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sabato 30 settembre 2017

#59 Cosa penso di: Dimentica il mio nome - Love Live! vol. 2 e 3 - Wolf Girl & Black Prince vol. da 1 a 8 | recensione |

E per concludere il mese in bellezza, ecco le letture non librose!
A settembre ho letto una graphic novel (in versione digitale) e ben 10 manga!
Il mese prossimo completerò la serie di Wolf Girl & Black Prince e scriverò una recensione dedicata.

Dimentica il mio nome.

Graphic Novel

Genere: Ammenda postuma
Autore: Zerocalcare
Editore: Bao Publishing
Pagine: 240
Prezzo: 18,00€ (ebook 8,99€ )

Prima di Dimentica il mio nome, non avevo mai letto nulla di Zerocalcare e quindi non so se ci sia un ordine da seguire o meno. In ogni caso, questa graphic novel mi è piaciuta moltissimo!
Ho apprezzato la storia e i temi trattati, che sono molto importanti, perché si parla della perdita di una persona cara e di legami familiari. Ma anche lo stile mi ha molto colpito: è semplice ma curato, dalle linee marcate, definite e completamente in bianco e nero (fatta eccezione per le volpi che sono rosse)
Sui personaggi vi dico solo che la madre di Zero è Lady Cocca, e questo secondo me basta e avanza per ritenere "da leggere" questa graphic novel.
Scherzi a parte, mi ha molto incuriosito la figura dell'Armadillo, che sembra avere il doppio ruolo di coscienza e "impanicatore ufficiale" di Zero.
Credo proprio che recupererò altre opere di Zerocalcare.
Consigliatissima!

Il mio voto è:
✰✰✰✰✰
5/5

Love Live! vol. 2 e 3

Manga

Categoria: Seinen, Idol
Autore: Sakurako Kimino
Disegni: Arumi Tokita
Editore: J-Pop Manga
Pagine: 162
Prezzo: 7,00€

Love Live! School idol project, per chi non ha già visto l'anime (come invece ho fatto io), è la storia di nove ragazze che formano un gruppo di Idol per tentare di salvare la loro scuola dall'imminente chiusura.
Inizialmente Love Live! non mi piaceva per niente, e mi riferisco al gioco, mi sembrava un po' noioso e ripetitivo. Però, lo ammetto le canzoni erano proprio carine.
Forse è proprio perché mi piacevano le canzoni che ho cominciato a guardare l'anime e mi sono appassionata.
Al di là dei balletti dalle inquadrature un pochino fanservice, la trama è davvero bella e non è affatto un anime banale.

Ecco perché, quando ho visto che era uscito il manga, ho subito acquistato il primo volume e poi gli altri due, convinta che la serie fosse conclusa.
In realtà è già uscito il quarto e, se non ho capito male, ne esiste anche un quinto in arrivo.
Vi dirò che questi primi tre volumi (il primo l'ho letto un po' di tempo fa), non mi sono dispiaciuti.
A tratti la trama si distacca dall'anime e forse è per questo che non sono riuscita a farmi piacere il manga al 100%.
Non posso negare di aver apprezzato lo stile dei disegni e la cura con cui è stata realizzata l'intera edizione.
Però ho deciso di fermarmi qui con questa serie.

Il mio voto è:
✰✰✰
3/5






Wolf Gilr & Black Prince vol. da 1 a 8

Manga

Categoria: Shojo
Autore: Ayuko Hatta
Disegni: Ayuko Hatta
Editore: Star Comics
Pagine: 176
Prezzo4,30€

Questa serie è composta in totale da 16 volumetti, tutti già disponibili online e in fumetteria.
Al momento io ho letto solo i primi 8 volumi, questo vuol dire che sono all'incirca a metà della storia e, devo dire che, nonostante WG&BP sia il classico shojo scolastico, la trama mi sta piacendo parecchio.
Si alternano momenti di serietà e riflessione, ad altri di risate e divertimento.
 I siparietti tra Erika e Kyoya sono molto divertenti, ma anche molto dolci, a modo loro.
Lo stile dei disegni è uno tra i miei preferiti, sia per il tratto che per la resa vera e propria.
Per il momento non voglio dire troppo, perché il mese prossimo, quando avrò terminato i restanti 8 volumi, scriverò una recensione dedicata.


Il mio voto :
✰✰✰✰
4/5

E con questa mini recensione, si concludono le mie letture non librose di settembre!

Alla prossima!

Silvia

venerdì 29 settembre 2017

#58 Cosa penso di: Wonder | recensione |

La quarta lettura di settembre ha subito una piccola modifica.
Lo so, avrei dovuto leggere altro, ma è andata così.


Wonder
di R.J. Palacio

Editore: Giunti
Pagine: 288
Prezzo: 12,00€ (ebook 6,99€)

Trama:

Wonder è la storia di Auggie, nato con una tremenda deformazione facciale, che, dopo anni passati protetto dalla sua famiglia per la prima volta affronta il mondo della scuola. Come sarà accettato dai compagni? Dagli insegnanti? Chi si siederà di fianco a lui nella mensa? Chi lo guarderà dritto negli occhi? E chi lo scruterà di nascosto facendo battute? Chi farà di tutto per non essere seduto vicino a lui? Chi sarà suo amico? Un protagonista sfortunato ma tenace, una famiglia meravigliosa, degli amici veri aiuteranno August durante l'anno scolastico che finirà in modo trionfante per lui. Il racconto di un bambino che trova il suo ruolo nel mondo. 


Questo, di certo, non è il genere di libro che sono solita leggere, ve ne sarete accorti anche voi.
Quando ho preso questo ebook, diverso tempo fa, semplicemente ne avevo sentito molto parlare e mi aveva colpito la copertina. Non ne avevo più letto la trama e quindi non ne sapevo molto a riguardo.

Wonder è la storia di August Pullman, detto Auggie, un ragazzino di dieci anni affetto da una grave malformazione facciale che l'ha costretto a sottoporsi a più di venti operazioni.
Auggie non è mai andato a scuola, ma ora che ha l'età per andare in prima media, si avvicina il momento di provare anche questa esperienza.
I primi tempi non saranno semplice per il piccolo August, ma grazie alla sua simpatia e al suo carattere forte, riuscirà ad arrivare alla fine dell'anno con un pieno di nuove esperienze.
Ma Wonder non è solo la storia di August, è anche quella di sua sorella Via, dei suoi amici Jack e Summer, del fidanzato di Via, Justin e di tutti coloro che ruotano attorno al piccolo Auggie.



