Ma buonsalve mie piccole volpi!
Eccomi qui anche oggi.
Torna la nuova rubrica del blog!
Come avrete capito, tornano #gliamicidellavolpe!
Perché Jessica, unica collaboratrice di questa piccola rubrica, legge più di me (sappi che ti invidio tanto) e se non fosse per lei, ora, questo blog sarebbe il corrispettivo del deserto del Gobi...
Ok, basta piangersi addosso e passiamo alle cose serie!
Anche oggi, credo sia inutile dirlo (ma lo sapete che io lo dico lo stesso perché mi piace essere ripetitiva e prolissa), Jessica ci/vi allieterà con una bella recensione di una delle sue ultime letture.
Libro che, tra parentesi, spero di riuscire a leggere pure io un giorno o l'altro...quando avrò tempo...se ce l'avrò...
Bene, passiamo oltre e copiaincolliamo la recensione!
FINCHÉ IL CAFFÈ È CALDO
Finchè il caffè è caldo
di Toshikazu Kawaguchi
Editore: Garzanti
Pagine: 177
Prezzo: 15,20€ (ebook 9,99€)
Pubblicazione: 12 marzo 2020
Link acquisto: cartaceo/ebook
Trama:
In Giappone c'è una caffetteria speciale. È aperta da più di cento anni e, su di essa, circolano mille leggende. Si narra che dopo esserci entrati non si sia più gli stessi. Si narra che bevendo il caffè sia possibile rivivere il momento della propria vita in cui si è fatta la scelta sbagliata, si è detta l'unica parola che era meglio non pronunciare, si è lasciata andare via la persona che non bisognava perdere. Si narra che con un semplice gesto tutto possa cambiare. Ma c'è una regola da rispettare, una regola fondamentale: bisogna assolutamente finire il caffè prima che si sia raffreddato. Non tutti hanno il coraggio di entrare nella caffetteria, ma qualcuno decide di sfidare il destino e scoprire che cosa può accadere. Qualcuno si siede su una sedia con davanti una tazza fumante. Fumiko, che non è riuscita a trattenere accanto a sé il ragazzo che amava. Kòtake, che insieme ai ricordi di suo marito crede di aver perso anche sé stessa. Hirai, che non è mai stata sincera fino in fondo con la sorella. Infine Kei, che cerca di raccogliere tutta la forza che ha dentro per essere una buona madre. Ognuna di loro ha un rimpianto. Ognuna di loro sente riaffiorare un ricordo doloroso. Ma tutte scoprono che il passato non è importante, perché non si può cambiare. Quello che conta è il presente che abbiamo tra le mani. Quando si può ancora decidere ogni cosa e farla nel modo giusto. La vita, come il caffè, va gustata sorso dopo sorso, cogliendone ogni attimo.