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giovedì 29 novembre 2018

Blake - il divenire degli dei di Simone Alessi |recensione|

Buona sera mie piccole volpi!
Oggi recensione un po' particolare.


Per prima cosa vorrei ringraziare Il Taccuino - ufficio stampa per editori e autori per avermi inviato questo libro!
Ormai è passato un po' di tempo da quando l'ho ricevuto, ma sono finalmente riuscita a recuperarlo. Ora posso dire di aver letto tutti i volumi che Il Taccuino mi ha inviato di recente!
*piccolo applauso di apprezzamento, grazie!*



Blake - il divenire degli dei
di Simone Alessi

Editore: Vertigo (collana Approdi)
Pagine: 358
Prezzo: 16,50€

Trama:

Conoscerete Blake in un futuro distante centinaia di anni. È solo un ragazzo, o almeno questo è ciò che vi sembrerà al principio. La verità è che Blake è qualcosa di molto più antico e più potente di quanto la mente umana possa concepire, ma sarà soltanto il suo incontro con Luce a rivelarlo. In un tempo che ha visto susseguirsi numerose guerre mondiali, un nuovo conflitto incombe, ma questa volta le forze in campo sono ben diverse. Dal passato storico alla pura mitologia, dalla religione agli archetipi del simbolismo, Blake si troverà coinvolto in un'avventura spettacolare, affiancato da Selene, Morte, Hecate e Sam, confrontandosi con le sue stesse origini e, contemporaneamente, lottando con la propria interiorità di fronte allo strano rapporto che si formerà con Luce.


Come vi dicevo nei saluti, questa sarà una recensione un po' diversa dal solito.
Si può proprio dire che non sarà una recensione.
Quindi, sì, l'impostazione è quella di tutti gli articoli precedenti, ma solo fino a questo punto.

Purtroppo, e non sapete quanto mi sia dispiaciuto, ho dovuto abbandonare questo libro. Probabilmente, per me, non era il momento giusto per una storia come questa, o forse, molto semplicemente, credevo che la trama mi avrebbe colpito e così non è stato.
Conto di riprenderlo, ma non so quando questo accadrà quindi, preferisco parlarvene oggi.


Ve lo anticipo: non ci sarà il voto alla fine, perché non ho le base per dare un giudizio concreto.
Quindi, di cosa vi parlerò in questo articolo?
Diciamo che cercherò di spiegarvi cosa, fino a dove sono arrivata, mi è piaciuto e cosa no.

Quando ho letto la trama di Blake - il divenire degli dei , nella lista che Il Taccuino mi aveva inviato, mi ha colpito e ho subito pensato che mi sarebbe piaciuta.
Dovete sapere che ho sempre avuto una passione, oltre che per il fantasy, anche per la mitologia, i richiami religiosi, gli angeli, le divinità e simili, quindi ero certa che con questa storia ci sarei andata a nozze.
L'idea di base mi ha, effettivamente, colpito, soprattutto per il modo in cui l'autore ha cercato di incastrare e gestire i vari elementi.
Mi è piaciuto molto anche il world building, che ho trovato davvero interessante e particolare, così come le singole ambientazioni.
Di conseguenza, buone sono anche le descrizioni, anche se a volte tendono a rallentare la lettura ma, ripeto, io mi sono fermata praticamente all'inizio, quando è chiaro ce c'è la necessità di essere maggiormente descrittivi.

Per quanto riguarda i personaggi, invece, non posso dire lo stesso.
Non dico che la caratterizzazione sia fatta male, perché si vede che c'è uno studio alla base.
In certi casi, però, la perfezione, che potremmo dire tipica degli esseri divini, è eccessiva e rende la figura finta, quasi falsa.
Senza contare che ci sono fin troppi cambi di umore, sia per quanto riguarda Blake, che per le figure che gli ruotano attorno. Ho apprezzato la dualità della natura del ragazzo, ma a volte mi è sembrato di notare delle forzature che mi hanno un po' infastidito (ovviamente sempre parlando di lettura).

Anche la scrittura non mi ha convinto del tutto.
Simone Alessi ha, senza ombra di dubbio, uno stile originale ma, personalmente, ho fatto davvero fatica a non perdere il filo della narrazione.
Le descrizioni sono ben fatte, è vero, ma tendono a perdersi e ad allungare inutilmente il brodo.
I dialoghi sono poco scorrevoli e un po' troppo artefatti (nel senso che, nella realtà di tutti i giorni, lo scambio non sarebbe così...), per di più il discorso diretto è male evidenziato a livello grafico: manca il trattino (-) alla fine della frase e non si va mai a capo.
Non è quindi facile capire quando il personaggio ha finito di parlare e si passa alla narrazione o ne interviene un altro.
Altra cosa poco chiara sono i salti temporali che, proprio come nel caso del discorso diretto, non vengono resi visibili neanche a livello grafico, magari andando a capo o lasciando uno spazio tra un paragrafo e l'altro.
La narrazione è abbastanza veloce e scorrevole, niente da dire, ma a volte anche troppo e questo genera confusione nel lettore ( o, per lo meno, l'ha generata in me).

Sicuramente Blake - il divenire degli dei, è un libro che riprenderò, perché, nonostante le difficoltà di lettura, vorrei capire cosa succede e come si sviluppa la vicenda.
In questo momento, molto probabilmente, non era la lettura giusta per me...

Il mio voto è:
Rimandato 😉



Alla prossima!

Silvia

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