Il protagonista principale di questa storia è August Pullman, detto Auggie, un ragazzino di dieci anni affetto da una grave malformazione facciale, dovuta al mischiarsi di due gravi patologie congenite.
Fin dalla nascita, il piccolo Auggie è stato costretto a sottoporsi a svariati interventi, non solo per migliorare il suo aspetto, ma anche la sua qualità di vita.
Ho apprezzato tantissimo questo personaggio perché, per quanto abbia solo dieci anni, dimostra una forza e una determinazioni superiori a quelle di un adulto. Certo, resta pur sempre un ragazzino con le sue insicurezze e le sue paure, ma mi ha molto colpito il modo in cui, nonostante tutto, riesca sempre a trovare il lato positivo e a fare la cosa giusta.
Auggie, però, non è l'unico protagonista di questa vicenda.
C'è anche Via, sua sorella maggiore, alle prese con dei nuovi sentimenti nei confronti del fratellino e con i tipici problemi dell'adolescenza e del passaggio alle scuole superiori.
Oppure troviamo Jack Will, amico di August e compagno di scuola, che viene bullizzato dagli altri studenti per la su amicizia con Auggie. O ancora Summer, che diventa la prima amica sincera del nostro protagonista, andando oltre il suo aspetto.

Ho trovato la caratterizzazione dei personaggi, da un punto di vista generale, davvero ottima.
Tutti i personaggi sono davvero ben resi, soprattutto perché si tratta di figure assolutamente realistiche. Si parla di caratteri molto forti, questo è vero, ma in qualsiasi caso non perdono l'umanità e non diventano troppo stereotipati. 

Mi è davvero piaciuta molto la struttura di questo libro, perché oltre alla trama principale, si sviluppano delle piccole sotto-trame che permettono al lettore di conoscere bene anche i personaggi secondarie, oltre ad August.
Mi spiego meglio: il libro è suddiviso in otto parti, ciascuna delle quali è a sua volta divisa in brevi capitoli. Ogni parte è dedicata ad un protagonista ed è proprio il personaggio in questione a raccontare in prima persona tutto quello che accade. Essendo August il protagonista, le parti a lui dedicate sono tre e sono anche le più lunghe, ma restano comunque molto importanti anche le altre.
Una cosa molto interessante è che all'inizio di ogni parte troviamo un disegno stilizzato di quello che sarà il protagonista parlante e una citazione che introduce, in un certo senso, l'argomento principale.
Come vi dicevo, le varie parti sono narrate in prima persona, ma non è solo questo ad identificare chi sta parlando, si aggiunge, un dettagli davvero interessante: ovvero il cambio di stile. Ogni personaggio, infatti, ha il suo modo personale e particolare di narrare la vicenda e, in base a questo, cambia anche lo stile di scrittura dell'autrice.
Per farvi un esempio, Justin, il fidanzato di Via, non usa le lettere maiuscole, nemmeno per i nomi i dopo un punto e non usa le virgolette per delimitare il dialogo.

Come potete capire, il modo in cui è scritto Wonder è decisamente particolare e, se in altri romanzi questa particolarità rende la lettura più lenta, in questo caso il tutto si fa più scorrevole, coinvolgente ed emozionante.
Di questo libro infatti non sono importanti le ambientazioni, la trama (che di per sé è abbastanza semplice) o la caratterizzazione dei personaggi, bensì i sentimenti, i legami, i messaggi e gli spunti di riflessione che fornisce al lettore.
Wonder, infatti, parla di accettazione di sé stessi e delle propri diversità, ma anche degli altri e delle loro diversità. Invita ad andare oltre l'aspetto fisico, a non giudicare mai una persona per quello che appare, ma per quello che è.
A mio parere questo libro dovrebbe essere letto non solo dai ragazzi dell'età dei protagonisti, ma anche dagli adulti, proprio per l'importanza dei suoi contenuti.

Credo sia inutile dire quanto mi è piaciuto questo romanzo e che lo consiglio a tutti! Ma proprio tutti!

Il mio voto è:
✰✰✰✰✰
5/5

Alla prossima!

Silvia

mercoledì 27 settembre 2017

#57 Cosa penso di: La figlia di Odino | recensione |

Terza super attesissima lettura di settembre!
Quanto ho girato attorno a questo libro voi non lo potete capire. 
Stalker libroso mode: on!



La figlia di Odino
di Siri Pettersen

Editore: Multiplayer Edizioni
Pagine: 631
Prezzo: 21,00€ (ebook 9,99)

Trama:
Il viaggio di Hirka, una ragazzina di quindici anni dai capelli rosso fuoco, inizia quando, morto il padre girovago e guaritore, si ritrova completamente sola al mondo e costretta a fare i conti con la propria identità di "diversa": vive infatti tra persone del tutto simili a lei tranne che per la coda, elemento distintivo di tutta la stirpe di Ym, di cui lei è priva. Hirka conosce i poteri miracolosi di alcune erbe e cura con generosità chiunque le si rivolga. Ma il suo altruismo è ricambiato con distacco, diffidenza e talvolta disprezzo, anche da parte di quelle persone che dovrebbero esserle amiche. A Hirka manca anche altro: non sa evocare e non è in contatto col Dono, un'energia che scorre in tutto ciò che esiste. La ragazzina sa che presto verrà messa alla prova durante una cerimonia iniziatica, il Rito, cui tutti i quindicenni degli undici regni di Ymslanda sono obbligati a partecipare, e ha paura di essere smascherata e punita per questa sua inadeguatezza. Ymslanda è governata dal Consiglio, formato dai rappresentanti delle dodici famiglie più potenti, che ha sede ad Eisvaldr, cittadella piena di torri e cupole scintillanti. Al di sopra di loro ce soltanto il Veggente, un misterioso corvo accudito e riverito come una divinità. Il potere, però, è intessuto di menzogne, rivalità e favoritismi. C'è anche chi, per accrescere il proprio ruolo, fa uso di sortilegi e stregonerie, accusando Hirka, una cosiddetta "figlia di Odino", di aver lasciato che gli Orbi, creature mostruose e letali, invadessero Ymslanda attraverso i cerchi di pietra. In breve tempo, Hirka e Rime, erede ribelle di una delle più importanti famiglie del Consiglio e amico d'infanzia della ragazza, si troveranno a combattere fianco a fianco, ciascuno alla ricerca della propria identità, per sconfiggere gli abusi e svelare i terribili segreti che hanno segnato il destino di entrambi...



Non vedevo l'ora di leggere questo libro!
Punto.

La figlia di Odino è la storia di Hirka, una ragazzina di quindici anni che si trova completamente isolata dai suoi simili, perché non ha la coda.
Senza contare che la giovane è anche priva del Dono ed è quindi cieca alla terra, in pratica è priva del legame tra la sua stirpe e il mondo che li circonda. Quando si avvicina il Rito, il giorno in cui il Veggente chiama a se alcuni dei quindicenni più dotati di Ymslanda, Hirka si trova improvvisamente sola e costretta a fuggire per scampare all'accusa di essere una figlia di odino, il marciume.
Da quel momento in poi la ragazza si troverà a compiere un lungo viaggio alla ricerca di se stessa, di un modo per salvarsi,  ma anche per salvare la propria terra dagli Orbi,  un popolo misterioso che si credeva una leggenda. Hirka e Rime, il suo amico d'infanzia, scopriranno importanti verità è dovranno decidere se metterne a parte l'intera popolazione e sconvolgere la vita di tutta Ymslanda o tenere le rivelazioni per sé stessi e trovare altre strade per salvare il loro mondo.



