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mercoledì 7 novembre 2018

Siamo solo piatti spaiati di Alessandro Curti |recensione|

Buonasera mie piccole volpi!
Oggi recensione librosa!


Per prima cosa: grazie mille a Il Taccuino - ufficio stampa per scrittori ed editori per avermi inviato questo libro!
Se riesco a variare le mie letture è solo grazie a loro!




Siamo solo piatti spaiati
di Alessandro Curti

Editore: CIV edizioni
Pagine: 250
Prezzo: 13,00€

Trama:

Davide conduce una normale adolescenza come tanti suoi coetanei: frequenta il liceo, si diverte con gli amici e discute con i genitori fino a quando un evento non calcolato stravolgerà la sua vita e lo condurrà in un mondo a lui sconosciuto. Qui incontrerà ragazzi molto diversi da lui e adulti di cui non si fida. Tranne Andrea, per il quale nutre una sorta di amore-odio perché risveglia in lui riflessioni e pensieri che mai si sarebbe aspettato. E che spesso lo infastidiscono. Il viaggio che effettuerà lo cambierà in modo indelebile, restituendolo al suo vecchio mondo inevitabilmente cambiato. E nulla sarà più come prima.


Come vi dicevo, ho letto questo libro grazie a Il Taccuino che me ne ha inviato una copia.
E devo proprio ringraziarli, perché è stata una lettura molto interessante e, ancora una volta, mi è stata data la possibilità di leggere qualcosa di diverso.

Siamo solo piatti spaiati è una storia carica di emozioni forti e spunti di riflessione che vi catturerà fin dalle prime pagine, vi farà pensare e vi coinvolgerà dall'inizio alla fine.


Pur non essendo un genere che sono solita leggere (ormai sapete tutti della mia fissa per il fantasy), questo romanzo si è rivelato molto interessante.
La prima cosa che mi ha colpito è stata la trama, soprattutto per la sua semplicità e per i riferimenti alla vita di tutti i giorni e ai problemi dell'adolescenza (nonostante io adolescente non lo sia più da un po'). Mi è stata chiara, fin dalle prime pagine, la delicatezza ma, allo stesso tempo, la competenza, con cui certi temi sarebbero stati trattati.
In questo libro, infatti, non si parla solo di adolescenti difficili, ma anche di rapporti con i genitori, vita scolastica e di comunità; si parla del rapporto complesso che spesso si crea tra adulti e ragazzi, della poca fiducia che i giovani danno a chi è più grande di loro e, allo stesso tempo, della necessità che hanno di una figura forte a cui affidarsi e con cui confrontarsi e tanto altro.
Credo che la parte più importante di questo libro siano proprio gli argomenti presi in considerazione e la grande quantità di spunti di riflessione che questi offrono.

La caratterizzazione dei personaggi mi è sembrata ben fatta, sia nel caso dei protagonisti che delle figure secondarie.
L'intera vicenda ci viene raccontata attraverso gli occhi di Davide, un ragazzo di diciassette anni che finisce in comunità per colpa di un amico (che forse non lo è poi così tanto) e che qui intraprenderà un percorso molto particolare, durante il quale prenderà maggiore consapevolezza di sé e imparerà a conoscersi meglio, ma anche a capire di più le persone che lo circondano.
Un'altra figura molto importante di questo romanzo, che potremmo definire un "secondo protagonista", è Andrea, uno degli educatori della comunità. Andrea svolge un ruolo fondamentale non solo per quanto riguarda la vicenda in sé, ma anche per il processo di crescita di Davide e degli altri ragazzi.
Vorrei parlarvi anche di tutti gli altri, ma rischierei di raccontarvi tutto il libro e sarebbe davvero un peccato. Vi basti sapere che ho trovato molto interessanti le interazioni tra i personaggi e i legami che si creano nel corso della vicenda.

Lo stile di Alessandro Curti mi ha colpito fin da subito. Si tratta di una scrittura semplice, ma proprio per questo molto efficace e in grado di catturare il lettore, fornendogli non pochi spunti di riflessione, portandolo all'analisi di sé (così come è per lo stesso Davide) e coinvolgendolo sempre più nella vicenda.
Come ormai saprete a memoria, non amo la narrazione in prima persona, ma devo dire che, in questo caso, l'ho trovata perfetta. Nonostante la vicenda ci venga raccontata attraverso gli occhi di Davide, l'autore riesce comunque a fornirci un buon quadro generale, anche attraverso alcuni piccoli trucchetti ed espedienti narrativi interessanti.
Insomma, una prima persona più che promossa!

Piccola parentesi sull'aspetto grafico di questo romanzo, perché non notare l'impegno con cui si è curato l'aspetto del libro sarebbe imperdonabile.
Non solo mi è piaciuta molto l'impaginazione (a partire dal carattere scelto, fino al riquadrino attorno al numero della pagina, passando per il font del titolo dei capitoli), ma anche il risvolto della copertina che si richiude sulle pagine, creando una specie di cofanetto.
*so che non mi sono spiegata, ma vi metto una foto su instagram, così lo vedete con i vostri occhi*

Sicuramente questo è un romanzo che mi sento di consigliare a tutti, sia ai coetanei del protagonista che a chi è genitore di adolescenti: credo potrebbe rivelarsi una lettura molto utile ed illuminante.

Il mio voto è:
🌟🌟🌟🌟 e mezzo
4,5/5


Alla prossima!

Silvia

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