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lunedì 25 giugno 2018

Storie speciali di persone normali di Marco Caneva | recensione |

Nuova recensione, mie piccole volpi!
Anche questo mese procedo a rilento...


Prima di tutto, devo ringraziare l'ufficio stampa Il Taccuino, per avermi inviato questo libro e per la loro gentilezza e disponibilità.
Continuo, anche in questo caso, a leggere due libri contemporaneamente: sia per portarmi un po' avanti con le letture, sia perché di un libro potrò parlarvi solo tra un bel po' di tempo, quindi sto procedendo con calma.
Ma veniamo alla recensione di oggi!


Storie speciali di persone normali
di Marco Caneva

Editore: Caosfera
Pagine: 130
Prezzo: 13,00€

Trama:

Dagli assolati altopiani afgani, alla rigida Corea del Nord, all'Italia, tra rivalsa e speranza, tra amore , onore e bontà, dieci racconti su persone comuni che scoprono di essere speciali.


Credo, in qualche recensione precedente, di avervi già accennato al fatto che ho una piccola passione per le raccolte di racconti.
Ultimamente, però, lo devo ammettere, ho fatto un po' fatica a trovarne di interessanti. Purtroppo, per come la vedo io, le raccolte di racconti non sono apprezzate come dovrebbero e quindi se ne trovano sempre di meno.
Ecco perché sono stata davvero contenta che Il Taccuino mi abbia dato la possibilità di leggere questo libro.

Storie speciali di persone normali, è una raccolta di dieci racconti che trasportano il lettore in giro per il mondo. Permettendogli, non solo di provare emozioni forti, ma anche di entrare in contatto con personaggi comuni che scoprono di essere, in qualche modo, speciali.



Scrivere la recensione di questo libro non è così facile come credevo.
In primo luogo perché, trattandosi di una raccolta, non ho la possibilità di parlarvi della trama e dei personaggi, dato che variano in base alla vicenda.
Secondariamente perché si tratta di racconti davvero brevi e non vorrei, in qualche modo, dire troppo.
Dovrei poter analizzare trama e personaggi entrando nello specifico dei singoli racconti, ma rischierei di scrivere una recensione lunghissima. Ecco perché (per facilitare voi, e anche me), ho deciso che mi terrò sul generico, accennandovi qualcosa in più solo su quello che è stato il mio racconto preferito.

Nonostante la brevità dei racconti, ho trovato la caratterizzazione dei personaggi piuttosto riuscita e curata. Ci sono stati dei momenti in cui ho trovato il protagonista o la situazione un po' troppo banalizzata, però questo mi ha anche permesso di cogliere al meglio il messaggio dell'autore.
So che può sembrare un concetto intricato, ma cerco di spiegarmi meglio.
Marco Caneva, attraverso i suoi racconti, cerca di far passare il messaggio che chiunque, nella normalità della propria vita, può vivere un esperienza speciale o essere considerato tale.
Il fatto che, alcune storie, possano risultare banali e semplici, non fa altro che rendere più chiaro questo concetto agli occhi del lettore, che ha anche modo di potersi rispecchiare nelle esperienze dei protagonisti.

Lo stile di Caneva non mi è dispiaciuto. 
La sua è una scrittura semplice, ma d'impatto, diretta a qualsiasi tipo di lettore, in grado di catturare ed emozionare. Ho apprezzato molto la sua capacità di passare da un personaggio all'altro, riuscendo sempre sia a mantenere il suo personale stile, sia ad adattarlo al protagonista del momento.
Nei dieci racconti si alternano prima e terza persona, in base al tipo di storia che viene raccontata e, nonostante io non sia un'amante della prima persona (ormai lo sapete), l'ho trovata adatta alle vicende per cui è stata scelta.

Mi sento di consigliare questo volume a chi cerca una lettura veloce ma emozionante e a chi apprezza le raccolte di racconti, soprattutto se di autori italiani. 

Per quanto riguarda il mio preferito, senza dubbio è il primo "I fiori gialli di Kabul".
L'ho trovato molto attuale e carico di emozioni forti che mi hanno catturato fin dalle prime righe. E ho apprezzato l'alternarsi di punti di vista dei due protagonisti, cosa non facile da rendere al meglio in cinque pagine di storia.

Il mio voto è:
🌟🌟🌟 e mezzo
3,5/5


Alla prossima!

Silvia

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