Non so bene come impostare questa recensione, vorrei dirvi tante di quelle cose su questo libro che mi sto facendo confusione da sola.
Cerco di recuperare un po' di serietà e comincio, prometto.
Direi che l'ideale è andare con ordine.

Mi prendo due righe per parlare della copertina e dell'aspetto grafico di questa edizione.
Intanto ho apprezzato tantissimo che la Multiplayer abbia deciso di mantenere la copertina dell'edizione originale. Nonostante sia un po' macabra, bisogna ammetterlo, io la trova stupenda!
Una volta tanto, poi, la copertina è attinente alla storia e raffigura uno degli elementi più importanti per la trama...ma di questo vi parlerò tra poco.
Altro dettaglio molto importante è la presenza della mappa che, a mio parere, quando si parla di fantasy, aiuta il lettore a comprendere il mondo in cui si svolge l'intera vicenda.

Come vi dicevo, la coda che vedete in copertina è un elemento degno di nota per la trama, perché la protagonista principale, Hirka, è una ragazzina di quindici anni che si differenzia dai suoi simili proprio per l'assenza della coda.
Ho trovato Hirka davvero un ottimo personaggio.
Nonostante sia solo una ragazzina, ha un carattere forte ed è determinata. Non si fa abbattere dai soprusi dei suoi coetanei, anzi reagisce, risponde per le rime e, quando necessario, non esita a difendersi. Oltre a questo, però, Hirka è anche molto generosa e disposta ad aiutare sempre il prossimo grazie alla sua conoscenza di erbe e rimedi naturali.
Mi è piaciuto molto anche il processo di crescita e consapevolezza di sé stessa che, la ragazza, è costretta ad affrontare nel corso della narrazione.
Un altro personaggio che mi ha colpito molto è Rime, amico d'infanzia di Hirka e una tra le poche persone ad accettare la sua diversità. Rime, contrariamente a Hirka, fa parte di una famiglia molto importante, ma decide di voltare le spalle a sua nonna e al suo destino, intraprendendo una strada che solo lui ha deciso di percorrere.
La caratterizzazione di questo personaggio, mi ha colpito perché è molto evidente il conflitto interiore che vive, costantemente combattuto tra ciò che desidera e ciò che il destino sembra volergli imporre inevitabilmente. E poi perché anche lui matura e cambia molto nel corso della narrazione.
Un altro personaggio che mi ha colpito è Urd, che si potrebbe definire l'antagonista principale dell'intera vicenda (anche se non è una definizione totalmente corretta). Su questo personaggio non posso dirvi molto, perché rischio di svelarvi particolari importanti che è giusto scopriate da soli. Sappiate solo che, al di là della palese negatività, è una figura molto interessante.

Si può dire che, anche da un punto di vista generale, i personaggi sono molto ben caratterizzati e resi al meglio in tutte le loro sfumature. Quello che più ha colpito, infatti, sono proprio le sfumature. Il lettore non entra in contatto con personaggi piatti, banali o senza alcun difetto, bensì l'esatto contrario.

Per quanto riguarda le ambientazioni, trovo che la Pettersen sia stata in grado di creare un mondo fantastico, così ben reso da sembrare reale.
Le sue descrizioni sanno catturare il lettore, trasportandolo tra le vie della città, in un bosco, nella piccola capanna di Hirka o nella sala del Consiglio. Allo stesso tempo, però, non distraggono da quello che è lo scorrere degli eventi e della narrazione.

A proposito di narrazione!
L'intero libro è narrato in terza persona (e questo, ormai lo sapete, è un punto a suo favore) e segue tre filoni principali.
Il primo è quello che racconta le vicende di Hirka e del suo lungo viaggio attraverso Ymslanda; c'è poi quello che vede protagonista Rime, leggermente meno frequente, e per concludere, si ha il punto di vista di Urd, che compare più raramente, ma che fornisce comunque molti dettagli degni di nota.
Devo dire che ho molto apprezzato questo tipo di narrazione, perché i tre filoni procedono a tratti separati per poi intrecciarsi tra loro sempre di più, mano a mano che lo fanno le vite dei personaggi.

Lo stile di Siri Petters è molto curato, dettagliato, preciso, ma allo stesso tempo non risulta mai noioso e troppo complicato. Io sono rimasta rapita dalla sua scrittura fin dalle prime pagine e il coinvolgimento non ha mai avuto cali fino all'ultima pagina, anzi, vi dirò che più si prosegue nella narrazione e più si viene catturati dalla vicenda.
Nonostante questo, la mia è stata una lettura piuttosto lenta, questa volta però volutamente.
Mi sono resa conto fin da subito che La figlia di Odino è uno di quei libri che va gustato pagina per pagina, riga per riga, per non farsi sfuggire nessuno di quei particolari che l'autrice lascia nel corso della vicenda.
Ecco perché, dopo un inizio piuttosto spedito, ho deciso di rallentare e prendermi tutto il tempo che questo libro necessitava.

Sicuramente lo consiglio agli amanti del fantasy e della mitologia norrena, perché i richiami sono parecchi (anche se a volte non si colgono subito). Non vedo già l'ora di poter leggere il secondo volume di questa trilogia, perché sono davvero curiosa di scoprire se quello che ho pensato è giusto o meno.

Il mio voto è:
✰✰✰✰ e mezzo
4,5/5

Ho deciso di non dare il giudizio pieno, solo perché si tratta del primo libro di una trilogia e preferisco non sbilanciarmi troppo.

Alla prossima!

Silvia.

lunedì 25 settembre 2017

#3 In my mail box | ordine Mondadori Store |

Come vi avevo anticipato...

È arrivato il corriere!


Sono molto, molto soddisfatta del mio piccolo acquisto!

Come saprete di certo, la Bao Publoshing, nel mese di settembre, da la possibilità di acquistare le graphic novel del proprio catalogo con lo sconto del 25%.
Ed io, proprio come lo scorso anno, ho deciso di approfittarne, per prendere un paio di graphic novel che mi interessavano da un po'.

Ed ecco qui i miei acquisti!
Il suono del mondo a memoria e Reverie le ho ordinate online dal sito di Mondadori (che aderiva alla promozione)Un anno senza te, invece, l'ho presa direttamente in libreria.

Mentre Reverie e Un anno senza te, sono titoli di pubblicazione recente, Il suono del mondo a memoria, fa parte delle uscite dello scorso anno.
Vi confesso che sono stata molto tentata di comprare questa graphic novel in particolare allo scorso Lucca Comics, ma mi sono dovuta contenere.

Quando ho saputo che, anche quest'anno, ci sarebbero stati gli sconti non ho potuto fare a meno di metterla nel carrello.

Reverie e Un anno senza te, invece, le ho prese più a scatola chiusa.
Da un po' di tempo ormai, seguo booktube italia e ho sentito parlare molto bene di entrambe. Non avevo mai avuto modo di sfogliarle, ma mi sono fidata di quello che ho sentito e penso proprio di aver fatto una buona scelta.

Qui sotto vi lascio le tre trame, nel caso potessero interessavi (anche se gli sconti sono terminati il 24 settembre).

