giovedì 25 marzo 2021

Segnalazione - LA LEGGENDA DI MEZZAFACCIA di Cinzia Fabretti

Buona sera mie piccole volpi!
Eccomi qui anche oggi.
Pronti per la segnalazione della settimana?!
Eccomi qui con laterza segnalazione di Marzo!
( questa volta ho controllato ed è la terza, sono sicura - resta il fatto che sto perdendo colpi...)
Ripeto i miei soliti due avvisi anche qui, almeno finché non trovo il modo di fissare il tutto in home...
Primo: QUEST'ANNO ACCETTERO' SOLO QUATTRO SEGNALAZIONI AL MESE - escluse, ovviamente, collaborazioni già in corso - Provvederò a mettere un avviso stabile in home, ma intanto ve lo dico qui.
Secondo: potreste non trovare sempre l'estratto del libro segnalato.
Bene, detto ciò, possiamo cominciare!

LA LEGGENDA DI MEZZAFACCIA

La leggenda di Mezzafaccia
di Cinzia Fabretti

Editore: Brè Editore
Pagine: 253
Prezzo: 13,00€ (ebook 3,99€ - kindle unlimited)
Pubblicazione: 21 febbraio 2021
Link acquisto: cartaceo/ebook

Trama:
La solitudine è la sua scelta, gli uomini con la loro ferocia le fanno orrore. Sfuggita alla distruzione del proprio villaggio, Mezzafaccia è diventata una creatura della foresta, muta e solitaria, che della umanità ha rinnegato tutto. Eppure, quando gli stessi predoni che sconvolsero la sua vita tornano a razziare le terre degli uomini-lupo, non riesce a rimanere estranea alla tragedia di un gruppo di bambini, e si adopera per nasconderli e custodirli. Riuscirà, lei libera e insofferente a ogni legame, a proteggere e rassicurare i piccoli? Per farsi capire si forzerà fino a ritrovare la parola, e a tornare un essere umano? Quale segreto nasconde il volto di Mezzafaccia? Un romanzo fantasy d’avventura e amore, un elogio verso chi è considerato diverso.

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Estratto


Il sole ha di poco oltrepassato la metà del suo arco. Osservo il grande spiazzo, proprio al centro del villaggio, dove immagino che gli abitanti si radunino nelle grandi occasioni.
Sono stanca, per due giorni mi sono mossa rapida come so essere quando ho molta fretta, concentrata soltanto sulla direzione. Mi sono concessa ben pochi pensieri. Ho voluto dimostrare a me stessa, con questo viaggio, che non ho padrone, come gli animali selvatici, e che posso fare ciò che decido, senza renderne conto a nessuno e senza lasciarmi condizionare da nulla, neppure dalla paura.
L’odio per i Runrik mi ha spinto sin qui, continuo a ripetermelo per trovare la forza di affrontare questi uomini. È passato così tanto tempo dall’ultima volta che ho cercato di mia volontà un contatto con altri esseri umani!
Ma lo faccio per non consentire ai Runrik la soddisfazione di un comodo bottino, non di certo commossa dall’ansia del cacciatore. Semmai è stato capace di irritarmi in ogni modo, quello, fino al soprannome che mi ha affibbiato prima di partire. Mezzafaccia! Mi ha disturbato subito, a pelle; buon per lui che il confronto continuo con la natura mi abbia ammaestrata a frenare le reazioni istintive. So bene, infatti, quanto poco sia affidabile l’istinto umano, quanto sia facile preda di risentimenti sciocchi, come quello che ho provato nel sentirmi chiamare così. Mi sono controllata, consapevole che il cacciatore non poteva resistere a darmi un nome. È una cosa da uomini marchiare in tal modo tutte le cose. Resta il fatto che con quell’appellativo che pretende di usare non può toccarmi, resta il fatto che non ho nome, io, che sono sola e sono libera. Libera di decidere.
Esito ancora qualche minuto, rompere quest’ultima barriera è una lotta. Nonostante la paura sia un lusso che non mi concedo più da molto, è difficile comandare i muscoli. Quella parte di me che per due giorni e due notti ha continuato ad ammonirmi di non fare imprudenze vorrebbe più che mai che mi fermassi qui.

