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mercoledì 19 luglio 2017

#41 Cosa penso di: Diario di un cinico gatto | recensione |

Quarta lettura!
Ho questo libro in tbr da diverso tempo, forse a dirittura da un anno, mi sono detta che era giunto il momento per leggerlo.
Voi che dite?


Diario di un cinico gatto
di Daniele Palmieri.

Editore: Youcanprint
Pagine: 148
Prezzo: 12,00€ (ebook 3,49€)

Trama:

La vita vista e narrata con gli occhi e la voce di un gatto; tra una scorribanda e l'altra e il racconto di un passato travagliato, nulla sfugge alla sua prosa graffiante, che mette a nudo il dominio silenzioso e incontrastato che i gatti hanno sempre avuto sul mondo.




Ammetto che, questo mese, questa era senza dubbio la lettura che mi incuriosiva di più!
Sto cercando di "smaltire", durante l'estate, tutti quei libri che ho acquistato da parecchio e che stazionano in libreria o sul Kobo già da un po'.
Questo in particolare, credo di averlo da un anno, e quindi è stato una delle prime scelte da mettere in tbr.

Diario di un cinico gatto è esattamente quello che dice il titolo: il diario di un gatto, piuttosto cinico.
Gatto (che chiameremo così perché non ci viene svelato il suo nome), ruba un quaderno e comincia a scrivere, quasi giorno per giorno, quella che è la sua vita accanto agli umani.
Racconta degli strani incontri con cani e bambini, le scorribande a discapito del povero Jo, il gatto dei vicini, e l'incontro con Jake, un gatto randagio.
Gatto ci fornisce anche qualche dettaglio della sua vita, prima di incontrare gli umani con cui vive ora e persino delle piccole rubriche culturali sui gatti in generale o su quelli neri nello specifico.


Protagonista principale della vicenda, trattandosi del suo diario, è Gatto: un gatto nero che vive con una coppia di umani e che si considera, in un certo senso, il padrone dell'intero quartiere.
Vi dirò che ho amato questo personaggio fin dalle prime righe.
Cinico, sarcastico, egocentrico, supponente...insomma: un gatto!
Se i gatti potessero parlare, facendosi capire dagli umani, credo proprio che sarebbero la fotocopia sputata di Gatto. Trovo che incarni alla perfezione quella che è la mentalità felina.
A lui si contrappone il personaggio di Jo, chiamato così da Gatto perché il suo vero nome è troppo da cane. Jo è un gatto di appartamento, che fa tutto quello che gli dicono i suoi umani e che non esce quasi mai di casa. Secondo me è un po' succube anche di Gatto che, oltre a rubargli i croccantini, gliene combina di tutti i colori.
Altro personaggio importante è Jake, il gatto di una signora anziana che si trova improvvisamente a vivere come un randagio. Inizialmente Gatto lo vede come un nemico, colui che mina la sua supremazia nel quartiere, ma poi diventeranno grandi amici.
Dopo Gatto, Jake è il mio personaggio preferito. Trovo che i due, insieme, formino una perfetta accoppiata di combina guai.

Per quanto riguarda le ambientazioni, in questo caso passano più volte in secondo piano, perché Gatto ce ne parla solo se sono fondamentali alla narrazione.
Principalmente, in ogni caso, le avventure del protagonista si svolgono tra la sua abitazione, quella di Jo e il quartiere.

Mi ha colpito molto l'idea di scrivere un libro come se fosse un gatto a farlo e ho trovato che l'autore sia stato bravissimo nella resa del personaggio.
Più si va avanti nella lettura e più ci si convince veramente che sia stato un gatto a scrivere, perché la psicologia dell'animale è resa davvero molto bene.
Quell'aria di superiorità che ogni gatto possiede (chi più chi meno) è espressa benissimo e si percepisce in tutto il romanzo, fin dalla prima riga. Nonostante questo suo caratterino, però, affezionarsi a Gatto è inevitabile.
Altrettanto inevitabile è emozionarsi una volta giunti al finale, a mio parere la parte pi toccante di tutto il libro, seconda forse ad un episodio ben specifico che non posso spoilerare.

Avrei davvero molte cose da dirvi, su questo libro e sui punti che più mi hanno colpito, ma rischierei di svelarvi troppi dettagli della trama e, visto anche quanto è breve, sarebbe un vero peccato.
Preferisco quindi fermarmi qui, così da non rovinarvi la lettura

In conclusione, ho apprezzato molto lo stile di scrittura.
La mia si è rivelata una lettura veloce, scorrevole, appassionante e a tratti anche divertente.
Spero di poter recuperare presto Il viaggio di un cinico gatto per poter passare ancora un po' di tempo in compagnia di Gatto e le sue avventure.
Consiglio questo libro, sicuramente agli amanti dei gatti, che senza dubbio lo apprezzeranno, ma anche a che ha voglia di una lettura semplice ma accattivante.
Sono molto contenta di essermi approcciata proprio ora a questo libro, perché lo trovo perfetto come lettura estiva!


Il mio voto è:
✰✰✰✰
4/5

Alla prossima!

Silvia

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