IL SUONO DEL MONDO A MEMORIA
( Giacomo Bevilacqua )

Sam sta scrivendo un articolo. Una cosa complessa, che comporta che lui vada a vivere per due mesi a Manhattan e non parli assolutamente con nessuno. Ce la farà? In un certo senso sì, ma con le cose che Sam non ha previsto ci si potrebbe scrivere un libro. Giacomo Bevilacqua l'ha fatto, e l'ha disegnato, e poi l'ha colorato così magnificamente da restituire la luce di New York in modo magnifico e quasi commovente.
Meno saprete di questo libro fino al momento di immergervi nella lettura, più ve ne innamorerete. E poi direte questa stessa cosa alle persone cui lo regalerete. Fidatevi.


REVERIE
( Golo Zhao )

Golo Zhao è uno dei più apprezzati giovani maestri del fumetto cinese moderno. Con Reverie ci regala una storia abbastanza surreale da renderne i temi di fondo universali, ma radicata quanto basta nella realtà da rendere impossibile non empatizzare con il protagonista, un giovane scrittore alla ricerca del proprio stile, alla scoperta della propria identità.
                                                                                                       Tenero, poetico e ricco di incanto profondo per le piccole meraviglie del quotidiano, questo libro è                                                                                                        una prova d'autore straordinaria.


UN ANNO SENZA TE
( Luca Vanzella e Giopota )

Dodici mesi, dodici momenti nella vita di un giovane uomo che cerca sé stesso e di farsi una ragione per la fine di un amore importante. Dodici situazioni in una Bologna a metà tra Fellini e Boris Vian, che punteggiano un percorso di crescita più che di guarigione,
raccontato con una delicatezza disarmante da Luca Vanzella e reso reale dalle immagini, potentissime e perfette per questa storia, di Giopota, alle prese con il suo primo romanzo grafico lungo. Uno dei libri BAO più importanti del 2017, e se lo leggerete capirete perché.




Ecco, questi sono stati i miei acquisti di quest'anno.
Sono molto contenta e non vedo l'ora di leggere tutte e tre queste bellissime graphic novel!
Che altro dire...?
Grazie Bao Publishing per questa promozione, ogni anno riesco a recuperare qualcosa che desideravo da molto!

E voi ne avete approfittato?
Cosa avete acquistato?
Conoscete/avete letto queste graphic novel?

Alla prossima!


Silvia

giovedì 21 settembre 2017

#2 In my mail box | autore emergente e acquisto pazzo |

Questa rubrica è ferma da marzo!
Sì, lo so, lo so, creare una rubrica e poi non usarla è poco sensato...avete ragione.
Il fatto è che, di recente, non ho fatto grandi ordini librosi perché ho preferito fare acquisti in libreria e in fumetteria. Senza contare che, ormai, gli unboxing li faccio nelle stories di instagram e mi dimentico di farli anche qui...
Abbiate pazienza!
Comunque, ora rimedio e vi prometto che cercherò di rendere regolare anche questo rubrica!

Insomma, non so se l'avete capito ma...

È arrivato il postino! 


E cosa mi ha portato?
Adesso ve lo spiego!

Ad agosto, se avete seguito le mie recensioni, ho avuto la possibilità di leggere Il ritorno dei Berserker di Pietro Ferruzzi, secondo volume della trilogia L'era della Luna Rossa.

Sono stata invitata a leggere questo libro (in formato digitale) direttamente dall'autore, tramite un gruppo facebook e, trattandosi di un fantasy, non ho potuto dire di no.
Sapete quanto mi piaccia il fantasy e quanto sia sempre curiosa di scoprire nuove opere, soprattutto se italiane.
Il libro mi è piaciuto molto ed è senza dubbio leggibile anche singolarmente, come ho fatto io. Mi è rimasta però la curiosità di scoprire il passato dei protagonisti perciò ho chiesto all'autore se era possibile leggere anche il primo volume.

Ed ecco svelato cosa conteneva il pacchettino che mi ha portato il postino!

Si tratta de Il sigillo di Aetherea, primo volume della trilogia L'era della Luna Rossa.
Il libro era disponibile solo in versione cartacea e mi è stato inviato direttamente da Pietro Ferruzzi, che ringrazio per la bellissime parole che ha scritto nella dedica.
Grazie!

Qui, accanto alla foto, vi lascio la trama, se vi dovesse interessare e vi anticipo già che lo leggerò ad ottobre e che quindi avrete presto una recensione.

Trama:

Dopo la morte dell'Arcano Supremo Ragnvald, il regno di Oppas conosce finalmente un periodo di pace e prosperità, ma il male un tempo evocato ha continuato a tessere un'atroce trama per compiere la propria vendetta.
Un gruppo di adolescenti si trova improvvisamente a dover affrontare durissime prove tra complotti, battaglie, creature fantastiche e misteriose in un'avvincente corsa contro il tempo.
Una lotta impari contro le tenebre attraverso la quale matureranno prendendo consapevolezza di se stessi.



E l'acquisto pazzo?
Ebbene...

Sono andata in fumetteria!

In realtà sono andata in libreria perché, da qualche tempo, la Mondadori fornisce al momento dell'acquisto un buono del 15% da usare nel mese successivo.
Con il buono di settembre, dato che non avevo libri da comprare, mi sono concessa un manga che volevo da un bel po'.

Si tratta de L'età della convivenza vol. 1 di Kazuo Kamimura edito da J-Pop (santi subito).
Ci giravo attorno da un bel po', dato che siamo in prossimità dell'uscita del terzo ed ultimo volume, ma alla fine mi sono decisa.

L'ho già sfogliato e vi assicuro che è qualcosa di stupendo!
Non vedo l'ora di leggerlo, anche se credo proprio che cercherò di resistere fino a quando non avrò tutti i volumi.
Si tratta di un bel malloppo, infatti sono circa 700 pagine, e costa non poco (18,00€) ma sono convinta ne varrà la pena!

Vi lascio la trama nel caso potesse interessarvi.

Trama:

Pubblicato tra il 1972 e il 1973 sulle pagine di " Weekly Manga Action", L'età della convivenza è il manga che ha consacrato la popolarità di Kazuo Kamimura.
Ambientato nel Giappone dei primi anni Settanta, L'età della convivenza è un raffinato e poetico racconto del rapporto tra due giovani che decidono di convivere senza sposarsi. Sin dai primi episodi, il manga ha raccolto entusiastici commenti, tanto da diventare per un'intera generazione di giovani giapponesi un manifesto in cui identificarsi e vedersi riflessi. Il rapporto tra Kyoko e Jiro, così indefinito e fragile, le loro sfuriate, il loro volersi bene, le loro angosce di giovani alla ricerca di un posto nel mondo ne hanno fatto la coppia emblema del disagio e della follia d'amore.
L'amore è sempre pieno di errori.
Se c'è bellezza nell'amore, lo si deve agli errori commessi da un uomo e una donna. Se l'amore finisce sempre tra le lacrime, è perché fin dall'inizio ne è stato la dimora. Il tempo in cui si ama: l'età della convivenza.

