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venerdì 12 aprile 2019

Manga! - Cousin di Ryo Ikuemi

Buona sera mie piccole volpi!
Prosegue il "recuperone":
oggi torno a parlarvi di manga.


Altro articolo di recupero, questa volta a tema manga!
Come vi ho detto - e temo continuerò a dire - sono ancora alle prese con il "recuperone" quindi, quelli che pubblicherò nei prossimi giorni, saranno tutti articoli riguardanti i mesi passati.
Nello specifico, oggi vi parlo della serie manga che ho letto tra febbraio e marzo!

☘ COUSIN ☘


Cousin
di Ryo Ikuemi

Genere: teen, josei, slice of life
Disegni: Ryo Ikuemi
Storia: Ryo Ikuemi
Editore: Flashbook
Pagine (per volume): 160 circa
Numero volumi: 3
Anno di pubblicazione: 2018
Adattamenti disponibili: nessuno
Prezzo (per volume): 5,90€


Trama:
Tsubomi Shirakawa, soprannominata "Bon", ha diciotto anni, si è da poco diplomata e ha iniziato a lavorare part-time in un videonoleggio.
Nella sua esistenza non c'è nulla di particolare ed è così che lei stessa si vede, una ragazza qualunque, anzi quasi invisibile, soprattutto quando scopre che sua cugina è diventata famosa.
Ma anche la normale vita di Tsubomi sta per cambiare con l'entrata in scena di Shiro, un collega di lavoro, e con quella di un attraente proprietario di un locale che colpirà Tsubomi, da sempre poco abituata ad avere a che fare con i ragazzi.


Ho deciso di leggere (e quindi acquistare) questa mini serie manga, principalmente attratta dalla copertina - nonostante il rosa non mia sia mai piaciuto, di recente sono in fissa con i colori pastello - ma, soprattutto perché ne avevo sentito parlare abbastanza bene e mi ero incuriosita.


Vi ho già parlato di questa serie manga a gennaio, quando ho letto i primi due volumi, accennandovi solo alcuni dei miei pensieri a riguardo, con l'intento di parlarvene in maniera approfondita, una volta terminata la serie.
E quindi, eccomi qui!
A metà febbraio è uscito il terzo ed ultimo volume di Cousin e all'inizio di marzo ho, finalmente, potuto completare la lettura.

Comincio subito col dirvi che, Cousin, mi è piaciuto, l'ho trovato carino, ma, allo stesso tempo, con il progredire della lettura, ha finito col deludermi un pochino.
Per quanto la trama sia semplice, quando si comincia a leggere, si capisce subito che ci sono le premesse per risvolti interessanti e si intuisce che gli argomenti trattati saranno sì legati alla vita di tutti i giorni, ma non per questo poco importanti o privi di possibili spunti di riflessione.
Più si procede nella lettura, però, e più ci si rende conto che, determinati argomenti sono stati trattati in maniera superficiale, correndo il rischio di passare messaggi sbagliati o, per lo meno, poco chiari.

Protagonista della vicenda è Tsubomi, detta Bon, una normale ragazza di diciotto anni  e, all'apparenza, priva di qualsiasi interesse per la moda, i ragazzi e il suo aspetto. Bon non è la classica protagonista di un manga: è cicciottella, poco socievole ed è una freeter, ovvero una neo diplomata che passa da un lavoretto all'altro, senza cercare qualcosa di fisso.
Questo, finché non conosce Shiro, suo collega al negozio di videonoleggio che, a sua volta, le presenta Nasukawa, gestore di un locale, per cui Tsubomi si prende una cotta.
Da quel momento, inizia il suo processo di cambiamento. In parole povere, Bon si mette a dieta, fa attività fisica, cura di più il suo aspetto e cerca di migliorarsi anche nei rapporti con gli altri, riuscendo a farsi degli amici.
Devo dire che, in principio, ho molto apprezzato questa ragazza così poco convenzionale, ritrovandomi in alcuni suoi tratti caratteriali e finendo con l'appassionarmi al suo processo di crescita e conoscenza di sé, perché è di questo che si parla, sostanzialmente.

Anche da un punto di vista generale, all'inizio, la caratterizzazione dei personaggi è ben fatta e curata, soprattutto perché si tratta di figure che appaiono piuttosto realistiche, rispetto agli standard dei manga che ho letto fino ad oggi.

Il problema, però, sorge in seguito.
Come vi dicevo qui sopra, i temi trattati sono importanti (si fanno anche degli accenni a disturbi alimentari, rapporti complicati e molestie sul lavoro) ma non vengono sviluppati nella giusta maniera: non come ci si aspetta una volta arrivati al termine del primo volume.
Credo che, molto semplicemente, tutto sia partito dalla motivazione sbagliata: Bon cambia prima di tutto per gli altri e, solo in un secondo momento, per sé stessa ma, almeno per come la vedo io, dovrebbe essere l'esatto contrario!
Senza contare che, un po' tutto, viene trattato con una certa superficialità, iniziando un'analisi ma senza mai portarla a termine davvero, lanciando degli spunti di riflessione, ma facendoli partire sempre dalla motivazione sbagliata.
Visto come si era concluso il primo volume, onestamente, mi aspettavo dei risvolti e un finale diversi, per questo sono rimasta abbastanza delusa dal terzo volume che, se proprio devo essere sincera, non ho molto capito.

Purtroppo non posso dirvi molto di più, perché rischierei sia di farvi un bel po' di spoiler, sia di risultare noiosa e prolissa.
*però, se avete letto la serie e volete fare due chiacchiere, sapete dove trovarmi*

Per concludere, un aspetto positivo del manga è sicuramente lo stile grafico.
Il tratto è lineare, semplice, ma non per questo poco curato, i volti sono espressivi e i dettagli sono ben resi. Le tavole risultano sempre pulite, chiare e ordinate e ho apprezzato soprattutto il bordo nero che delimita le sequenze, perché conferisce più linearità all'opera e si adatta bene allo stile dei disegni.

Come sempre, vi lascio qui sopra un paio di tavole e qui sotto le tre copertine.


In definitiva, non so dirvi bene come mi sento nei confronti di Cousin.
Ci sono diverse cose che mi sono piaciute ma, allo stesso tempo, altrettante che mi hanno lasciato perplessa e mi hanno un po' deluso.
Credo che, in queste circostanze, un voto che si pone nel mezzo sia l'ideale, nonostante non faccia arrivare la serie alla sufficienza.

Il mio voto è:
2,5/5


Alla prossima recensione!

Silvia

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