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lunedì 11 gennaio 2021

IL PROFUMO SA CHI SEI di Cristina Caboni | recensione | #gliamicidellavolpe

Buona sera mie piccole volpi!
Rieccomi con un "primo articolo".
Oggi, infatti, tornano gli Amici della Volpe!
Questa, mie cari, sarà una settimana di "primi articoli" e "grandi ritorni", siete avvisati!
Oggi, intanto, riprende la pubblicazione effettiva del blog: ho finito con i classici post di inizio anno ed ora posso passare alle recensioni e tornare alla normalità.
E come inaugurare questa "ripresa", se non con il ritorno della rubrica GLI AMICI DELLA VOLPE?! - che, oltretutto, ora ha il suo banner, avete visto?
Prometto che, a breve, arriveranno anche le recensioni delle mie letture, dovete avere ancora un pochina di pazienza, perché prima ho un paio di articoli da recuperare.
Ma ora, direi che è il caso di passare al solito copia/incolla e di lasciarvi alla recensione!

IL PROFUMO SA CHI SEI

Il profumo sa chi sei
di Cristina Caboni

Editore: Garzanti
Pagine: 272
Prezzo: 18,60 € (ebook 9,99€)
Pubblicazione: 15 ottobre 2020
Link acquisto: cartaceo/ebook

Trama:
Per Elena i profumi sono tutto. Sono il suo modo di leggere il mondo che la circonda e non l'hanno mai tradita. A Parigi, le sue creazioni personalizzate sono richiestissime, perché solo lei sa guardare in fondo alle persone e trovare l'essenza giusta. È la sua vocazione, e lei è felice che sia così. Per questo, quando un giorno, all'improvviso, perde la capacità di creare, la sua vita si trasforma in un incubo. La magia dei profumi sembra svanita. Proprio allora le arriva una proposta dall'ultima persona da cui se la sarebbe mai aspettata: Susanna, sua madre, che non è mai riuscita a volerle bene e che ha creato in lei un vuoto incolmabile. La donna le chiede di accompagnarla in un viaggio partendo da Firenze e dal palazzo delle Rossini, le antenate da cui Elena ha imparato tutto quello che sa. Vuole portarla con sé in Giappone perché nel paese dei fiori di ciliegio l'arte profumiera è guidata dalla semplicità e dalla purezza. Per poi farsi trasportare dalla potenza delle rose attraverso l'India e fino a Ta'if, in Arabia Saudita, dove il Fiore del Re è tradizione e sacralità. Una strada alla ricerca di ciò che Elena teme di aver smarrito. Una strada che profuma di fiori e incenso. Ma per Elena questo viaggio significa qualcosa di più, perché l'avvicina a una risposta che cerca da anni. Perché il profumo è il sentiero da seguire, ma solo quando capiamo chi siamo davvero possiamo approdare alla nostra meta e toccare con mano la nostra pura essenza.

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Piccola introduzione, come sempre, a favore di chi capita da queste parti per la prima volta.
Ciao, sono Silvia e causa lavoro, fino ad un po' di tempo fa, avevo qualche piccola difficoltà di gestione... 
Ma ecco che, dopo una chiacchierata su Telegram (manco noi sappiamo come ci siamo arrivate, ve lo dico) la mia amica Jessica mi ha fornito la soluzione a tutti i miei problemi ed è nata GLI AMICI DELLA VOLPE.
In cosa consiste questa rubrica?
Beh, molto semplicemente, sono recensioni scritte da altri che io ospito - più che volentieri - nella mia piccola tana di volpe! 
Al momento, tra le file dei collaboratori c'è solo Jessica (membro onorario, manco a dirlo) ma non è detto che la cosa si possa espandere...
Ed ora che ho sproloquiato nell'intro, direi che lasciarvi alla recensione potrebbe essere una buona idea!
GLI AMICI DELLA VOLPE, adesso ha una scheda tutta sua, dove trovate tutti gli articoli pubblicati in precedenza: vi basta cliccare QUI!

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Una storia che parla di donne, di coraggio, di legami.
I profumi il loro più grande punto di forza, il loro motivo di vita.


Le Rossini che degli odori ne avevano fatto una ragione esistenziale, come una specie animale destinata ad evolversi, hanno tramandato con sapienza il loro sapere accumulato nel tempo e dalle esperienze personali.
Elena, presa da un momento di sconforto, non riconoscendosi nel suo laboratorio fatto di fragranze, torna in Italia dalla madre, e si accorge di come la figlia Beatrice, osservandola, abbia già appeso moltissimo della tradizione di famiglia.
Ed è qui che si rende conto che – nel tentativo disperato di creare il profumo perfetto - qualcosa non va, il suo compagno la mette di fronte all'evidenza e la esorta a cercare le risposte in un viaggio da compiere assieme alla madre.
Una madre assente, una storia che non ha mai capito è che spera di conoscere a fondo in questa "via del profumo". Un percorso da compiere non solo fisicamente.

Una versione dei fatti che aveva conosciuto solamente nei racconti della nonna Lucia, ma non attraverso la madre Susanna che l'ha lasciata sola (o meglio affidata alla nonna) in tenera età per inseguire qualcuno che considerava amore.

L'autrice torna, come solo lei sa fare, con una scrittura che rimane sempre molto descrittiva ma che ne fa un suo punto di forza, a raccontarci di come le radici e di come le donne di casa siano in grado di tramandarci vite intere, di come rimangano parte di noi per sempre, e di come i nostri gesti diventino profonde radici per le generazioni future.

Ritroviamo quindi Elena, già conosciuta nel libro “Il sentiero dei profumi” alle prese con una nuova se stessa. Alla ricerca di un mondo che fino a quel momento non le appartiene, a rimettere assieme i pezzi di quella vita che non aveva conosciuto davvero e che solo in quel momento si rende conti di quanto essenziale sia per poter tornare a contemplare il suo presente con chiarezza.

Una questione di scelte la vita e la nostra protagonista lo grida a gran voce perché, finito di leggere questo libro, non ci sentiamo solo “intrattenute” per qualche ora, ma possa anche esortarci (a maggior ragione dopo questo periodo attuale) a prendere in mano i nostri sogni e raccogliere dalle incertezze l'audacia necessaria a cercarci anche quando ci sembra impossibile.

La sfida più grande resta sempre rimanere ben presenti a noi stesse, non tradirci mai e lottare per quel che crediamo. Illuderci con false speranze, finte giustificazioni non farà altro che accumulare rimpianto negli anni a venire.

Un libro che si gode, che leggi volentieri e che ti fa tornare un po' di speranza.
Un dono che ti fa sa assaporare terre lontane, sogni dimenticati e fegato da vendere.

Il voto di Jessica è:
4/5

E qui si conclude la prima recensione dell'anno, di questa rubrica!
Avete letto questo libro?
Vorreste leggerlo?
Fate sapere a me e a Jessica cosa ne pensate!
Come vi dicevo l'ultima volta, sono secoli che mi riprometto di leggere i romanzi di Cristina Caboni, ma non lo faccio mai...
Il 2021 sarà l'anno giusto? Metterò in pratica questo progetto?
Temo che lo scopriremo solo vivendo.

A presto!

Silvia e Jessica

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