In foto potete vedere anche due pupazzetti che non ho resistito a portare a casa con me.
Non trovate che siano troppo pucciosini?!



In più, ne approfitto per darvi una piccola notizia: ho fatto un ordine, sempre da Mondadori, perché anche quest'anno ho voluto approfittare degli sconti Bao Publishing del 25%.
Se siete interessati, affrettatevi! Finiscono il 24 settembre!

La prossima settimana scoprirete cosa ho acquistato!

A presto!

Silvia


mercoledì 13 settembre 2017

#56 Cosa penso di: Non ditelo allo scrittore | recensione |

Seconda lettura del mese!
Sapete come si dice, non c'è due senza tre!


Non ditelo allo scrittore
di Alice Basso

Editore: Garzanti
Pagine: 316
Prezzo: 16,90€ (ebook 9,99€)

Trama:
A Vani basta notare un tic, una lieve flessione della voce, uno strano modo di camminare per sapere cosa c'è nella testa delle persone. Una empatia innata che lei mal sopporta, visto il suo odio per qualunque essere vivente le stia intorno, e che però è fondamentale nel suo mestiere. Perché Vani è una ghostwriter. Presta le sue parole ad autori che in realtà non hanno scritto i loro libri. Si mette nei loro panni. Un lavoro complicato di cui non può parlare con nessuno. Solo il suo capo sa bene qual è il ruolo di Vani nella casa editrice. E sa bene che il compito che le ha affidato è più di una sfida: deve scovare un suo simile, un altro ghostwriter che si cela dietro uno dei più importanti romanzi della letteratura italiana. Solo Vani può farlo uscire dall'ombra. Ma per renderlo un comunicatore perfetto, lei che ama solo la compagnia dei suoi libri e veste sempre di nero, ha bisogno del fascino ammaliatore di Riccardo. Lo stesso scrittore che le ha spezzato il cuore, che ora è pronto a tutto per riconquistarla. Vani deve stare attenta a non lasciarsi incantare dai suoi gesti. Eppure ha ben altro a cui pensare. Il commissario Berganza, con cui collabora, è sicuro che lei sia l'unica a poter scoprire come un boss della malavita agli arresti domiciliari riesca comunque a guidare i suoi traffici. Come è sicuro che sia arrivato il momento di mettere tutte le carte in tavola con Vani. Con nessun'altra donna riuscirà mai a parlare di Chandler, Agatha Christie e Simenon come con lei. E quando la vita del commissario è in pericolo, Vani rischia tutto per salvarlo. Senza sapere come mai l'abbia fatto. Forse perché, come ha imparato leggendo La lettera scarlatta e Cyrano de Bergerac, ogni uomo aspira a qualcosa di più grande, che rompa ogni schema della razionalità e della logica. 


Non c'è due senza tre e il quattro vien da sé, peccato che il quattro arriva in primavera e io sono già in astinenza da Vani Sarca! 
Più Vani Sarca per tutti! E più Berganza! 
Ok, torno seria.


Non ditelo allo scrittore, vede nuovamente protagonista Vani Sarca, ghostwriter per le Edizioni l'Erica e collaboratrice speciale per la Polizia.
In questa nuova avventura, Vani è alle prese con un suo collega: un ghostwriter misantropo, associale, scontroso e incapace di qualsiasi relazione. Peccato che Enrico, il suo capo, voglia far diventare il ghostwriter il nuovo caso editoriale dell'anno.
Nel frattempo, il commissario Berganza sta cercando di smascherare traffici illeciti, presumibilmente controllati da un pregiudicato agli arresti domiciliari. Vani potrebbe essergli estremamente utile, ma Berganza non vuole coinvolgerla nelle indagini per non metterla in pericolo, peccato che Vani non sia della stessa idea.
Aggiungiamoci anche Riccardo e le sue sorprese non richieste e la sorella di Berganza che sembra non trovare Vani particolarmente simpatica, per la nostra Sarca si prospetta un periodo decisamente particolare.

Non ditelo allo scrittore, è il terzo volume della serie che ha come protagonista la ghostwriter Vani Sarca. Dato che del personaggio di Vani vi ho ampiamente parlato nella recensione de L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome (volume 1) e Scrivere è un mestiere pericoloso (volume 2), ho pensato di accennare qualcosa per chi non ha letto le precedenti recensioni e poi passare oltre.
Vani Sarca, come vi dicevo, fa la ghostwriter, ovvero scrive i libri per quegli autori che non ci riescono da soli o che non ne hanno il tempo. Ed è una cosa che a Vani viene piuttosto bene, perché ha la grande capacità di immedesimarsi nella persona che ha davanti, carpendo anche i dettagli più piccoli. Oltre a questo, che già la rende un personaggio decisamente interessante, la nostra ghostwriter ha anche una discreta propensione al sarcasmo, una parlantina niente male e la risposta sempre pronta (anche se a volte le battute non le vengono così bene).
Insomma, Vani è, a mio parere, una delle protagoniste femminili migliori e, soprattutto, meglio caratterizzate, che io abbia incontrato fin'ora!
Detto questo, c'è da dire che anche gli altri personaggi, tra cui il mio amato commissario Romeo Berganza (the one and only), sono tutti caratterizzati e studiati molto bene. Persino le figure secondarie, hanno un forte impatto sul lettore che non fatica a memorizzarne nome e ruolo.

Anche per quanto riguarda le ambientazioni, non c'è molto da aggiungere rispetto alle recensioni dei volumi precedenti.
Gli spazi e i luoghi in cui si svolge la vicenda ci vengono sempre presentati attraverso lo sguardo di Vani che, da brava osservatrice, riporta solo ciò che potrà essere necessario alla trama.

Una cosa che ho molto apprezzato (in tutti e tre i volumi) e di cui ancora non vi avevo parlato è l'alternarsi di episodi del passato di Vani.
Se il filone narrativo principale viene narrato in prima persona dalla ghostwriter, gli spezzoni del passato hanno una narrazione in terza persona ma comunque molto diretta e che fa particolarmente riferimento a Vani.
Nello specifico di questo terzo volume, la sequenza con cui si presentano questi episodi è più regolare e, alla fine, c'è anche una piccola "sorpresa" che però non vi svelo, se no che sorpresa è?!

Passando allo stile, a costi di ripetermi, vi dico che la scrittura di Alice Basso mi piace davvero moltissimo!
Ogni volta che comincio un capitolo non riesco a staccare gli occhi dalla pagina ( o dalla schermata del kobo) e finisce che termino il libro nel giro di un paio di giorni. Lo stile della Basso è coinvolgente e accattivante, riesce a rendere interessanti e scorrevoli persino le parentesi che, normalmente, interrompono la lettura.
Credo sia inutile dire che la mia è stata una lettura molto scorrevole ma soprattutto appassionante, perché, non so se già ve l'ho detto, ma Vani si trova sempre in mezzo alle indagini della polizia e riesce sempre a dare il giusto consiglio al commissario Berganza.

