Quarta lettura del mese e primo Review Party per il mio piccolo blog!
Ringrazio Grazia de La spacciatrice di libri e la Newton Compton Editore per questa opportunità!
Questa è stata la primissima volta che ho letto in anteprima un libro non ancora uscito e, per una lettrice compulsiva e curiosa come me, è un'emozione!
di S. Jae-Jones
Editore: Newton Compton Editore
Pagine: 374
Prezzo: 10,00€ (ebook 4,99€)
Trama:
È l'ultima notte dell'anno. Ora che si sta avvicinando l'inverno, il Re dei Goblin sta per partire alla ricerca della sua sposa Per tutta la vita, Liesl ha sentito infiniti racconti sul bellissimo e pericoloso Re dei Goblin. È cresciuta insieme a quelle leggende che hanno popolato la sua immaginazione e ispirato le sue composizioni musicali. Adesso è diventata grande, ha ormai diciotto anni, lavora nella locanda di famiglia e sente che tutti i sogni e le fantasticherie le stanno scivolando via dalle mani, come tanti minuscoli granelli di sabbia. Ma quando sua sorella viene rapita dal Re dei Goblin, Liesl non ha altra scelta che mettersi in viaggio per tentare di salvarla. E così si ritrova catapultata in un mondo sconosciuto, strano e affascinante, costretta ad affrontare una decisione fatale. Ricco di musica e magia, personaggi straordinari e storie avvincenti e romantiche, Wintersong di S. Jae-Jones trasporta il lettore in un mondo indimenticabile. Un esordio fantastico Un labirinto di emozioni Un mondo da cui non vorresti uscire mai più.
Comincio subito col dire che questa sarà una recensione un po' diversa dal solito (questa volta per davvero), perché non vi riporterò la trama del libro, quella scritta da me.
I motivi sono due: primo, trovo che sia già ben scritta quella di copertina che trovate qui sopra.
Secondo, trattandosi di un libro che mi trovo a leggere in anteprima, non voglio rischiare di svelare troppi particolari.
E direi di farlo con l'unica cosa che non mi e piaciuta di questo libro, ovvero Liesl la protagonista.
Il motivo principale è che l'ho trovata, a tratti, parecchio indisponente. Liesl appare, in principio, come una ragazza per nulla appariscente, forse un po' scialba, dedita più alla famiglia che a sé stessa, con una predilezione per il fratello minore Josef detto Sepperd. Liesl sembra non volere nulla per sé, come se fosse priva di qualsivoglia aspirazione, completamente asservita alla famiglia al punto da convincersi di non avere nessun talento (come le dice il padre).
La realtà però è che Liesl un talento ce l'ha: è particolarmente portata per la musica, o meglio, per la composizione.
Peccato che per l'epoca in cui vive sia praticamente impensabile che una donna, per giunta di umili origini, intraprenda questa carriera.
Alla giovane, quindi, non resta che comporre per il fratello, ottimo violinista e destinato ad una grande carriera, rinunciando al suo desiderio più grande o peggio, vivendolo per interposta persona.
Fino a qui, ve lo confesso, al di là di qualche dettaglio, Liesl ancora mi stava simpatica.
È il cambiamento che subisce il personaggio una volta entrata in contatto con il Re dei Goblin che non riesco proprio a tollerare, perché, a mio parere, viene stravolta completamente. E non ci sarebbe nulla di male se la sua fosse una trasformazione graduale, peccato che sia tutto troppo repentino!
Liesl, ragazzina scialba ed insignificante, diventa Elisabeth, una giovane donna capricciosa, egoista, indecisa e con gli ormoni in subbuglio.
Certe volte sarei voluta entrare nel libro, darle uno scossone e pregarla di svegliarsi un pochettino.
C'è da dire, però, che di questa giovane protagonista, non mi sento di bocciare tutto. Quando Liesl parla di musica e di composizione, infatti, il suo personaggio acquista improvvisamente uno spessore che fino a quel momento non aveva e diventa molto più interessane, proprio perché la sua passione è più che percepibile e non può che coinvolgere il lettore.
Un altro lato negativo, anche se questo è più a carattere personale, è ahimè, la narrazione in prima persona. Come sapete è più forte di me, questo stile proprio non mi riesce di accettarlo, soprattutto quando si abbina ad una protagonista/narratrice, che non mi convince.
