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venerdì 28 dicembre 2018

Ciò che non viviamo di Maria Capasso - novella - |recensione|

Buona sera mie piccole volpi!
Eccomi con il secondo articolo di oggi!


Per prima cosa ringrazio Maria, l'autrice, per avermi proposto di leggere questa novella e mi scuso per averci messo così tanto a recensirla.
Come sapete (se mi seguite su instagram) il malefico "blocco del lettore" ha colpito ancora e questo è il primo libro che riesco a finire dall'inizio di dicembre... *piango*



Ciò che non viviamo.
di Maria Capasso

Editore: Un cuore per cappello
Pagine: 64
Prezzo: 8,00€ (ebook 1,49€)

Trama:

Dove finisce ciò che non viviamo e i sentimenti repressi?
Da nessuna parte, restano dentro di noi ad ammuffire.
Viola e Micol hanno finto di non accorgersi che la loro non era un’amicizia, ma qualcosa di molto più profondo, vivendo nell’ombra di un sentimento mai rivelato.
Avranno un epilogo felice oppure incerto?



Come vi dicevo, questa novella mi è stata consigliata e inviata direttamente dall'autrice.
Avendo già letto uno dei romanzi di Maria (Album di famiglia) e avendolo apprezzato molto, sono stata davvero contenta nel ricevere questa proposta.

Ciò che non viviamo è la storia di un'amicizia speciale e importante, di un legame che va oltre le convenzioni, i confini e le distanze.
Un racconto a due voci coinvolgente, romantico ed emozionante.


Questo, per me, è stato sicuramente l'anno in cui mi sono avvicinata alle storie d'amore "non convenzionali" (lo metto tra virgolette, perché non credo sia il termine giusto ma non mi viene altro al momento per definire il genere).
Come vi ho già detto in altre recensioni precedenti, non sono mai stata fan di yaoi (boy love) e yuri (girl love), per dirla in gergo da manga, ma durante quest'anno mi sono ritrovata a leggere più di un romanzo che trattava queste tematiche (per non parlare delle fanfiction e di quelli che ho in reading list) e, lo devo proprio dire, non mi dispiace affatto.
Ovviamente ho tutte le mie teorie e preferenze del caso, ma non è questo il luogo dove parlarvene.

Quando ho letto la trama di questa novella, non mi aspettavo si trattasse di una storia d'amore di questo tipo perché, diciamocelo, avevo scambiato una delle due ragazze per un uomo (leggevo male il nome - capitemi ho un'età ormai). Ammetto che mi aspettavo la classica storia d'amore un po' troppo romantica - per i miei gusti ovviamente - e quindi ero leggermente prevenuta.
Una volta cominciata la lettura sono rimasta piacevolmente sorpresa nel rendermi conto che a raccontare questo forte legame erano due ragazze.
Non voglio soffermarmi troppo sulla trama, perché si tratta di un romanzo molto breve e non vorrei rischiare di dirvi troppe cose.
Molto semplicemente, la storia ruota attorno a Viola e Micol, due ragazze che si conoscono da molti anni e che sono legate da una forte amicizia. Un'amicizia che, con il passare del tempo, in maniera così naturale da spiazzare entrambe, si trasforma in un sentimento più forte, sfociando in un vero e proprio innamoramento.

Viola e Micol sono le uniche protagoniste di questo racconto, attorno a loro si svolge l'intera vicenda e sono proprio loro a raccontarcela, alternandosi e intrecciandosi, presentando al lettore i rispettivi punti di vista.
A livello di caratterizzazione ho molto apprezzato entrambe, soprattutto per la loro spiccata diversità che, alla fine, è proprio quello che le unisce così tanto.
Mi è piaciuto molto il modo in cui una descrive l'altra, idealizzandola ma fino ad un certo punto, senza mai trascurare i difetti, le cose che non piacciono, i gusti discutibili in fatto di film, musica e uomini. Insomma, le ho trovate entrambe davvero ben rese e realistiche sotto tutti i punti di vista.
Personalmente, ad un certo punto, non sentivo più la necessità di leggere uno dei due nomi all'inizio del capitolo, perché le due voci narranti erano più che chiare e distinguibili.

Come già vi dicevo nella recensione di Album di famiglia, lo stile di Maria Capasso è davvero buono: la sua è una scrittura scorrevole, coinvolgente, in grado di emozionare il lettore e che cattura dall'inizio alla fine.
Ciò che non viviamo si legge in una giornata e non si riesce a staccarsi dalle pagine finché la storia non è giunta al termine. Arrivati a questo punto, poi, se ne vorrebbe leggere ancora, saperne di più e scoprire come Micol e Viola vivranno il loro futuro.
Ho trovato davvero molto delicato il modo in cui l'autrice descrive i vari sentimenti che legano queste due ragazze. Non si cade mai nel banale, non ci sono volgarità (cosa che ho trovato spesso in questi casi) e tutto è reso in maniera naturale, realistica e veritiera.

Molto bella l'idea di usare come filo conduttore il testo di una canzone, riportandone alcuni versi all'inizio di ogni capitolo.

Sicuramente è un libro che mi sento di consigliare, sia che siate amanti del genere sia che non vi ci siate mai approcciati: potrebbe essere un buon modo per cominciare!

Il mio voto è:
🌟🌟🌟🌟 e mezzo
4,5/5


Alla prossima!
Silvia

2 commenti: