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venerdì 5 ottobre 2018

La Padrona delle Emozioni di Vittoria Marchi |recensione|

Eccomi ancora qui, mie piccole volpi!
Oggi: prima lettura di ottobre.


Per prima cosa, come di consueto, ringrazio Vittoria, l'autrice, che mi ha contattato proponendomi la lettura del suo libro!
Come sapete sono sempre molto contenta quando posso scoprire autori emergenti italiani, soprattutto se scrivono fantasy.



La Padrona delle Emozioni
di Vittoria Marchi

Editore: Bibliotheka edizioni
Pagine: 416
Prezzo: 18,00€ (ebook 7,99€)

Trama:

E' l'amore per gli altri, a dare letteralmente un potere enorme. Una forza che non si vede e che può trasformarsi in un'arma terribile. Flora è una ragazza gentile e spiritosa. All'apparenza una ragazza come tante. Orfana, vive con gli zii da quando è piccolissima, ma non è questo che la rende diversa, che la fa sentire fuori luogo, fuori tempo, sbagliata. Flora, infatti, ha un Dono: può sentire le emozioni di chi la circonda. È una Portatrice, come lo erano i suoi genitori, ma è costretta a vivere con gli Ignari, ovvero chi non ha nessun Dono. Fortunatamente può condividere il suo segreto con Leo, un ex Portatore, entrato nella sua vita sotto forma di gatto domestico, per starle vicino e aiutarla a gestire il suo Dono. E con Fluido, il suo migliore amico, un Portatore molto potente con cui si caccia spesso nei guai. La vita dei due ragazzi però cambia improvvisamente, a causa di un terribile incontro, in grado di stravolgere la vita di tutti i Portatori, per sempre.


Come vi dicevo, questo libro (che io ho avuto modo di leggere in versione digitale) mi è stato inviato direttamente dall'autrice.

La Padrona delle Emozioni, è il primo capitolo di una saga fantasy tutta italiana, che vi appassionerà dall'inizio alla fine. Trasportandovi accanto a Flora e i suoi amici dai poteri straordinari.
avevo trovato un'altra gif più adatta
ma era un po' sparaflesciante...
Cominciamo con la trama.
Devo dire che l'idea di base mi è piaciuta moltissimo, l'ho trovata davvero originale soprattutto per quanto riguarda i tipi di poteri che hanno i vari personaggi: abbiamo i classici legati agli elementi, è vero, ma ce ne sono alcuni che sono proprio particolari.
Ma, al di là di questo, devo dire che la storia di base mi ha colpito anche da un punto di vista più generico e mi è sembrata ben strutturata, salvo qualche salto temporale non propriamente chiaro o mal gestito. Altra cosa che non mi ha convinto al cento per cento è il finale. Non tanto perché palesemente aperto e preludio ad un secondo volume, quanto piuttosto perché un po' confusionario e sbrigativo.

La storia ci viene raccontata in prima persona da Flora, la protagonista, quindi tutto ci appare sotto la sua ottica, compresi i caratteri degli altri personaggi.
Comunque, la caratterizzazione generale non mi è dispiaciuta e l'ho trovata piuttosto ben fatta.
Fin da subito è chiaro che abbiamo a che fare con un gruppo di ragazzi in piena adolescenza che, oltre a vivere i contrasti tipici dell'età, deve anche destreggiarsi con il proprio Dono e con l'approssimarsi di uno scontro tra fazioni (sono vaga per non cadere nello spoiler).
Come vi dicevo, la protagonista è Flora, una ragazza di diciassette anni che ha il Dono dell'Empatia, ovvero la capacità di percepire le emozioni altrui. Un Dono che lei non comprende e fatica ad accettare perché le da non pochi problemi di relazione, soprattutto con gli zii che non ne sanno nulla.
Nonostante mi sia stato difficile immedesimarmi, a causa della discreta differenza d'età, l'ho trovata un buon personaggio e l'ho apprezzata fin da subito, soprattutto per i suoi difetti e la palese imperfezione.
Ci sono altri due personaggi che mi hanno incuriosito e di cui spero si saprà un po' di più nei volumi seguenti, ovvero: Leo, il gatto-guida di Flora, e Fiamma, ragazzo con il Dono del fuoco dal carattere piuttosto scontroso.

Sempre per quanto riguarda i personaggi, ammetto di non aver molto compreso certe dinamiche e alcune interazioni tra i personaggi, ma spero che il tutto si chiarisca con il proseguire della saga.

Lo stile di Vittoria non mi è dispiaciuto.
La sua è una scrittura semplice, ma curata, indirizzata sicuramente ad un pubblico giovane ma comunque in grado di catturare il lettore.
Come sapete non sono una fan della prima persona e, purtroppo lo devo dire, in questo caso è un tipo di narrazione che non mi ha convinto. Personalmente credo sarebbe stato meglio usare la terza persona, in modo da poter analizzare le diverse situazioni da un punto di vista meno specifico.

Concludo facendo i complimenti all'autrice per la resa del worldbuilding e della struttura gerarchica del Rifugio. L'idea dei Canali e del Bosco che, in un certo senso, vive di vita propria, mi ha molto colpito e incuriosito. Da questo punto di vista, per essere un'autrice emergente e alla prima esperienza, ha fatto davvero un ottimo lavoro.

Il mio voto è:
🌟🌟🌟 e mezzo
3,5/5


Alla prossima!

Silvia

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