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mercoledì 11 ottobre 2017

#61 Cosa penso di: Pax | recensione |

Seconda lettura di ottobre, con una copertina perfettamente in tema con il blog!



 Pax
di Sara Pennypacker

Editore: Rizzoli
Pagine: 300
Prezzo: 16,00€ (7,99€)

Trama:

Da quando Peter, dodici anni, ha trovato il volpacchiotto Pax, i due sono sempre stati inseparabili. Un giorno accade l'impensabile: il padre di Peter si arruola per andare in guerra e costringe suo figlio a lasciare la volpe sul ciglio di una strada. Il ragazzo obbedisce, ma non appena arriva a casa del nonno dove è destinato a vivere, capisce di aver fatto l'errore della sua vita. Così parte per ritrovare il suo migliore amico. Un percorso di cinquecento chilometri che gli porterà avventure, guai e amicizie: un viaggio che lo farà crescere. Pax lo aspetta, e nel frattempo scopre luci e ombre della libertà. Tutti e due non vedono l'ora di ritrovarsi, però quel momento non sarà affatto come avevano immaginato.


Comincio questa recensione col dire che io non ho assolutamente comprato questo libro perché c'era una volpe in copertina!
Ok, ok, in realtà l'ho fatto, lo ammetto.
Ma a mia discolpa dico che mi sono anche informata sulla trama e che soprattutto quella ha motivato il mio acquisto.

illustrazione interna di Pax - S. Pennypacker
Pax è la storia di Peter, un ragazzino di dodici anni che, dopo aver perso la madre in un brutto incidente, si trova a vivere solo con il padre e il piccolo Pax, una volpe addomesticata.
Quando però scoppia la guerra e il padre di Peter decide di arruolarsi, il ragazzo è costretto ad andare a vivere dal nonno e, suo malgrado, ad abbandonare Pax.
Ma non passa nemmeno un giorno e Peter si rende conto che abbandonare il suo più grande amico è stato un errore. Armato di poche cose indispensabili, scappa dalla casa del nonno e cerca di tornare sui suoi passi, alla ricerca di Pax.
Comincia così un viaggi di cinquecento kilometri, fatto di meditazione, incontri e ricordi.
Nel frattempo, anche Pax, rimasto nel punto esatto dove il ragazzo l'ha lasciato, vive la sua personale avventura, entrando in contatto con altre volpi.
Riusciranno i due a ricongiungersi? Cosa succederà dopo?




La prima cosa che mi ha colpito di questo libro è stata la copertina, poi il fatto che avesse delle illustrazioni all'interno e, infine, che uno dei protagonisti fosse una volpe.
Dal nome del blog avrete capito, ormai, che ho una (leggera) fissa per le volpi.
Ma torniamo a noi...

Nonostante la trama mi sembrasse molto interessante, ho avuto qualche piccola perplessità su questo romanzo. Niente di eclatante, ero solo preoccupata che, essendo un libro per bambini (l'età di lettura è dai 9 anni) potesse non risultare adatto anche a me che bambina non lo sono da un pezzetto.
Per come la vedo io, nella maggior parte dei casi, i romanzi per ragazzi, sono perfetti anche per un pubblico adulto. In questo caso, però, l'età di lettura molto bassa mi ha un po' fatto pensare.
Ovviamente erano pensieri (e paranoie) inutili, perché Pax si è rivelato un libro carinissimo e adatto anche a lettori della mia età o più grandi, perché no!

illustrazione interna di Pax - S. Pennypacker
Alla base dell'intero libro c'è il viaggio che compie Peter alla ricerca di Pax.
Per entrambi, però, non si tratta solo di un viaggio fisico, quindi da un luogo all'altro, ma anche spirituale, che permetterà ai due di capire qualcosa di più di sé stessi e del loro legame.

I legami che si creano, modificano, intensificano, però sono diversi: abbiamo quello tra Peter e Pax; tra Pax e le altre volpi selvatiche; tra Peter e Vola e, infine, tra Peter e suo padre.
Ciò che più mi è piaciuto di questa storia è esattamente questo: il legame che si crea tra i personaggii.

Pur essendo un libro per ragazzi, la trama non è per nulla scontata o esageratamente semplice. La storia dei protagonisti, infatti, si intreccia a quella delle figure secondarie.
Da un lato, c'è Peter che incontra Vola, una veterana di guerra che si rifugia in campagna per affrontare il suo Disturbo Post Traumatico e che lo aiuta con una brutta frattura al piede.
Dall'altro c'è Pax che incontra un piccolo gruppo di volpi selvatiche che fuggono dai malati di guerra, ovvero i soldati, e che gli insegneranno a cavarsela anche fuori dalle mura di casa.

Parlare nello specifico di ciascun personaggio, non è facile, perché rischierei di svelarvi particolari importanti della trama. Perciò, vi posso solo dire che, da un punto di vista generale, tutti i protagonisti sono molto ben caratterizzati.
Ho apprezzato il fatto che l'autrice sia stata in grado di rendere al meglio il particolare metodo di comunicazione che hanno le volpi. In questo libro, pur non essendo per nulla umanizzati, gli animali sono in grado di comunicare tra loro e con il lettore, ma non lo fanno nella lingua degli umani, come ci si aspetterebbe, bensì nella loro.

illustrazione interna di Pax - S. Pennypacker
Vorrei dedicare anche alcune righe all'importanza dei temi trattati in questo romanzo.
Si parla infatti di ansia, disturbo post traumatico da stress, guerra, morte di una persona cara, abbandono e rimorso.
Ciascuno di questi temi viene presentato al lettore in modo tale che possa essere compreso al meglio sia dai più piccoli che dagli adulti. Nonostante questo, però, nulla risulta spiegato in maniera superficiale o sbrigativa. Non si entra nel dettaglio, è vero, ma il concetto è sempre molto chiaro.

In conclusione, questo è un libro che consiglierei ad un pubblico piuttosto vario, perché lo trovo adatto a diverse fasce d'età. Lo stile della Pennypacker è semplice, ma cattura il lettore ed è in grado di emozionarlo dalla prima all'ultima pagina, tenendolo incollato fino al finale, che non è per nulla quello che ci sia aspetta.

Il mio voto è:
✰✰✰✰ e mezzo
4,5/5

Alla prossima!

Silvia

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