martedì 9 marzo 2021

IL SEGNO MANCANTE di Federico Maria Rivalta | recensione | #gliamicidellavolpe

Buona sera mie piccole volpi!
Non assicuro niente, ma forse sono tornata.
E oggi tornano anche Gli Amici della Volpe!
Rieccomi! Scusate, lo so, ho finito per latitare ancora...
Come sapete ho ripreso a lavorare e, il recente rientro del Veneto in zona arancione, non aiuta ad avere degli orari certi. Portate pazienza ancora un po'...
Sono sparita per qualche giorno, perchè speravo che la situazione si risolvesse ma, anche se così non è stato, rieccomi qui di nuovo con la speranza di tronare ai livelli precedenti di presenza e organizzazione.
Ma oggi, come ogni settimana, siamo qui per il nostro appuntamento fisso con GLI AMICI DELLA VOLPE e Jessica (la mia Best Collaboratrice Ever) torna a parlarci di Riccardo Ranieri e le sue "avventure" sui Colli Euganei!
Pronti per il copia/incolla spudorato?! Si parte!

IL SEGNO MANCANTE

Il segno mancante 
(Riccardo Ranieri Vol. 3)
di Federico Maria Rivalta

Editore: Amazon Publishing
Pagine: 278
Prezzo: 9,99€ (ebook 4,99€ / Kindle Unlimited)
Pubblicazione: 16 febbraio 2016
Link acquisto: cartaceo/ebook

Trama:
Il ritorno del cronista più imprevedibile d’Italia.
Riccardo Ranieri è alle prese con un nuovo enigma. Che cosa unisce il rapimento e l’omicidio di due ragazze diciottenni all’uccisione di un gioielliere padovano? Per scoprirlo il giornalista e la sua bellissima compagna, il procuratore Giulia Dal Nero, partiranno alla volta dell’esotica Istanbul. La soluzione a quello che si rivelerà un complicatissimo puzzle si troverà in un dettaglio apparentemente insignificante.
In un alternarsi di comicità e suspense, le avventure di Riccardo Ranieri ci tengono ancora una volta con il fiato sospeso dalla prima all’ultima pagina.

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Piccola introduzione, come sempre, a favore di chi capita da queste parti per la prima volta.
Ciao, sono Silvia e causa lavoro, fino ad un po' di tempo fa, avevo qualche piccola difficoltà di gestione... 
Ma ecco che, dopo una chiacchierata su Telegram (manco noi sappiamo come ci siamo arrivate, ve lo dico) la mia amica Jessica mi ha fornito la soluzione a tutti i miei problemi ed è nata GLI AMICI DELLA VOLPE.
In cosa consiste questa rubrica?
Beh, molto semplicemente, sono recensioni scritte da altri che io ospito - più che volentieri - nella mia piccola tana di volpe! 
Al momento, tra le file dei collaboratori c'è solo Jessica (membro onorario, manco a dirlo) ma non è detto che la cosa si possa espandere...
Ed ora che ho sproloquiato nell'intro, direi che lasciarvi alla recensione potrebbe essere una buona idea!
GLI AMICI DELLA VOLPE, adesso ha una scheda tutta sua, dove trovate tutti gli articoli pubblicati in precedenza: vi basta cliccare QUI!

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Cosa succede quando, a sparire, sono la figlia del sindaco di Padova e la sua amica del cuore?

Questo è quello che, un normale (non troppo) lunedì mattina, il nostro giornalista/detective – possiamo ormai chiamarlo affettuosamente così – troverà a chiedersi arrivato al Mattino di Padova, subito dopo essersi posto la domanda del “perché si ostineranno a chiamare briefing una riunione in cui a malapena si parla l'italiano, siccome il veneto è protagonista in ogni angolo della stanza?”.

Ed è cosi che improvvisamente ci troviamo a indagare nel pieno centro della città e avremo un Ranieri un po' poetico e un po' ammaliato, che si lascerà andare a sentimentalismi per quel luogo che lo ha adottato e che ancora lo stordisce con la sua bellezza delicata, semplice e autentica.

Un po' sottotono ci porterà lontano, assieme a Giulia, a Istanbul per la precisione, in un viaggio che si rivelerà più pericoloso del previsto (iniziato come un viaggio quasi di relax), un Paolo (la sua guardia del corpo nel primo libro) di nuovo in scena e in prima linea che verrà inviato a Lugano per la stessa indagine, e Don Paolino che tornerà ad affiancare Riccardo non con grande gioia.

Due indagini che si unico, che in apparenza se non per l'arma usata sembrano non avere nulla a che fare l'una con l'altra. Una gioiello rubato alla corona inglese a Venezia, con sfondo Piazza dei Signori, il suo immancabile Orologio e un gruppo di persone tutt'altro che raccomandabili che non mostreranno pietà per nessuno. Ritroviamo le stesse persone nuovamente impegnate in un caso in apparenza “normale”, seppur drammatico, che si dimostrerà tutt'altro che semplice.

Riccardo, che è l'equivalente di Harry Potter, si ritrova ad uscire ed entrare ancora una volta dall'ospedale. E' incredibile come costantemente la vita che, indirettamente, finisce per rimetterci, sia sempre la sua!

Cambiamenti in arrivo per il cronista di cui abbiamo imparato anche i gusti in fatto di cibo e gli orari con cui scandisce meticolosamente, o è quel che vorrebbe lui se non venisse interrotto costantemente, la sua giornata lavorativa. Un intreccio che ci tiene con il fiato sospeso fino all'ultimo e che ancora una volta ci fa volare con la fantasia dietro casa.

Quello che mi piace di questo autore, oltre l'ironia e la semplicità con cui scrive e non si smentisce, è certamente il fatto che per una volta le indagini non sono ambientate in una metropoli o in chissà quale mega posto, ma tra le strade di un luogo con nulla da invidiare ai soliti scenari e che finalmente prende il sopravvento sulla sorella maggiore (Venezia), che per questa volta resta all'angolo.

Il voto di Jessica è:
5/5

E qui si conclude la sesta recensione dell'anno, di questa rubrica!
Avete letto questo libro?
Vorreste leggerlo?
Fate sapere a me e a Jessica cosa ne pensate!
Dato che Jessica me ne ha parlato davvero bene e che, cosa non trascurabile, tutti i volumi della serie sono disponibili su Kindle Unlimited, credo proprio che, con molta calma (come al mio solito) recupererò questi romanzi!
*QUI - se vi interessa - trovate la recensione del volume precedente*

A presto!

Silvia e Jessica


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