La cosa che più mi dispiace, in questo caso specifico, è che tutti i personaggi ci vengo presentati da Liesl, anche quelli più importanti e fondamentali come il Re dei Goblin che, da protagonista maschile, si riduce all'oggetto dei sentimenti contrastanti della giovane.
Quanto sarebbe stato bello se si fosse dedicato un capitolo ad uno e uno all'altra?
Secondo me ne avrebbe giovato anche la trama.
In ogni caso, la caratterizzazione dei personaggi, da un punto di vista generale, non è poi così male. È innegabile che quella meglio resa sia Liesl, ma si riescono comunque a percepire delle sfumature interessanti anche degli altri.
Il mio preferito, se proprio lo volete sapere, resta il Re dei Goblin del quale avrei davvero voluto sapere qualcosa in più. Soprattutto perché l'ho trovato un personaggio controverso e contorto, carico di sfumature che sarebbero state degne di nota e di sentimenti profondi. L' Erlkonig ha qua fascino tipico delle creature fantastiche, ma allo stesso tempo è tormentato come il più comune degli esseri umani. Potrei parlarvi di lui per almeno altre venti righe, ma mi fermo qui.
So che esiste un seguito quindi io continuo a sperare.
Con una trama e delle ambientazioni diverse, quasi sicuramente l'avrei definito troppo descrittivo, ma in questo caso ci sta.
I luoghi sono resi in maniera perfetta e dettagliata, al punto che sembra davvero di aggirarsi nel Sottosuolo o tra le vie del mercato con Liesl.
Persino i momenti in cui i personaggi suonano sono descritti in maniera impeccabile. Non siamo ai livelli che ci si immagina la melodia ( anche perché io non so suonare nemmeno il flauto, figuriamoci immaginare una melodia), ma le emozioni di chi ascolta, suona o compone, sono più che percepibili e decisamente chiare.
La trama poi, appare molto semplice, ma in realtà non lo è.
A mio parere quella di Wintersong è una trama piuttosto complessa ma, badate bene, non complicata.
A mio parere quella di Wintersong è una trama piuttosto complessa ma, badate bene, non complicata.
Nel senso che la comprensione degli avvenimenti è facile ed immediata, ma allo stesso tempo il tutto è condito da intrecci interessanti.
Attraverso il racconto di Liesl e del suo interagire con gli altri personaggi, il lettore viene a scoprire davvero molte cose, si sente catapultato dentro il libro e totalmente coinvolto dalla vicenda.
Ho apprezzato il tipo di legame che si instaura tra il Re dei Goblin e la protagonista.
Si tratta infatti di un rapporto speciale, nato da un'amicizia infantile, trasformatosi poi nel corso degli anni in qualcosa di più per poi essere dimenticato, rinnegato, temuto e infine ricordato.
Quello di Liesl, insomma, non e solo un viaggio nel Sottosuolo, ma anche alla ricerca di sé stessa, di quello spazio nel mondo tutto suo e di una nuova consapevolezza.
Ed ora voi mi direte, ma non avevi appena detto di non sopportare la protagonista?
Beh, è così, non lo nego, come non nego che sia importante sottolineare il percorso di crescita e acquisizione che compie nel corso della vicenda.
Liesl passa da totalmente inconsapevole e incompleta, a consapevole, sicura e completa.
E a proposito di seguito!
Il libro potrebbe benissimo essere letto come stand alone, se non fosse per quelle due o tre porticine su alcuni dettagli della storia (o su alcuni personaggi), per nulla trascurabili che l'autrice lascia aperte, generando il dubbio e la curiosità nel lettore.
Non vi posso dire nel dettaglio di cosa si tratta, perché sono tutte cose che accadono verso la fine del romanzo, ma sappiate che, a mio parere, nel seguito ne vedremo delle belle.
Per concludere, mi sento di consigliare questo libro perché ha una trama diversa dal solito, un'ambientazione che non ci si aspetta e parla di musica in maniera quasi poetica.
Ha qualche difettuccio, ma niente di così grave da rovinare completamente la lettura.
Il mio voto è
✰✰✰✰
4/5
Alla prossima!