Bene!
Direi che è il caso che mi fermo qui, altrimenti finisce che questa recensione diventa un gran caos, o peggio, un grandissimo sproloqui da fangirl disperata.

Senza dubbio consiglio questo libro a chi ha letto i due volumi precedenti, perché succedono un bel po' di cosucce degne di nota. Mi sento, però, di consigliare l'intera serie a tutti quelli che cercano una lettura frizzante e che vi catturi fin dalle prime righe. Credetemi, in questi romanzi c'è un po' tutto quello che un lettore può desiderare.

Il mio voto è:
✰✰✰✰✰
5/5

P.S. Da notare che Riccardo non l'ho neanche nominato se no mi parte il disagio!

Alla prossima!


Silvia

martedì 12 settembre 2017

#55 Cosa penso di: Quando l'amore nasce in libreria | recensione |

Prima lettura di settembre!
Questo libro mi è stato consigliato dalla mia amica Lisa ♡ e devo dire che non poteva darmi consiglio migliore!


Quando l'amore nasce in libreria
di Veronica Henry

Editore: Garzanti
Pagine: 312
Prezzo: 16,90€ (ebook 6,99€)

Trama:
In uno stretto vicolo di un minuscolo paesino vicino a Oxford si nasconde un posto speciale. E' una piccola libreria, tutta di legno. Gli scaffali arrivano fino al soffitto e pile di libri occupano ogni angolo disponibile. Il suo nome è Nightingale Books ed è proprio qui che Emilia è cresciuta. Fra le pagine di Madame Bovary e una prima edizione di Emma di Jane Austen, Emilia ha imparato che i libri possono anche curare l'anima. E' proprio questo che suo padre ha fatto per tutta la sua vita e ora è compito di Emilia: aiutare i suoi clienti grazie ai libri. Thomasina, timida e introversa, ha scoperto la cucina e l'amore attraverso i romanzi di Proust e i libri del cuoco Anthony Bourdain; Sarah, la proprietaria dell'antica villa di Peasebrook Manor, trova il suo unico conforto tra le righe di Anna Karenina; Jackson riesce a comunicare con suo figlio solo grazie al Piccolo principe. Perché per ogni dolore, per ogni dubbio, per ogni momento difficile esiste il libro giusto. Un libro che ti può salvare. Un libro che può farti trovare l'amore. Ma adesso la libreria è in pericolo. I conti proprio non tornano, i creditori stanno diventando pressanti e un uomo d'affari senza scrupoli vorrebbe costruire al suo posto degli appartamenti di lusso. La tentazione di vendere è enorme, ma Emilia deve tenere fede alla promessa che ha fatto al padre, deve lottare per la Nightingale Books. Deve continuare ad aiutare gli altri attraverso le pagine dei libri. Grazie alle parole di Camus, Salinger, Burgess e Kerouac, forse Emilia riuscirà a trovare la chiave per risolvere i                                                                                        suoi problemi. Manca solo quella per aprire il suo cuore.



Premessa alla recensione.
Devo ammettere che, in principio, ero molto più che scettica nei confronti di questo libro e che mi sono convinta a leggerlo solo dopo averne sentito parlare molto bene dalla mia amica. Non si tratta di un problema di genere, perché ormai avrete capito che mi sto ricredendo nei confronti del romance. Si tratta piuttosto di una perplessità nei confronti del titolo, perché ormai sembra essere diventato una moda ambientare libri in libreria o mettere la parola nel titolo. Io, personalmente, ho sempre il timore che questi romanzi siano un po' tutti uguali e che, alle volte, la libreria non c'entri neppure tanto con la trama.
Ecco perché ci ho pensato un po' a cominciare questo libro che, contrariamente alle aspettative, mi è piaciuto parecchio.


Quando l'amore nasce in libreria, è la storia della Nightingale Books, la piccola libreria di Peasebrook, un paesino vicino Oxford.
Il proprietario, Julius Nightingale lascia la gestione alla figlia Emilia, che si troverà a dover affrontare non pochi problemi, soprattutto di carattere economico.
Julius e la sua libreria, però, erano delle vere e proprie colonne portanti per il piccolo paesino inglese, al punto che la Nightingale Books era considerata dai cittadini molto più che un semplice negozio di libri.
Alla storia di Emilia e delle sue peripezie per mantenere la proprietà dell'immobile, si intrecceranno quelle di molti altri cittadini di Peasebrook che, oltre ad aiutare la giovane libraia, dovranno anche cercare di risolvere i propri problemi.


Quando ho cominciato a leggere questo libro, ho subito immaginato che la protagonista principale non potesse essere altri che Emilia Nightingale che, dopo la morte del padre, eredita la gestione della libreria e anche tutti i problemi economici e non, che le ruotano attorno.
In realtà, con l'avanzare dei capitoli, si scopre che Emilia è sì un personaggio importante e fondamentale, ma di certo non l'unica protagonista della vicenda.
Ci sono infatti tanti altri personaggi degni di nota, a cui vengono dedicati non pochi capitoli e che conosciamo sotto molte sfaccettature. Ad esempio, Thomasina, timida insegnante di cucina che gestisce un piccolo ristorante nel suo cottage. Oppure Sarah, proprietaria di Peasabrook Manor, personaggio importantissimo nella vita di Julius, e alle prese con il matrimonio della figlia e un futuro genero che non le piace poi così tanto. O ancora Jackson, costretto a convincere Emilia a vendere la libreria ma che trova nei libri l'unico modo per comunicare con il figlio e quindi con l'ex compagna.
Si potrebbe quasi dire che la protagonista principale di tutta la vicenda, sia proprio la libreria stessa, con i suoi tomi impolverati, i libri di cucina, i romanzi rosa e i libri per bambini.

Vediamo quindi le ambientazioni.
In realtà, su questo argomento non c'è moltissimo da dire, perché a farla da padrone in questo romanzo sono le emozioni e i legami.
Le ambientazioni principali non sono molte, abbiamo la libreria, ovviamente, Peasabrook Manor e il cottage di Thomasina. Ad eccezione della libreria, che svolge a mio parere un ruolo importante, gli altri luoghi fungono semplicemente da sfondo per lo svolgimento della trama e ci vengono descritti in funzione della vicenda.
Mi è piaciuto molto che le descrizioni siano dettagliate,curate e precise, ma che non prevalgano mai sulla narrazione: non interrompono lo scorrere degli eventi, ma si intrecciano ad esso.

Ho apprezzato moltissimo lo stile della Henry, perché è semplice ma allo stesso tempo curato, che sa catturare il lettore fin dalle prime pagine e che sa emozionarlo.
Quello che più mi ha colpito della scrittura della Henry, infatti, è la capacità di trarre delle storie interessanti, non scontate, in cui il lettore può identificarsi, proprio dalla vita di tutti i giorni.

Insomma, nonostante non sia il mio genere preferito, devo dire che la mia è stata una lettura scorrevole, appassionante ed emozionante. La trama mi ha stupito con risvolti inaspettati e l'inevitabile lieto fine che risulta dolce, romantico, ma non smielato.

