
Ma ora, senza ulteriori indugi, direi di passare all'articolo ♥
Quindi, vi lascio alla recensione!

STORIE DI DONNE SAMURAI


Storie di donne samurai
di Sebastien Perez
illustrazioni di Benjamin Lacombe

Editore: L’Ippocampo
Pagine: 208
Prezzo: 29,90€ 
Pubblicazione: 26 maggio 2023
Link acquisto: cartaceo

Trama:
Sono in molti a conoscere le imprese, l’arte del combattimento e il nobile codice dei samurai Giapponesi. Soltanto in pochi però hanno potuto apprezzare la loro controparte femminile: formidabili guerriere, donne devote pronte a ogni sacrificio o condottiere implacabili, decise a esercitare il proprio potere con l’orgoglio e con le armi. In questo libro, animato dai disegni inconfondibili di Benjamin Lacombe, incontriamo le storie di Jingū – la leggendaria imperatrice che nel primo secolo, alla morte del marito, guidò le sue truppe alla conquista di tre regni nemici –, di Miyagino e Shinobu, che nel XVII secolo impararono le arti marziali per vendicare l’uccisione del padre, o ancora di Nakano Takeko, a capo di un’armata di sole donne durante alla Guerra Boshin, a Ottocento ormai inoltrato.

Eccoci qui con un altro libro sul Giappone, l’ultimo - potremmo dire - di questa serie illustrata da Benjamin Lacombe.

Se per i volumi precedenti siamo stati in tema di mitologia e folklore, qui ci spostiamo più verso lo storico, senza però abbandonare il forte legame con il fantastico e la spiritualità, tipico dei racconti giapponesi e, come vi dicevo nella scorsa recensione, profondamente radicato anche nella quotidianità. 
Come dice il titolo stesso, in questo volume vengono narrate le storie di donne samurai, una figura poco considerata, ma importante al pari della controparte maschile, sicuramente più conosciuta ed esaltata.

Come dice lo stesso Benjamin Lacombe nella prefazione, in una società prettamente maschilista come quella del Giappone dell’epoca (e forse anche in quella attuale, seppure in maniera diversa), della donna si era soliti esaltare la bellezza e la leggiadria, mettendo l’accento sul suo essere la figura che si occupa dell’uomo, dei figli, della casa.
Le donne dell’epoca dei samurai, ci racconta sempre Lacombe nella prefazione prima, ma anche Sebastien Perez poi, dovevano essere le classiche fanciulle indifese, delicate, dolci, remissive…
Era, quindi, ovviamente impensabile che potessero imbracciare una katana e scendere in campo a combattere accanto agli uomini.

Eppure, oltre a Tomoe Gozen (forse la onna bigeisha più famosa - al punto che anche io ne avevo sentito parlare) di donne samurai ce ne sono state diverse, ognuna con la sua storia e ognuna con la sua importanza. 

STORIE DI DONNE SAMURAI quindi, si suddivide in sette racconti che presentano le storie, oltre che di Tomoe Gozen, anche di altre donne samurai realmente esistite, e lo fa mantenendo sì una forte impronta storica, concentrandosi sui fatti reali riportati dalle cronache, ma senza mai dimenticare la componente mistica e spirituale vara alla cultura giapponese.

La presenza dell'elemento fantastico e folkloristico, infatti, è fortemente presente in ogni racconto, arrivando - a mio parere - quasi ad elevare queste onna bugeisha al livello di una divinità o, comunque, di una figura dai connotati fortemente spirituali.
Ciò che più mi ha colpito di questo fattore è che non si eleva la figura della donna come se, senza l’aiuto divino non ce la potesse fare, ma piuttosto come una pari; come se la donna trovasse dentro di sé quella parte divina, in grado di darle la forza necessaria a scendere in battaglia e sbaragliare il nemico.

Per quanto riguarda lo stile, ho molto apprezzato come Sebastien Perez (in collaborazione con Benjamin Lacombe) sia stato in grado di rendere in maniera più moderna e scorrevole, queste storie risalenti ad un’epoca così lontana. 
Da apprezzare è anche il lavoro immenso di raccolta del materiale, visto che (come dice nella prefazione) le informazioni purtroppo scarseggiavano.

Anche in questo caso, le illustrazioni di Benjamin Lacombe, sono tutte bellissime e ben integrate nelle parti scritte.
I toni scelti, questa volta, sono quelli del rosso, del sabbia e alcune sfumature del blu e del grigio, che conferiscono drammaticità alle tavole.
Particolare interessante, per questo volume, è l’aggiunta, in alcuni disegni, di piccoli (più o meno) dettagli argentati, che conferiscono lucentezza e illuminano anche le illustrazioni più cupe.

Non ero molto ferrata sull’argomento, quindi è stata davvero una lettura interessante e coinvolgente.
Un volume sicuramente consigliato a chi vuole saperne di più sull’argomento, senza doversi sorbire libri di cultura orientale troppo pesanti e di difficile comprensione, per chi non è del settore.

A mio personale parere, si pone nel mezzo tra SPIRITI & CREATURE DEL GIAPPONE e STORIE DI FANTASMI DEL GIAPPONE.


Il mio voto è:
3,5/5

A presto!

Silvia

Nessun commento:

Posta un commento