Non possono più nuocermi, gli uomini, non ho più nulla che possano togliermi.

Ora, però, è più difficile.

Certo che il cacciatore aveva ogni motivo di essere preoccupato! Se fossi stata un Runrik in esplorazione, nessuno avrebbe dato l’allarme in tempo. Le sentinelle ci sono, le ho individuate senza sforzo, ma sono del tutto impreparate. Con la complicità di una modesta nevicata, sono arrivata a ridosso delle capanne, indisturbata, in pieno giorno.
Infine, mi decido. Mi incammino e mi fermo lì, nel centro, in attesa. Pensavo di sollevare subito una qualche reazione, con la mia presenza, invece la neve tiene la gente al caldo nelle capanne e in pochi si muovono, frettolosi e incappucciati, all’esterno.
Mentre mi chiedo se fare o meno qualcosa, qualcuno si rende conto che la mia sagoma immobile è anomala. Viene avanti, mi identifica come straniero, e sbalordito lancia richiami allarmati.
Intorno a me si raccolgono, ora, vocianti anch’esse, molte persone. Mi forzo all’immobilità, ignoro tutti.
Se in apparenza resto indifferente al trambusto, in realtà cerco di valutare la fisionomia di chi accorre, e attendo di distinguere una figura più autorevole.
Avanza un uomo assai anziano, che si appoggia con fatica a un bastone. Mi concentro su di lui, e quando vedo che l’uomo ottiene il silenzio con un solo gesto, poso con lentezza la sacca a terra.
Ritengo che sia la persona adatta. Non sembra temermi, nonostante la faccia sfigurata, orrida, che ostento. Estraggo piano dalla sacca la pezza di cuoio, avvolta e legata, e gliela porgo.
L’anziano la prende, continuando a fissarmi. Poi apre l’involto, e la lama del pugnale riflette un raggio di sole, che s’è infilato chissà come tra le nuvole. Luccica.



Biografia



Cinzia Fabretti nasce a Taranto il 10 Ottobre 1960. Sposata da trentacinque anni, ha tre figli e da dieci anni scrive.
Di sé dice d’aver sempre sognato di stringere tra le mani un libro suo, fin dall’infanzia quando, prima ancora di saper leggere, già invidiava gli adulti che avevano il permesso di maneggiare quegli oggetti straordinari.
Dichiara: “Ho amato da subito i libri, con l’amore grande, e anzi assoluto, che solo un bambino può concepire quando scopre la loro magica capacità di contenere mondi e persone”.
Famiglia e lavoro hanno assorbito a lungo tutte le sue energie, ma quel sogno antico è rimasto vitale e oggi, dopo la pubblicazione in antologie di diversi racconti brevi, propone ai lettori il suo primo romanzo, La leggenda di Mezzafaccia, con l'auspicio che sia gradito.



Potete trovare questo libro su Amazon, in formato cartaceo e digitale, seguendo il link acquisto che vi ho lasciato qui sopra. 
Vi avviso, inoltre, che il romanzo è disponibile (in versione digitale) gratuitamente per Kindle Unlimited.
Ringrazio l'autrice per avermi contattata, proponendomi di parlarvi di questo suo primo romanzo.
Spero che questa mia segnalazione vi abbia incuriosito e vi ricordo di lasciare un feedback all'autrice, qualora acquistaste il romanzo - e di far sapere anche a me cosa ne pensate.

A presto!

Silvia

3 commenti:

  1. Ma che bella la tua impaginazione! Sono felicissima e ti ringrazio di cuore, Silvia. (P.S. La volpina che salta è adorabile)

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  2. Una storia bellissima, a volte cruda, a volte dolcissima, ma sempre coinvolgente. Ti proietta in un mondo diverso, fantastico, e ti fa sentire parte di esso. Al punto che non vorresti uscirne una volta letta l'ultima pagina. Complimenti di cuore alla bravissima autrice.

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  3. Una storia meravigliosa, brava Cinzia

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