Io mi sento di consigliarvi questo romanzo, indipendentemente da quello che è il vostro genere preferito, perché è un libro che parla di emozioni, ma anche di libri e quando si è amanti della lettura, un libro che parla di libri non può che essere apprezzato.


Il mio voto è:
✰✰✰✰ e mezzo
4,5/5

Alla prossima!

Silvia

venerdì 8 settembre 2017

#12 Diario di bordo: Piani diabolici, ci vediamo a gennaio!

Ok, ok, fermi tutti!
Ma seriamente è già arrivato settembre?!
Cioè, ne siete sicuri? Me lo confermate?


Va bene, torniamo seri perché questo vorrebbe essere un articolo serio (o quasi).

Se mi seguite su instagram (e se non lo fate sono @slyfox_silvia), avrete di certo visto le stories dove vi spiego che i "piani diabolici di conquista" di cui vi ho parlato in questo articolo, slittano inevitabilmente a fine anno.

L'idea iniziale era quella di riorganizzare il blog a partire dal 1° settembre e ci sarei anche riuscita, perché avevo quasi tutto pronto, se non fosse stato che mi sono un po' presa indietro con le recensioni di agosto.
Purtroppo la lettura di un libro in particolare si è rivelata più lunga e lenta del previsto e questo ha sfalsato tutta la mia TBR. Di conseguenza anche la pubblicazione ha subito una battuta d'arresto e mi sono vista costretta a caricare un sacco di cose in questi ultimi gironi.

Se vi state chiedendo dov'è finita la super puntualità di luglio, sappiate che me lo sto chiedendo anche io! Anche se, ad essere onesta, è propri la super puntualità di luglio che non mi spiego *risata nervosa*.

Vabbè, torniamo ai nostri piani che, nel corso di quest mesi sono leggermente cambiati e si sono evoluti.

Prima di tutto vi spiego quale sarà la sorte delle mie due pagine facebook, perché sta proprio qui il cambiamento principale.
Come sapete (perché ormai le ho spammate ovunque), io ho due pagine facebook: una su cui scrivo cose mie - storie, brani, poesie...- e una dedicata alle recensioni e alla lettura.
Inizialmente l'idea era di eliminarle entrambe e creare una nuova pagina da collegare al blog, ma ora, dopo averci ragionato su parecchio, mi sono resa conta di alcune cose.

1- le case editrice e gli autori hanno messo "like" un po' di qua e un po' di là.
Se io elimino le pagine, perdo anche quel poco di seguito editoriale che mi ritrovo.
2- la pagina di scrittura ha più di 2000 like e mi dispiacerebbe perdere tutti questi seguaci.
Anche perché Sognando ad occhi aperti mondi lontani è, paradossalmente, più seguita di Bookish Fox in the box, nonostante io non scriva più nulla di mio da                                                                                                                                      parecchio tempo (direi un anno, se non di più).
3- Non sono in grado di gestire due pagine, figuriamoci tre.
Perché, prima di eliminare tutto, dovrei assicurarmi che chi mi segue continui a farlo; questo vuol dire lavorare su tre pagine contemporaneamente e io, ora come ora, non credo di farcela.

Quindi, cosa ho pensato di fare?

Vi confesso che avevo pensato di unire le pagine, ma poi mi è stato detto che è una pratica poco affidabile e c'è il rischio che vada perso quasi tutto (senza il quasi).
Così alla fine ho deciso per il male minore, ovvero tenere solo la pagina più seguita.
Negli ultimi giorni dell'anno ci saranno non pochi lavori di ristrutturazione!
Ma non preoccupatevi, non vi intaserò la bacheca perché farò tutto il "lavoro sporco" con le pagine adeguatamente nascoste.
Molto semplicemente, voglio cambiare il nome di Sognando... dandole quello del blog e legandola ad esso e al profilo instagram.
Trasferirò alcune delle recensioni del 2016 fatte su Bookish... , in modo che i link che ho sparso per il blog non rimandino al nulla più totale e perché so che gli autori le hanno apprezzate e mi dispiacerebbe cancellarle.
Per finire, ci sarà anche un album con le recensioni del 2017 (immagine + link al blog), in modo da tenere tutto ben' archiviato. Questo vuol dire che, non appena la pagina ristrutturata sarà di nuovo visibile, potrebbe esserci un boom di notifiche e di tag.
Portate pazienza! Lo faccio una volta e poi non lo faccio più.

E questo è quanto!
Come sarà strutturata la pagina ve lo spiegherò più avanti, perché ci sto ancora lavorando.



E voi adesso mi direte:
Ma come mai Silvia, hai deciso di non fare tutte queste cose a settembre? Di tempo ne hai ancora.

Giustissima osservazione!
Il fatto è che mi sono resa conto che, riorganizzare il blog e le pagine quando mancano circa tre mesi alla fine dell'anno è molto poco sensato. Anche perché, come si suol dire "anno nuovo, vita nuova" e quindi avrei finito col fare un sacco di cambiamenti due volte nel giro di tre mesi.
Troppo caos per i miei gusti!

Per quanto riguarda il blog, invece, sto meditando di riorganizzare le schede e le rubriche in maniera più ordinata, ma ancora non ho un'idea precisa.
L'unica cosa che penso farò, sarà ordinare le recensioni in ordine alfabetico piuttosto che cronologico.
In più aggiungerò il tag 2017 a tutti gli articoli di quest'anno, così in futuro, sarà più facile ripescarli e distinguerli da quelli nuovi.
E, ovviamente cambierà la grafica!
Di nuovo. Perché, come vi sarete accorti questa mattina è comparsa una nuova foto a fare da copertina al blog!




E questo è tutto per davvero!
Ci vediamo nella prossima puntata de "Piani diabolici di conquista!" *hua hua hua*
No, ok, sto scherzando!



E fatemi sapere se avete suggerimenti!
Cose che potrei migliorare sul blog, sulle pagine, su instagram; cose che potrei togliere o aggiungere; cose!

Alla prossima!

Silvia

martedì 5 settembre 2017

#11 Diario di bordo: Il mio mese di AGOSTO

Ovvero di Minion, Ferragosto, quintali di cibo e feels, troppi feel!

Ed eccomi qui, anche questa volta, con il riassunto del mese di agosto (e con soli 4 giorni di ritardo).
Lo so, lo so, vi state chiedendo che fine ha fatto la super puntualità del mese di luglio...ebbene, me lo sto chiedendo anche io.
Ma vediamo di cominciare!



Il mese di agosto è cominciato con una delle settimane più calde di questa estate che, Max Pezzali non esiterebbe a definire una "lunga estate caldissima". In quel di Padova e provincia si sono toccati i 40° e io ho creduto di sublimare ogni volta che compievo un movimento più complesso del camminare dal letto al divano.
Sì, sì, lo ammetto, ho poltrito come se non ci fosse un domani!
Ecco perché non ho nulla da raccontare sulla prima settimana, perché non ho fatto nulla...
Ma poi ha piovuto, deo gratia, e quindi sono tornata in forze (circa).

La seconda settimana del mese di apre con un lunedì fresco e dal clima vivibile, per cui ho potuto tenere i capelli sciolti e godermi una bella pizza in compagnia. Abbiamo infatti festeggiato l'inizio delle ferie con i colleghi d'ufficio (e quindi metà parenti...storia lunga). E ho anche visto l'eclissi, ma niente foto perché non avevo la reflex. *shame on me*.
Il giovedì ho fatto shopping, che non guasta mai, e ho comprato un po' di cose carine. Ho anche rinnovato la postapay, peccato che adesso non mi ricordo dove ho messo le carte che mi hanno dato (non ditelo a mia mamma se no mi disereda!).
Il venerdì ho fatto il sushi!
Avete capito bene, non l'ho comprato, l'ho proprio fatto e mi è venuto pure bene! In barba a quelli che pensano che non so fare niente e non so cucinare, tiè!
Per concludere la settimana in bellezza, sabato ho fatto spese pazze da Tiger e pure una live su instagram, durante la quale mi sono sentita una pirletta per metà del tempo (ma mi sono anche divertita, eh). Magari la prossima la faccio quando fa meno caldo, perché ho sudato sette camice.

La terza settimana di agosto si concentra tutta su due avvenimenti molto importanti!
Primo (anche in ordine temporale): Ferragosto!
Finalmente anche questa povera disgraziata (che sarei io) può dire di aver festeggiato un ferragosto degno di questo nome, con gli amici, la grigliata, lo spritz, le api, le zanzare, ecc...
Ve la faccio breve, perché non voglio stressarvi troppo con questi riassunti.
Il 15 sono andata a casa della mia amica Lisa e ho festeggiato il ferragosto con lei, il suo fidanzato Sebastiano, Leonardo, Jessica, Giulia e Andrea.
Mi sono divertita un sacco e ho mangiato anche di più! 
E poi ho finalmente conosciuto Jessica di persona e mi ha fatto molto piacere 😊
Ah, e ho vinto un giveaway, ma di questo vi parlo più avanti.
Secondo: sono andata da Primark!
Che è traducibile con: ho comprato un sacco di cose di Harry Potter e non me ne pento neanche un po'.
Sono dovuta andare fino a Verona e, se lo chiedete a mio papà, probabilmente non ci torneremo mai più, ma è stata una giornata troppo bella! Voglio farmi adottare da Primark e vivere nel reparto Harry Potter, è deciso! 😂

La quarta settimana di agosto è stata altrettanto piena di impegni e cose belle.
Il lunedì sono andata in centro con Cristina, per il nostro solito giretto mensile, e ho fatto un po' di acquisti librosi e mangosi. Finalmente ho comprato La figlia di Odino e ho completato la serie manga Wolf Girl and Black Prince.
Il martedì, poi, sono andata in montagna! (qui trovate l'album con le foto)
L'idea era di andare a Braies, ma l'organizzazione si è rivelata più complessa del previsto, così abbiamo ripiegato su Val Canali e Fiera di Primiero. Più vicino, più comodo, più spazio per parcheggiare. E il lago c'era pure lì, certo, una pozzanghera in confronto a Braies ma comunque molto bello! Anche in questa circostanza ho mangiato un sacco e mi sono divertita anche di più!
Preferisco sorvolare sull'istinto omicida che ho provato dentro un negozio di souvenir a Fiera perché, tutto sommato, sono una brava persona.

 Il venerdì, è stato il compleanno di mio papà e abbiamo festeggiato con una quintalata di pizza fuori in giardino. Inoltre mi sono arrivati ben tre pacchi e mi sono sbizzarrita con le stories su instagram!
Ho ricevuto la mia seconda t-shirt di Tee Tee, Pandamonium, e il funkopop! di Belle dal film live action de La bella e la bestia. In più è arrivato il premio del giveaway (vi ho detto che ne avrei parlato più avanti, ed eccoci qui) ovvero Harry Potter and the Philosopher's stone nell'edizione dedicata al ventennale dell'uscita. La mia era dedicata alla mia casata di appartenenza, ovvero Corvonero.
Katia (_kate.jackson_ su Instagram) mi ha anche inviato un bellissimo coprilibro in tessuto e l'affarino che serve per tenere ferme le pagine, due cose che volevo da una vita ma che non riuscivo mai a trovare da nessuna parte. 😍
Per concludere, sabato sono andata a vedere Cattivissimo me 3 al cinema con Lisa, Sebastiano, Leonardo e Jessica. E poi siamo andati a mangiare al Weedoo, un posto nuovo molto carino che non conoscevo minimamente, ma dove spero di tornare presto!

In questi ultimi quattro giorni del mese, mi sono dedicata ai lavori di casa e sono stata un paio di volte in ufficio (a perdere gli occhi con i codici a barre) perciò non ho poi così tanto da dirvi.



Insomma, a parte la prima settimana (grazie al cielo è durata poco), posso dire che agosto è stato uno dei mesi più belli di quest'anno, almeno fino ad oggi. Ho fatto un sacco di cose, conosciuto persone nuove, mi sono divertita e ho passato molto tempo all'aria aperta.
Non ho rispettato molti punti della mia Summer To Do List, ma ho ancora tutto settembre per recuperare, quindi: FORZA!


Ed ora...PREFERITI DEL MESE!
Pensavate mi fossi dimenticata?! E invece no!

LIBRO: Sicuramente SCRIVERE E' UN MESTIERE PERICOLOSO di Alice Basso. Forse è stato anche più bello del primo e ora sono proprio curiosa di leggere il terzo.

FILM: Vabbè, CATTIVISSIMO ME 3, ovviamente. Non tanto per il film in sé, quanto più per la compagnia e la bella serata.

SERIE TV: Senza ombra di dubbio...IL TRONO DI SPADE stagione 7. Che è pure finito e ora mi tocca aspettare il 2019.
Troppi feels, ragazzi, troppi.

CANCELLERIA: Una PENNA A SFERA nera della Faber Castell che ho trovato in offerta a 1,00 € ma che è fantastica e scrive da dio.

TE' E TISANE: Siccome è stato un po' caldino, per questa categoria questo mese passo.

ACCESSORIO: Il BORSELLINO PORTA CELLULARE di Decathlon che in montagna mi ha salvato la vita, dato che il mio telefono non sta nelle tasche di nessuno dei miei jeans.

CANZONE: Direi BIRD SET FREE di Sia, anche se ho ascoltato a ripetizione tutto l'album.

MAKE UP: Dopo la make up blender del mese scorso, questo mese vi propongo le MINI MAKE UP BLENDER di Primark, perfette per i correttori.

APP: Ho ricominciato a giocare a LOVE LIVE...lo so, sono una brutta persona, perché avevo smesso e avevo detto che non l'avrei più installato, ma non ho resistito.

YOUTUBE: Cito i Riassunti superaccuratissimi degli episodi di GoT caricati da IL TRONO DEL MUORI. Vi giuro che non ho mai riso così tanto in vita mia guardando un video su YT.



Ed è giunta l'ora di mettere un punto a questo bla bla bla infinito!
Ci vediamo il prossimo mese!

Silvia